Ott 012015
 

L’imminente approvazione  (almeno così sembra) della nuova normativa sulle classi di concorso, sta risvegliando timori e discussioni tra i docenti. I timori riguardano tanto gli effetti  sulle cattedre, con  i relativi rischi di soprannumerarietà,  quanto quelli sul profilo culturale delle nuove classi di concorso.

L’obiettivo di questo primo articolo sull’argomento è di aprire una discussione utilizzando  @nisninforma come strumento utile per produrre, a breve, una proposta ANISN da far pervenire al MIUR ed alle Commissioni parlamentari che dovranno approvare il regolamento in questione.

Apriamo la discussione chiedendo ai lettori, soci e non soci, di esprimersi sulle denominazioni che figurano nella bozza ministeriale, ricordando che esse non rappresentano un aspetto formale ma, al contrario, definiscono l’identità culturale delle classi di concorso.

Per l’attuale A059, che diventerà A-28, il MIUR prevede “Matematica e scienze” al posto dell’attuale “Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali nella scuola media”.

Per l’attuale A060, che diventerà A-50, il MIUR prevede “Scienze naturali, chimiche e biologiche” al posto dell’attuale “Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia”.

Per l’attuale A054, che diventerà A-32, il MIUR prevede “Scienze della geologia e della mineralogia” al posto dell’attuale “Mineralogia e geologia”.

Ad oggi sono pervenute dai colleghi le seguenti proposte:

A-28 (ex A059):  (1)Matematica e Scienze (con la “S” maiuscola); (2) Matematica e Scienze sperimentali;  (3) Scienze matematiche e sperimentali.

A-50 (ex A060):  (1) Scienze biologiche, geologiche e chimiche; (2) Scienze biologiche, chimiche e geologiche; (3) Scienze naturali: biologiche, chimiche e geologiche; (4) Biologia, chimica e geologia.

Rivolgo quindi un invito ai docenti delle attuali classi di concorso A059, A060 e A054, soci e non soci dell’ANISN, a comunicare la propria proposta e/o le proprie considerazioni scrivendo a attiliopasqualini@gmail.com  verranno subito pubblicate su @nisninforma.

 

A. Pasqualini