Raffaele Sarnataro

Borsa di studio Humanitas per studenti delle Olimpiadi

 Area Studenti, News, Olimpiadi & Giochi, Olimpiadi delle Scienze Naturali, Senza categoria  Commenti disabilitati su Borsa di studio Humanitas per studenti delle Olimpiadi
Ago 022017
 

Ritenuto che le Olimpiadi costituiscono un’occasione di arricchimento culturale e scientifico nella quale possano distinguersi studenti di talento, motivati a frequentare il corso di laurea in Medicina e Chirurgia in Lingua Inglese di Humanitas University, l’Università ha deciso di mettere a disposizione un esonero dai contributi accademici del valore di 10.000 €.

Possono concorrere all’esonero, i candidati che:

  •  abbiano partecipato alle olimpiadi nazionale (IBO) svolgendo sia la prova teorica sia la prova pratica nazionale e si siano classificati tra i primi 20 posti della graduatoria nazionale (graduatoria IBO) delle olimpiadi italiane 2017;
  • si siano iscritti al test di ingresso per studenti comunitari e residenti in Italia per il corso di Medicina e Chirurgia in lingua inglese di Humanitas University del 4 settembre 2017, abbiano sostenuto la prova e si siano classificati in posizione utile per l’accesso, senza considerare i successivi scorrimenti (i.e., se i posti a disposizione per studenti comunitari saranno 80, lo studente dovrà collocarsi entro l’80° posizione);
  • si siano immatricolati al corso di Medicina e Chirurgia in lingua inglese di Humanitas University entro i termini specificati dal bando di concorso.

Qui il bando completo

Firma l’appello sulla difesa della cultura scientifica

 Scienza & Territorio  Commenti disabilitati su Firma l’appello sulla difesa della cultura scientifica
Ago 022017
 

È uscito oggi 1 agosto sul Giornale di Vicenza un appello in difesa della cultura
scientifica che riteniamo sia condivisibile.
Chi volesse firmarlo può aderire mettendo la propria firma su:

https://firmiamo.it/in-difesa-della-cultura-scientifica

Ecco il testo dell’appello:

In difesa della cultura scientifica

 

E’ corretto sostenere la nocività dei vaccini? Si può negare il riscaldamento globale? Vi è sempre una cura possibile per ogni malattia degenerativa? Insomma è possibile ritenere la scienza produttrice di giudizi in ogni caso opinabili?

 

Di fronte a queste domande ci si chiede se la scienza riduca gli spazi della nostra libertà e pretenda di limitare la nostra democrazia. Ci si domanda se tra scienza e democrazia vi sia conflitto.

 

La democrazia è il miglior sistema disponibile per far convivere le differenze senza prevaricazione. Ogni cittadino ha uguale potere. Concorre con il proprio voto alla vita collettiva. In caso di divergenza, fatto normale in una vera democrazia, vale e si accetta il principio di maggioranza. Vi è democrazia se esiste ampia informazione e libero accesso ai dati, ma anche doverosa conoscenza di ciò su cui si esprime la propria opinione.

 

La scienza, da parte sua, ha molto in comune con la democrazia: confronto libero tra pari, revisione critica dei propri convincimenti, argomentazione razionale, valore del dissenso, condivisione di un linguaggio comune, rifiuto di autorità assolute, importanza della reputazione, etica della trasparenza.

 

Detto questo, tra scienza e democrazia vi sono anche profonde differenze. La scienza non è l’esito di una votazione. I risultati scientifici non si decidono a maggioranza né con un referendum, bensì attraverso indagini, esperimenti ripetuti, controlli incrociati, revisioni tra pari, statistiche correttamente raccolte e attentamente valutate. Il consenso di una comunità di scienziati su un dato tema non può avere lo stesso peso dell’opinione di un singolo ricercatore eterodosso, magari appartenente ad un’altra disciplina.  Il valore di un esito scientifico non equivale all’eco di un caso apparentemente divergente.

 

Argomenti spinosi affollano oggi la discussione pubblica, ma su di essi non si decide a maggioranza, né con il numero di followers. Il riscaldamento climatico è un dato di fatto e dipende in misura preponderante dalle attività umane. I vaccini non causano l’autismo, ma sono una procedura necessaria per salvaguardare la salute dei singoli in comunità.

