Apr 062015
 

Il centro di ricerche  Observa Science in Society di Vicenza (www.observa.it) ha recentemente pubblicato una interessante indagine sul rapporto degli adolescenti italiani con la Scienza, la Tecnologia ed il Cibo. L’indagine è stata condotta su un campione di 3500 quindicenni, studenti del 2° anno di 100 scuole superiori italiane, rappresentativo di tutto il territorio nazionale.

La Observa conduce dal 2003 un monitoraggio permanente sul rapporto tra cittadini e Scienza e dal 2005 pubblica l’ Annuario Scienza e Società (edito da Il Mulino) punto di riferimento per enti e studiosi che si occupano di ricerca e innovazione.

La ricerca fornisce una grande quantità di dati ragionati. Da essi  emerge una sostanziale fiducia degli adolescenti italiani nei confronti della Scienza e della Tecnologia, in particolare quando servono ad affrontare i temi relativi alla salute. Emerge altresì che le fonti di informazione sono rappresentate principalmente da TV e WEB e che la storica contrapposizione tra Scienza e Fede è sempre più in declino.

Analizzando più in dettaglio alcuni degli argomenti proposti nella ricerca si nota che tra gli interessi scientifici prevalgono quelli relativi alle conoscenze e alle possibilità di cura del cancro (84%, di cui 89% femmine e 78% maschi),  alla conoscenza ed alla protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili (80%, di cui 82% F e 78% M), a come prestare il primo soccorso (75%, di cui 77% F e 73% M) e poi, a seguire, ai possibili significati dei sogni, all’HIV/AIDS, alla sessualità ed alla riproduzione, alle invenzioni ed alle scoperte che hanno cambiato il mondo. I maschi appaiono più interessati all’esplorazione dello spazio, alla conoscenza scientifico-tecnologica, all’ambiente; le femmine sono più orientate verso la salute, la cura del corpo, la ricerca del senso della vita.

La valutazione degli studenti quindicenni nei confronti delle ore di lezione di Scienze e Tecnologie è positiva: viene riconosciuta l’importanza della conoscenza  delle discipline scientifiche e la loro utilità  anche per la vita quotidiana e per una futura occupazione.  Ma solo il 14% manifesta l’intenzione di diventare scienziato/a  (5% F e 9% M),  il 35% vorrebbe lavorare in ambito tecnologico  (10% F e 25% M) mentre l’intenzione di iscriversi ad un corso di laurea scientifico è manifestato dal solo 19% dei quindicenni (10% F e 9% M). Al contrario, alla domanda di quale lavoro si intende fare “da grande”, emerge il  prevalere dell’orientamento a gestire un’attività commerciale (45% F e 55% M) seguito da quello per la cura e la valorizzazione di persone e/o animali (74% F e 26% M).

Le opinioni degli adolescenti su Scienza e  Tecnologia sono sostanzialmente positive,  ma non si tratta di fiducia incondizionata. Infatti se da una parte l’89% dei giovani pensa che Scienza e Tecnologia troveranno le cure per AIDS e cancro e l’80%  che grazie a loro ci saranno grandi opportunità per le generazioni future, dall’altro lato il 57% valuta che Scienza e Tecnologia cambino troppo velocemente il nostro stile di vita ed il 46% ritiene che siano responsabili della maggior parte dei problemi ambientali. Inoltre solo il 35% pensa che aiuteranno a eliminare la povertà e la fame nel mondo ed uno solo su quattro ritiene che gli scienziati siano realmente neutrali ed obiettivi.

Gli studenti quindicenni mostrano una scarsa propensione a partecipare a occasioni di carattere scientifico. Ad essa preferiscono la ricerca diretta  di informazione scientifica attraverso la Tv ed Internet. Risulta che negli ultimi 6 mesi il 64% degli adolescenti non ha mai visitato un museo della Scienza ed il 29% l’ha fatto una sola volta; inoltre ben l’86% non ha mai partecipato ad una conferenza di ricercatori. Invece il 46% ha seguito programmi televisivi di divulgazione scientifica una o più volte al mese ed il 33% ogni giorno o più volte alla settimana. Il 53% dei ragazzi afferma di leggere articoli sulla natura o sulla Scienza in libri o riviste una o più volte al mese,  ma il 31% non ne legge mai.  Il 26% utilizza Internet, quotidianamente o quasi,  per cercare informazioni sulla Scienza e la Tecnologia, mentre il 40% lo utilizza una o qualche volta al mese ed il 34% non lo utilizza mai. Scarso è il ricorso alla Rete per scambiare informazioni con gli insegnanti: il 73% non lo fa mai e solamente  il 9% lo fa ogni giorno o più volte a settimana.

L’indagine ha proposto al campione anche un tema emblematico sul rapporto tra Scienza e Fede, quello dell’Evoluzionismo.  La maggioranza  dei ragazzi (48%)  sostiene la Teoria evoluzionista,  il 21% afferma di non avere un’opinione precisa ed il 17% pensa che l’uomo sia il risultato di un’evoluzione naturale finalizzata a raggiungere la massima perfezione.  Il 9% crede che ci sia un disegno divino che guida l’evoluzione e solo il 5% crede che l’uomo sia stato creato direttamente da dio. Rispondendo ad una serie di quesiti volta a verificare le conoscenze  sull’evoluzione,  è risultato che il 60% ha risposto correttamente e che la competenza in materia è più elevata tra i sostenitori della Teoria evolutiva. Nel corso dell’indagine  è stato anche chiesto di indicare l’orientamento religioso per verificare la relazione tra quest’ultimo e la posizione sulla Teoria dell’evoluzione. Ne è scaturito  che  l’opzione evoluzionista è sostenuta non solo dal  60%  dei ragazzi non credenti, ma anche dal 42% di quelli che dichiarano di seguire una fede e che solo il 17% di questi ultimi sostiene l’opzione creazionista.

L’indagine tocca anche altri importanti argomenti verso i quali è forte la sensibilità degli adolescenti, a cominciare dal cibo nelle sue molteplici valenze:  salubrità, gusto, naturalezza, origine, prezzo, equità e tanto altrto ancora.

Chi desidera approfondire i risultati dell’indagine può contattare il  Prof. Giuseppe Pellegrini  (www.observa.it/chi)