Giorgio Bianchini

Rete Natura 2000 e Biodiversità a Messina

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Giu 132017
 

L’ANISN sezione di Messina congiuntamente con l’Assessorato Ambiente e Nuovi Stili di vita ed il Nodo InFEA (Informazione Formazione ed Educazione Ambientale) della Città Metropolitana unitamente al Laboratorio InFEA di Arpa Sicilia ST Messina, supportata dall’Università degli Studi di Messina, dal Servizio Territorio Messina e da alcuni Club servizi territoriali con il patrocinio dell’Ufficio VIII Ambito Territoriale di Messina del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare e della Fondazione Unesco Sicilia, ha coorganizzato un concorso dal titolo” “Rete Natura 2000 e Biodiversità a Messina”. Il concorso è stato finalizzato alla promozione della cultura ambientale nella sua dimensione ecologica ed antropologica ed alla diffusione della conoscenza su Rete Natura 2000 che è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della Biodiversità. Il concorso è stato rivolto agli studenti (classe o gruppo classe) che hanno frequentato la Scuola Primaria (IV e V Classi) e la Scuola Secondaria di primo e secondo grado delle istituzioni scolastiche localizzate nel territorio del Comune di Messina. Gli elaborati hanno avuto per tema i seguenti argomenti:

  • Il bosco e i suoi abitanti;
  • Le reti alimentari ed ecologiche;
  • La vita nell’acqua: Ambienti e organismi;
  • Dallo Stretto di Messina ai Monti Peloritani: Natura e Biodiversità;
  • Avifauna dell’area di Capo Peloro;
  • Qualità ambientale e tutela degli Habitat.

Nel periodo di svolgimento del concorso sono stati programmati approfondimenti culturali e seminari, svolti da esperti e da istituzioni qualificate partner del concorso. L’intero percorso, che ha visto il coinvolgimento di oltre 600 studenti, dagli incontri con le classi alle attività in campo fino alla premiazione, è stato curato e coordinato dalla Prof. ssa Mimma Lucchesi, presidente ANISN della sez. di Messina.  A sostegno del percorso formativo, il 27 marzo 2017 nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, è stata organizzata dal Gruppo di Lavoro una manifestazione dal titolo “Messina incontra la Biodiversità” a cui hanno partecipato le scolaresche concorrenti. In questo incontro, uno dei relatori è stato il nostro socio, Prof. Antonino Rindone che ha svolto una interessante e apprezzata relazione dal titolo: “Rare forme di fauna marina nell’area di Capo Peloro”. Con i lavori realizzati dagli studenti è stata allestita una mostra che rimarrà attiva nel mese di giugno nell’atrio del Palacultura “Antonello da Messina”. A conclusione del concorso, il 5 giugno u.s., in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Environment Day – WED), negli stessi locali, con un auditorium che ha registrato un enorme numero di presenze, è stata organizzata la cerimonia conclusiva del concorso con la premiazione dei vincitori. All’evento hanno partecipato, oltre i rappresentanti dei soggetti proponenti, il Direttore della Fondazione Unesco Sicilia, Prof. Aurelio Angelini, il Sindaco di Messina, Prof. Renato Accorinti, l’Assessore all’ambiente, Prof. Daniele Ialacqua e tutti gli alunni concorrenti  accompagnati dai loro Dirigenti Scolastici e dai Docenti referenti a cui sono stati consegnati  premi, targhe e attestati di partecipazione. Una grande partecipazione che ha lasciato tutti contenti ancor di più noi Anisn che abbiamo dato un forte e adeguato contributo formativo.  L’evento che ha avuto una grande risonanza non solo locale e regionale è stata riportata su testate giornalistiche e da emittenti locali.

Per saperne di più
http://www.strettoweb.com/2017/05/concorso-rete-natura-2000-e-biodiversita-a-messina-lunedi-15-la-valutazione-degli-elaborati/551362/
http://www.tempostretto.it/news/cultura-ambientale-rete-natura-biodiversit-messina-concorso-rivolto-agli-studenti.html
http://www.jaci.gov.it/wordpress/circolari/n-269-concorso-rete-natura-2000-biodiversita-messina/