 

Scienza e democrazia sono sistemi imperfetti, vulnerabili, laboriosi, talvolta lenti nel raggiungere i propri risultati. Soprattutto oggi, in questa epoca dominata da Internet, conoscenza scientifica e vita democratica  hanno bisogno di continua vigilanza. Entrambe sono in difficoltà dinanzi all’invasività dei social media, nei quali le discussioni trasudano maleducazione, l’argomentazione è opzionale, la convinzione prevale su ogni altra ragione. La Rete è uno straordinario strumento di conoscenza condivisa ma anche un pericoloso ricettacolo delle nostre peggiori propensioni, dalla violenza verbale alla menzogna.

 

Occorre avere consapevolezza di quanto lavoro e di quanto impegno vi siano alle spalle di un risultato scientifico. Esso non può essere negato: può essere criticato e sfidato, ma con nuovi dati e con l’onere della prova. Ognuno può coltivare la propria opinione, ma perché abbia valore essa deve sottoporsi al vaglio della critica, alla discussione, al confronto con i dati, alla sperimentazione, alle procedure di controllo.

 

Anche per questo occorre promuovere una più ampia conoscenza della cultura scientifica, una più matura etica del confronto tra opinioni, una nuova ecologia dell’era digitale.

 

Telmo Pievani

Paolo Lanaro

Paolo Vidali

Nuova maturità

 La nuova scuola  Commenti disabilitati su Nuova maturità
Lug 162017
 

Nuova maturità

 Sta per concludersi l’esame di maturità per l’anno scolastico 2016-2017, per il prossimo anno sono previste numerose novità contenute nel Dlgs attuativo del comma 181 della legge 107/2015.

Per l’ammissione agli esami i candidati interni oltre alla frequenza per almeno tre quarti delle lezioni dovranno raggiungere la sufficienza in tutte le materie, ma in alcuni casi potranno semplicemente avere la media del 6: ciò dovrà però essere approvato dal Consiglio di classe, e le insufficienze penalizzeranno i crediti scolastici. Si verrà bocciati invece se si ha l’insufficienza nel voto di condotta. Sarà necessario inoltre lo svolgimento di almeno 200 ore nei licei e 400 nei tecnici e professionali di alternanza scuola lavoro, Gli studenti dovranno sostenere, nel corso dell’anno, le Prove Invalsi di italiano, matematica e inglese: il superamento dei test invalsi non sarà necessario per l’ammissione agli esami, ma l’esito influenzerà la valutazione. Anche i candidati esterni per poter essere ammessi dovranno superare l’esame preliminare e partecipare alle prove Invalsi presso la scuola dove sosterranno l’esame e svolgere l’attività di alternanza scuola lavoro. Il percorso scolastico avrà maggior peso sul credito scolastico: il punteggio massimo, infatti, passerà dagli attuali 25 punti a 40, così distribuiti: 12 al terzo, 13 al quarto e 15 al quinto anno. In fase di regime transitorio, per i candidati che svolgeranno l’esame negli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020, sarà necessario effettuare una conversione dei punteggi già attribuiti secondo la tabella allegata al decreto (allegato A).
Nessuna novità per la composizione delle commissioni: un presidente proveniente da un’altra scuola, tre commissari esterni e tre interni per due classi. Rimarrà la regola di assegnare ad ogni classe non più di trentacinque candidati.

Sarà eliminata la terza prova: due le prove scritte (italiano e prova di indirizzo); ognuna delle due prove scritte varrà fino a 20 punti (non più 15) per un totale massimo di 40 punti; saranno utilizzate griglie comuni per la correzione delle prove al fine di uniformare i criteri di valutazione delle commissioni.

Al colloquio saranno assegnati fino a 20 punti (non più 30). Si dovranno accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente e la sua capacità argomentativa e critica a partire da un testo o da un documento scelto tra alcune proposte elaborate dalla commissione; lo studente non sceglierà più l’argomento con cui iniziare l’orale: viene abolita la “tesina”.

Durante il colloquio il candidato presenterà anche una breve relazione o un elaborato multimediale sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel triennio. Tra le novità anche la valutazione delle conoscenze e competenze maturate dal candidato nell’ambito delle attività relative a “Cittadinanza e Costituzione” (previste dalla legge 169/2008), di cui si dovrà fare menzione nel Documento del 15 maggio.

Quindi avremo:

  • Credito: 40 punti
  • Prima prova: 20 punti
  • Seconda prova: 20 punti
  • Esame orale: 20 punti

L’esito finale sarà espresso in centesimi e il punteggio minimo da conseguire per superare l’esame sarà sempre di 60/100. Cambierà, invece, l’attribuzione del bonus di 5 punti. Con il nuovo Dlgs sarà possibile attribuire il bonus a coloro che abbiano ottenuto almeno 30 punti di credito (non più 15) e 50 punti nelle prove d’esame (non più 70).

