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Il mondo della musica e dei suoni
Scienza e arti
Le basi biologiche della percezione A scuola dalle muse
Il mondo della musica e dei suoni Le arti visive


Alcuni anni fa venne proposta una iniziativa, riproposta quest’anno dal Planetario di Roma col titolo “Armonie Celesti”, che potrebbe spiegare il senso di questa rubrica. I locali dove era allestita una straordinaria mostra scientifica («5 miliardi di anni», Roma 1981), e per la precisione in quelli dedicati all’astrofisica, erano attraversati da bellissime armonie , simili alle sonate per clavicembalo di J.S. Bach.

Chi invece era l’autore di quelle melodie?... Erano nientemeno che gli astri: il sole, le stelle, e gli infiniti corpi celesti che abitano l’universo.

Gli astri infatti emettono onde d’energia, prodotte dal passaggio dell’energia stessa dal nucleo verso l’esterno, che si propagano nello spazio . Oggi, uno tra i massimi esperti dell’argomento, l’astrosismologo inglese Don Kurtz , studia attentamente le onde che scuotono i corpi celesti,come avviene sulla Terra con le onde sismiche, le quali - oltre a permetterci di conoscere meglio la loro struttura interna - possono essere raccolte da particolari apparecchi e poi, con l’aiuto di un computer, trasformate in suoni armoniosi e percepibili dall’orecchio umano.

Perché allora non trasmettere, in questa stessa rubrica, qualche pezzo di ‘musica celeste’? Ottimo spunto per spiegare la natura degli astri e dell’energia stellare, o per parlare di quella che gli antichi astronomi chiamavano “l’armonia dell’universo” e che i pitagorici avevano già descritto migliaia di secoli fa.

E i suoni emessi dagli animali non meritano forse attenzione? Dal canto degli uccelli al linguaggio dei pesci, dagli squittii dei pipistrelli cui siamo sordi ma che si possono ascoltare con speciali rivelatori, alle serenate dei cetacei... la biologia dei suoni, che in questi anni ha fatto passi da gigante, può essere molto utile anche per capire meglio l’etologia animale.

Infine la stessa musica umana (emessa dalla voce o creata per gli strumenti) quanti spunti può offrirci? Dallo studio della produzione-percezione dei suoni, alla ricerca della differenza tra un suono e un rumore, alla prevenzione dell’ipoacusia causata dall’altezza eccessiva dei suoni e dal frastuono.

Per l’intera rubrica più che mai sarà indispensabile un lavoro pluri e interdisciplinare: lo storico dell’arte, il musicista, l’insegnante di educazione musicale... tutti possono diventare alleati preziosi e aiutarci a preparare percorsi didattici originali.


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