Diagnosi precoce

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Giu 092017
 

Una diagnosi precoce significa spesso più alte probabilità di guarigione soprattutto per il cancro e per le malattie neurodegenerative. Secondo uno studio pubblicato nella rivista Pnas da una equipe di ricercatori coordinati dalla Hebrew University of Jerusalem (Israele), ciò sarà possibile con un prelievo di sangue, analizzando i frammenti di DNA rilasciati nel sangue dalle cellule morte, una vera e propria biopsia liquida.  Secondo gli autori dello studio la morte cellulare è un processo fondamentale sia negli individui sani che in quelli malati, poterla rilevare può aiutarci a comprendere: la presenza di una malattia, il successo di una terapia anticancro o l’eventuale comparsa di effetti indesiderati. Nelle persone affette da diabete di tipo 1, per esempio, gli scienziati hanno osservato una presenza anomala di DNA proveniente dalle cellule pancreatiche distrutte dalla reazione autoimmune che si verifica in questa malattia. Quando muoiono le cellule  rilasciano frammenti di DNA nel sangue: individuarne precocemente la presenza e la sede del rilascio potrebbe essere la chiave per arrivare a una diagnosi precoce. Ricercare il DNA a livello sanguigno è relativamente semplice, più difficile è identificare l’organo e/o il tessuto di provenienza perché tutte le cellule di uno stesso individuo possiedono lo stesso DNA. Può aiutarci la metilazione: il DNA infatti, pur rimanendo invariato nella sequenza, possiede piccole modificazioni chimiche, ad esempio l’aggiunta di un gruppo “metile”, che non alterano il codice genetico, ma differiscono a seconda del tipo cellulare. Ai ricercatori israeliani va il merito di essere riusciti a sviluppare un metodo capace di individuare queste differenze.

Anche gli scienziati del National Human Genome Research Institute degli USA, coordinato dalla dottoressa Laura Elnitsk, stanno lavorando allo stesso filone di ricerca e hanno individuato un gene specifico (ZNF154) che è “ipermetilato” in caso di tumore: lo studio è pubblicato sul “The Journal of Molecular Diagnostics

In Italia è già in uso una applicazione clinica di biopsia liquida per i pazienti con tumore al polmone in cui si vanno a cercare mutazioni del gene Egfr che, se presenti, permettono di scegliere una terapia adeguata.

L’Istituto Mario Negri di Milano sta mettendo a punto una diagnosi dei tumori dell’ovaio attraverso l’identificazione di una firma molecolare di piccole molecole di RNA (micro-RNA), mentre l’Irccs Fondazione istituto nazionale tumori di Milano attraverso l’espressione di microRNA riesce a scoprire se un tumore dell’ovaio di stadio 1, quindi nelle sue fasi più precoci, si ripresenterà dopo il trattamento iniziale.

Per saperne di più

http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2017/03/07/news/test_sangue_scopre_se_c_e_tumore_e_dove_si_sta_sviluppando-159992773/

http://www.airc.it/finanziamenti/progetti/firma-molecolare-per-tumore-ovaio/

http://www.italiasalute.it/7434/pag2/Il-test-EGFR-per-tumore-del-polmone.html

http://www.fondazioneveronesi.it/articoli/oncologia/il-futuro-della-diagnosi-precoce-e-la-ricerca-di-dna-nel-sangue?

http://jmd.amjpathol.org/article/S1525-1578%2815%2900274-3/abstract

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28525377

http://www.pnas.org/content/113/13/E1826

Le Olimpiadi delle Scienze Naturali

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Mag 282017
 

In occasione della XV edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali, la cui Fase Nazionale si è svolta a Senigallia dal 12 al 14 maggio, pubblichiamo una presentazione a cura del Prof. Vincenzo Boccardi che ripercorre la storia e i numeri della manifestazione.

Presentazione Olimpiadi 2017

Risultati delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2017

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Mag 152017
 

Nella splendida cornice della cittadina di Senigallia (AN) si è svolta la Fase Nazionale della XV edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali.

Quasi 150 ragazzi si sono cimentati nelle prove scritte delle tre categorie (Biennio, Triennio Biologia e Triennio Scienze della Terra), affrontando una dura selezione che ha portato solo 40 di loro a svolgere la prova pratica. Di questi, i 20 migliori classificati (5 per il Biennio e il Triennio Scienze della Terra e 20 per il Triennio Biologia) parteciperanno agli stage di preparazione per le Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO) e Scienze della Terra (IESO), ma solo 8 andranno a costituire le squadre italiane.

Alle IESO, che quest’anno si terranno in Costa Azzura (Francia) dal 22 al 29 agosto, parteciperanno Samuele Rosso, Riccardo Bernardini (selezionati dalla categoria Triennio Scienze della Terra), Elio Moreau e Gabriele Quaranta (selezionati dalla categoria Biennio). Marcello Fonda, primo classificato per la categoria Biennio, non può partecipare alla competizione internazionale in quanto ha già ottenuto una medaglia d’argento alle IESO 2016.