Sarà più facile avere la lode perché, rispetto alla norma attuale, non sarà necessario ottenere almeno otto in tutte le discipline e nel comportamento nell’ultimo triennio; per tutti coloro che otterranno il punteggio massimo di 100 punti senza aver fruito del bonus, sarà sufficiente aver conseguito all’unanimità sia il credito scolastico che il punteggio massimo nelle tre prove d’esame.
Al diploma finale, secondo la norma che regola la circolazione dei titoli di studio nell’ambito dell’Unione europea, sarà allegato il curriculum della studentessa e dello studente. In esso saranno riportate le discipline ricomprese nel piano degli studi, le attività svolte in ambito extra scolastico, le attività di alternanza scuola-lavoro e i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove Invalsi, compresa la certificazione della lingua inglese secondo il Qcre per le lingue (Quadro comune di riferimento europeo).

Per saperne di più:

http://maturita.studentville.it/articoli_esame_maturita-7/maturita_2018_2019_crediti_formativi_tabella_calcolo-6386.htm

 

Donne, scienza e stereotipi

 Biologia, Novità dalla ricerca, Scienza & Territorio  Commenti disabilitati su Donne, scienza e stereotipi
Lug 162017
 

DONNE, SCIENZA E STEREOTIPI

Secondo uno studio pubblicato su Science (Gender stereotypes about intellectual ability emerge early and influence children’s interests)  condotto da ricercatori dei dipartimenti di psicologia e filosofia delle università di New York, dell’Illinois e di Princenton già a sei anni le bambine iniziano a ritenere i maschi più intelligenti, più brillanti, più smart, I ricercatori  hanno arruolato 96 bambini e bambine, 48 maschi  e 48 femmine, di 5, 6 e 7 anni,  di una piccola città del Midwest degli Stati Uniti sottoponendoli a una serie di test. Nel primo, a tutti i bambini è stata raccontata la breve storia di una persona molto intelligente, evitando qualunque indicazione sul sesso del protagonista. A cinque anni, la probabilità di associare l’intelligenza a un personaggio del proprio genere è stata simile nei due sessi. Ma a sei e sette anni, le bambine si sono dimostrate significativamente meno propense rispetto ai loro coetanei maschi ad associare quel giudizio al proprio genere. In una successiva serie di questionari, i bambini hanno dovuto indicare quali di quattro ragazzi di una famiglia immaginaria, due maschi e due femmine, “ottiene i voti migliori a scuola.” In questo caso non c’è stata differenza significativa tra le bambine più grandi e quelle più piccole nell’associare a persone del loro stesso genere il successo a scuola. I risultati secondo Science indicano una tendenza ”preoccupante”, dato che le aspirazioni di carriera dei ragazzi e delle ragazze sono modellate sulla base di stereotipi di genere. Nel nostro Paese questo è piuttosto evidente se si guarda al rapporto tra donne e scienza: alle scuole elementari e anche in seguito le performance delle bambine sono migliori di quelle dei maschi anche in matematica o in fisica, ma quando si tratta di scegliere il loro futuro le ragazze seguono stereotipi classici, pur avendo lo stesso equipaggiamento intellettuale.
Solo il 5% delle quindicenni italiane sogna di intraprendere una carriera scientifica, e le ragazze che all’università scelgono discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono in Italia decisamente meno numerose dei ragazzi. In particolare al numero dei neoingegneri e neoinformatici le donne rappresentano poco più del 20% del totale. Su scala più globale, stando a dati Unesco solo il 30 per cento dei ricercatori scientifici di tutto il mondo è di sesso femminile, una percentuale che sta crescendo negli anni, ma è ancora molto lontana dal pareggio.

Nonostante in Europa il numero di donne con un titolo di laurea stia crescendo in media a un tasso maggiore rispetto quello degli uomini (4,4% all’anno tra il 2003 e il 2012, contro il 2,2% degli uomini nello stesso periodo), le laureate in materie scientifiche e tecnologiche rappresentano ancora solo l’1,1%, meno della metà del numero di uomini laureati nello stesso settore, che costituiscono invece il 2,3% (fonte Eurostat).

