Progetto “I Fuoriclasse della Scuola” a.s.2017/2018
Il 22 novembre si terrà a Milano la cerimonia di premiazione del Progetto “I Fuoriclasse della scuola” presso l’Auditorium della Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Per le Olimpiadi di Scienze Naturali – Triennio – saranno assegnate 2 borse di studio (Riccardo Bernardini e Mariastella Cascone).
Il Progetto, previsto dal Protocollo d’intesa siglato nel 2016 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Feduf), premia i giovani talenti attraverso il contributo di donazioni da parte di fondazioni, associazioni, società e da parte di singoli cittadini.
Oltre al premio in denaro, il progetto offre agli studenti l’opportunità di potenziare le loro competenze di cittadinanza economica con la partecipazione al “Campus dei Fuoriclasse”, organizzato dal Museo del Risparmio di Torino e dall’Università Carlo Cattaneo – LIUC- di Castellanza (VA).
L’elenco degli studenti è pubblicato sul sito dedicato al progetto: http://www.fuoriclassedellascuola.it/vincitori/










alcuni geni. I primi approcci a questa metodologia risalgono a studi compiuti da Richard A. Jorgensen (n.1951) e collaboratori sulla possibilità di poter modificare il colore dei fiori di petunia utilizzando la genetica. Per questa scoperta, Mello che attualmente insegna presso la Università del Massachusetts, e Fire hanno ricevuto nel 2006 il Premio Nobel per la medicina. La tecnica consiste nell’utilizzo di molecole di shortinterfering RNA (siRNA) che introdotte nel sangue sotto forma di nanoparticelle, entrano nel nucleo delle cellule e sono in grado di riconoscere, in modo complementare, tratti di RNAm portatori del gene difettoso da eliminare. La formazione del tratto di RNA a doppio filamento che così si forma si associa ad un complesso enzimatico denominato Risc (RNA induced silencing),in grado di degradare ed inattivare il segmento di RNA bersaglio impedendo la relativa sintesi a livello dei ribosomi. L’applicazione in campo medico, come si può intuire, è molto ampia: dalle malattie neuronali, a quelle oncologiche, alle ematiche.