Per le IBO, che si svolgeranno a Coventry (Regno Unito) dal 23 al 30 luglio, la squadra italiana sarà costituita da Mariastella Cascone, Marco Adriano Magno, Jacopo Del Deo e Luca Fusar Bassini, che si sono classificati nelle prime quattro posizioni della categoria Triennio Biologia.

Le graduatorie complete sono disponibili su questo sito, nella sezione dedicata all’edizione corrente delle Olimpiadi.

Programma delle Olimpiadi delle Scienze Naturali e Giochi delle Scienze Sperimentali 2017

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Apr 262017
 

Ecco il programma delle Olimpiadi delle Scienze Naturali e Giochi delle Scienze Sperimentali 2017!

L’evento si svolgerà a Senigallia da venerdì 12 a domenica 14 maggio 2017. Gli studenti saranno alloggiati presso l’Hotel Mastai (sito in Via N. Abbagnano 12) e le prove si svolgeranno sabato mattina nell’Istituto Corinaldesi (in Via T. D’Aquino 4), nell’Hotel Mastai e nel Liceo Medi (Viale IV Novembre, 21).

Nel pomeriggio di sabato, per gli studenti che non sono impegnati nelle prove pratiche, sono previste delle escursioni guidate a Senigallia o al Monte Conero.

La premiazione, con la proclamazione dei vincitori dei Giochi e delle Olimpiadi e degli studenti ammessi ai training IBO e IESO, avverrà domenica mattina.

Comunicato ufficiale dell’ANISN

Programma Olimpiadi 2017

Programma Olimpiadi 2017 (versione stampabile)

Summer in Science 2017

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Apr 132017
 

summerSummer in Science è la prima Summer School internazionale organizzata dall’Associazione Adamas Scienza in collaborazione con l’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) e con l’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia del CNR, con il supporto di Amgen Foundation e Banca d’Italia.

Summer in Science è un’occasione unica per esplorare l’affascinante mondo della ricerca sulle Neuroscienze, l’Epigenetica, la Genomica, la Biologia Cellulare e Molecolare, attraverso l’esperienza pratica diretta.

20 studenti del IV anno delle scuole superiori italiane saranno ospitati presso il Campus internazionale dell’EMBL di Monterotondo (Roma) per un programma di due settimane dal 12 al 23 giugno 2017 che prevede:

  • una settimana di formazione teorico/pratica coordinata dai formatori dell’Associazione Adamas Scienza, con ampio spazio alle esercitazioni di laboratorio; gli studenti acquisiranno dimestichezza nella preparazione di soluzioni e reagenti, nella progettazione di un esperimento e nell’esecuzione delle principali tecniche di Biologia Molecolare.
  • nella seconda settimana gli studenti saranno immersi nella vita vera di laboratorio, e inseriti in un gruppo di ricerca affiancando e supportando i ricercatori nella conduzione degli esperimenti, l’analisi dei dati, la discussione dei risultati.

I principali obiettivi di Summer in Science sono:

  • promuovere le migliori pratiche di didattica e formazione avanzata (key best practices) nel campo delle Scienze della Vita;
  • coltivare le eccellenze fra gli studenti italiani interessati alla carriera scientifica;
  • favorire una sana percezione delle relazioni tra Scienza e Società;
  • abituare gli studenti ad un approccio critico nei confronti dell’informazione scientifica
  • creare una rete virtuosa in cui ricercatori pubblici e privati, istituzioni, e imprenditoria possano trovare spazio di intervento responsabile e al tempo stesso di azioni e collaborazioni strategiche.

L’Associazione Adamas Scienza – in accordo con gli Istituti scolastici di provenienza – si impegna a riconoscere un totale di 100 ore di Alternanza Scuola Lavoro (ASL) a ciascuno studente partecipante.

Per maggiori informazioni e per inviare la richiesta d’iscrizione entro il giorno 8 maggio 2017, si prega di visitare: http://www.adamascienza.com/summer-in-science

Indiscienza – Festival di divulgazione Scientifica del Collegio Ghislieri

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Apr 132017
 

IndiscienzaLa distanza tra le scienze pure e la vita quotidiana appare spesso incolmabile.

L’importanza della divulgazione scientifica risiede nell esemplare dimostrazione che biologia, chimica, fisica e matematica non solo ci permettono di comprendere e modellare il mondo che ci circonda, ma anche che queste discipline possiedono un gran numero di aspetti stimolanti e affascinanti.

Indiscienza nasce nel 2014 per iniziativa di alcuni alunni del Collegio Ghislieri, studenti presso i Dipartimenti di Fisica, Chimica e Matematica dell’Università di Pavia, con l’intento di creare un’occasione per fare divulgazione che parta da studenti e sia diretta a studenti, permettendo loro di trasmettere in prima persona la passione che li ha portati a scegliere un percorso universitario di ambito scientifico.

