Giu 022014
 

 

Il 9 maggio, a Padova, si è svolta la cerimonia dell’assegnazione del “Premio Galileo 2014” per la divulgazione scientifica, giunto all’VIII edizione.  Presenti  circa 700 studenti delle classi quarte delle scuole superiori, in rappresentanza dei  2000 ragazzi che hanno composto la giuria popolare, il  Premio è stato consegnato a Frans De Waal, etologo, primatologo e saggista di fama internazionale,  per il  lavoro  Il bonobo e l’ateo. In cerca di umanità fra i primati.

 In questo libro De Waal, sondando l’origine della morale,  propone un umanesimo non religioso,  anche se non antireligioso.  Nel programma di Frans de Waal, giunto in Italia da Atlanta, c’è anche, dopo Padova, la presenza a Torino  al Salone del libro per presentare il volume insieme a Telmo Pievani, già finalista del Premio Galileo.

Secondo classificato è risultato Nicola Nosengo, con il lavoro I robot ci guardano. Aerei senza pilota, chirurghi a distanza e automi solidali, Zanichelli,  2013 ; terzo classificato Adriano Zecchina, autore di Alchimie nell’arte. La chimica e l’evoluzione della pittura, Zanichelli 2012 ; quarto classificato Marco Ciardi, con Terra. Storia di un’idea, 2013 Laterza ; quinto classificato  Vincenzo Barone, con L’ordine del mondo. Le simmetrie in fisica da Aristotele a Higgs, Bollati Boringhieri, 2013.

Una Menzione speciale quest’anno è stata dedicata dalla Giuria Scientifica a Paolo Bianco, Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Michele De Luca per aver difeso efficacemente e con competenza le ragioni della scienza contro le  “corbellerie” diffuse sul “metodo stamina”.  Per i tre scienziati ha presenziato Michele De Luca.

A. P.  da “Le Scienze”.