L’intento è quello di avvicinare ragazzi delle scuole secondarie e adulti alle facoltà scientifiche e al Collegio, dando testimonianza diretta di un ambiente culturalmente vivo, in cui i collegiali sono sostenuti nel dare seguito con successo a progetti di ampio respiro. Al contempo, lo scopo è consentire anche ai più giovanissimi della scuola primaria un primo approccio alla Scienza in generale, che sia rigoroso e divertente al tempo stesso.

Indiscienza 2014, 2015 e 2016

Negli ultimi tre anni più di 2500 persone sono state coinvolte durante la settimana dedicata alla divulgazione del Collegio Ghislieri.

Patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Pavia, dall’Università degli Studi di Pavia, dalla SCI (Società di Chimica Italiana) e dalla SIF (Società di Fisica Italiana), l’evento si suddivide in una sezione laboratoriale, che comprende esperimenti interattivi e mostre didattiche organizzate nella cornice cinquecentesca del quadriportico del Collegio, e in un ciclo di conferenze tardo pomeridiane. Nel 2015 il tema che abbiamo scelto è stato “La scienza in cucina”, in linea con le iniziative culturali che hanno promosso i temi dell’Esposizione Universale. In occasione della proclamazione del 2015 come Anno Internazionale della Luce, nel mese di aprile si è svolto “Indiscienza: quo lux ducit”, un ciclo di conferenze che è stato inserito nel Calendario Internazionale degli Eventi sulla Luce. In occasione delle Olimpiadi di Rio, lo scorso anno abbiamo dedicato il nostro evento a “Scienza & Sport”.

Indiscienza 2017

Anche quest’anno, nella settimana dal 9 al 15 Maggio, riproponiamo dunque l’iniziativa, trattando il tema de “L’ energia” attraverso percorsi laboratoriali interattivi che abbraccino ed incrocino le diverse discipline e concludendo le giornate con una serie di conferenze che spazino a trecentosessanta gradi sull’argomento.

News dall’ANISN Campania

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Apr 122017
 

Il giorno 11 aprile 2017, presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico G. Tassinari di Pozzuoli si è tenuto un evento in collaborazione con l’ANISN Campania e il Comune di Pozzuoli. Relatori e titoli degli interventi:

L’Evoluzione del Bradisismo Flegreo. Studio e ricostruzione dei movimenti verticali del suolo nei Campi Flegrei dal 35 a.C. al 2017″, relatore il dott. Carlo Del Gaudio dell’INGV- Osservatorio Vesuviano.

Spunti didattici sul vulcanismo flegreo, relatore Prof. Vincenzo Boccardi, ANISN Campania, Dirigente scolastico.

“Il piano di protezione civile” e l’app. smartphone attivata “ Io sto con Pozzuoli,” relatore l’Architetto Franco Alberto De Simone- Sicurezza del territorio e protezione civile di Pozzuoli.

A seguire la proiezione del video inedito “Rione terra, dicembre 1993” del maestro d’arte Antonio Isabettini, con musiche di Salvatore Gatto e il Canto delle rammendatrici eseguito dai Cantori Popolari. Esibizione musicale del gruppo “Progetto musica” dell’ISIS Tassinari, e Mostra di alcune opere del maestro d’arte Antonio Isabettini. A chiusura della manifestazione, un importante momento di solidarietà con la consegna, alle Suore delle Figlie della carità, dei viveri ed altri beni raccolti  dalle Scuole e dagli Istituti partecipanti per le mamme e i piccoli ospiti della casa famiglia Casa Pio XII e la premiazione degli allievi partecipanti alla “Passeggiata ecologica”.

 

Lunedì 3 aprile 2017, organizzato dall’ANISN Campania, si è tenuto presso la Società dei Naturalisti in Napoli, l’incontro dal titolo

Non solo tesine”

laboratorio per studenti che si preparano all’esame di maturità e non solo.

La relatrice, dottoressa Laura Ballestra (LIUC Università Cattaneo. Biblioteca), collabora da oltre dieci anni con le Scuole Secondarie Superiori per offrire a insegnanti e studenti percorsi di apprendimento specifici sulla ricerca documentale. La sua conferenza è stata seguita da un folto gruppo di studenti delle scuole superiori ed ha riguardato le modalità con cui si possono condurre ricerche documentali e progetti per la maturità (tesine), su come analizzare gli argomenti, definire i punti focali e trovare i documenti più pertinenti e utili.

La dottoressa è stata particolarmente contenta di poter tenere un incontro in una sede così prestigiosa e davanti ad un pubblico così attento.

 

Il giorno 4 Aprile 2017, dalla  15:00  alle 18:00, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Sannino – Petriccione di Napoli si è svolto un Workshop formativo-informativo AIRC – A.N.I.S.N nelle scuole:

Il futuro della ricerca inizia in classe

All’incontro di formazione per dirigenti e docenti è stata invitata ad intervenire la Presidente ANISN Campania, Prof.ssa Rossana Rosapepe, la quale ha presentato l’Associazione, la sua storia, le attività, le olimpiadi, i progetti nazionali ed internazionali.

Il dott. Roberto Bianco ricercatore AIRC ha inizialmente riferito sulla velocità con cui sta andando avanti la ricerca, addirittura superiore al progresso tecnologico. Le ultime notizie sul cancro ai polmoni sono state uno spunto importante da portare nelle classi, tra i ragazzi che purtroppo cominciano a fumare sempre prima.

Dell’alimentazione come tema di prevenzione ha parlato la dottoressa Alessandra  Borgo.

I lavori sono stati messi a disposizione di tutti i docenti.

Scongelamento della tundra e variazioni climatiche

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Apr 122017
 

Il permafrost presso la torbiera di Storflaket, presso Abiskos nel nord della Svezia, mostra segni di frattura ai bordi a causa dello scongelamentoTed Schuur è professore di ecologia degli ecosistemi alla Northern Arizona University ed è capo del Permafrost Carbon Network, consorzio internazionale di ricercatori che raccoglie i nuovi risultati delle ricerche sul carbonio presente nel permafrost e sulle sue conseguenze sul clima. Il  lavoro del suo gruppo lavoro si sta svolgendo in Alaska. Il progetto è quello di simulare un riscaldamento del suolo, in una zona nei pressi del Denali National Park. Si tratta di rimuovere tonnellate di neve da una vasta area della tundra gelata, il cui suolo è caratterizzato dalla presenza del permafrost, terreno perennemente ghiacciato. Liberando il terreno dalla neve che funziona da isolante, e facendo penetrare nel terreno il tepore della incipiente primavera artica, i climatologi cercano di simulare il riscaldamento del tratto di terreno che hanno sotto osservazione per studiarne gli effetti. La regione del permafrost copre 16,7 milioni di Km2 e il terreno congelato può essere profondo anche qualche centinaio di metri. Nella scorsa primavera del 2016, il gruppo di lavoro del prof. Ted Schuur ha perforato il terreno fino ad una profondità di 1,5 m. Si è potuto così appurare che il metro cubo superiore del suolo conteneva circa 50 Kg di carbonio organico, intrappolato in organismi parzialmente decomposti, ma congelati. Si stima che nel permafrost, siano presenti da 1330 a 1580 miliardi di tonnellate di carbonio organico. C’è poi da considerare l’azione dei microrganismi presenti, la cui azione degradante viene potenziata dall’aumento di temperatura, con conseguente liberazione di CO2 .Alcune domande a cui devono rispondere gli scienziati impegnati in questo progetto sono le seguenti: Quanta parte del carbonio intrappolato potrebbe essere convertita in gas serra? Con che velocità, in caso di riscaldamento del permafrost, si esplicherà l’azione dei microrganismi presenti nel suolo? Quali gas serra rilasceranno i microbi?

In definitiva il potenziale di riscaldamento globale previsto, dipenderà dalla miscela di anidride carbonica e metano che si formerà. Con una simulazione effettuata al computer, gli scienziati ritengono che la quantità di carbonio liberato dal perfafrost in questo secolo, sarà compresa tra il 5% e il 15%, e la maggior parte come CO2 , quantità che corrisponde a 130- 160 miliardi di carbonio in più. Bisognerà quindi, alla luce di questi dati, riconsiderare la limitazione dei combustibili fossili immessi nell’atmosfera e il contrasto alla deforestazione.

Per saperne di più: Previsioni sul permafrost di Ted Schuur. Le scienze.N°582, febbraio 2017.

High Risk of Permafrost Thaw. Schuur, Abbott in Nature,vol.480,pp32-33, 1° dicembre 2011

Climate Change and the Permafrost Carbon Feedback. Schuur e altri in Nature, Vol.520,pp171-179, 9 aprile 2015.

Metano: la minaccia dal profondo: Walter Anthony K. in Le scienze, n° 498, febbraio 2010

Foto: Permafrost peatbog border. Storflaket, Abisko, Sweden. – By Dentren, Wikipedia in inglese (CC BY-SA 3.0)