Secondo il rapporto She Figures 2015 della Commissione Europea sulla parità di genere in Europa nell’ambito delle scienze e dell’innovazione, l’evoluzione della proporzione femminile in posizioni accademiche di rango elevato tra il 2010 e il 2013, conferma che le donne continuano ad essere in minoranza nelle posizioni apicali del settore dell’educazione avanzata. In particolare nel 2014, tra i 22 paesi oggetto di analisi, in 14 paesi le donne rappresentano meno del 40% dei consigli scientifici e amministrativi, nonostante dal 2010 si sia registrato un leggero incremento delle quote rosa.

Anche nelle pubblicazioni scientifiche le donne sono disciminate.

Uno studio di Nature Astronomy  su 200mila articoli scientifici pubblicati, dal 1950 a oggi, nelle più prestigiose riviste astronomiche evidenzia un pregiudizio di genere: tra gli articoli citati, c’è un sistematico 10 per cento in più di articoli scritti da primi autori uomini rispetto a quelli scritti da prime autrici donne: storicamente la situazione è  migliorata rispetto agli anni ‘70, quando il differenziale di citazioni toccava ben il 40 per cento, ma i miglioramenti negli ultimi anni sono così lenti che, al passo con il quale le cose cambiano, ci vorranno generazioni per raggiungere l’imparzialità di genere. L’autrice Angela Iovino è presidente del Cug Inaf (Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni).  

 

Molto resta da fare secondo Elissavet Vozemberg, membro della commissione sui diritti delle donne del Parlamento Europeo e promotrice del rapporto approvato all’unanimità lo scorso 14 Luglio, Cracking the Glass Ceiling for Science and Technology.

 

http://www.repubblica.it/salute/2017/01/27/news/_lui_e_piu_smart_di_me_gli_stereotipi_di_genere_influenzano_le_bambine-157003822/

http://science.sciencemag.org/content/355/6323/389

https://ec.europa.eu/research/swafs/pdf/pub_gender_equality/she_figures_2015-final.pdf

http://www.europarl.europa.eu/news/en/headlines/society/20150714STO81212/report-cracking-the-glass-ceiling-for-science-and-technology

 

 

“BE SCIENTIST!” Adamas Scienza – per docenti e studenti

 Biologia, Eventi, Novità dalla ricerca, Scienza & Territorio  Commenti disabilitati su “BE SCIENTIST!” Adamas Scienza – per docenti e studenti
Lug 162017
 

“BE SCIENTIST!” A.S. 2017/2018

Nell’anno scolastico 2017/2018 l’Associazione Adamas Scienza condurrà la terza edizione del progetto “Be Scientist!” coinvolgendo docenti e studenti delle scuole superiori (classi quarte) in alcune regioni italiane.

Il progetto “Be Scientist!” mira a promuovere la cultura scientifica, rivolgendosi principalmente agli

studenti delle scuole superiori attraverso un programma di attività (in presenza e a distanza) che si svilupperanno nel corso di buona parte dell’anno scolastico. Il progetto approfondirà il tema delle Neuroscienze; gli studenti coinvolti avranno come compito finale la realizzazione di un elaborato video su un aspetto specifico dell’argomento indicato.

Il progetto sarà inaugurato da un Workshop di 3 giorni rivolto ai docenti partecipanti, ciascuno accompagnato da uno studente della classe coinvolta, che si terrà nei giorni 27-29 Settembre 2017 presso la sede dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Monterotondo (Roma).

 

La scelta dello/a studente/ssa è discrezionale e non vincolata ad alcun parametro di rendimento scolastico: è molto importante che l’allievo/a sia spinto da forte motivazione ed interesse verso i temi affrontati dal progetto, e che possieda doti comunicative ed organizzative in modo tale da:

– riportare al resto della classe le attività e le esperienze condotte nel corso del Workshop

inaugurale

– coordinare i lavori del gruppo finalizzati alla produzione di un elaborato video

– fare in modo che le scadenze da noi assegnate siano rispettate

– fare da tramite per comunicazioni tecnico/logistiche nel corso del progetto

Il programma del Workshop prevede le seguenti sessioni:

– seminari scientifici sulle Neuroscienza

– approfondimento sulle metodologie didattiche

– approfondimento sugli strumenti e le risorse utilizzate

  • esperienze pratiche di laboratorio
  • focus group paralleli dedicati a studenti e docenti

Chi è interessato/a al progetto e volesse partecipare con una classe, deve compilare il modulo di adesione disponibile al seguente link:

http://survey.sogosurvey.com/r/pTsBJ3 entro e non oltre il 21 luglio 2017. I posti disponibili sono limitati, pertanto i partecipanti saranno selezionati, soprattutto per garantire un’omogenea

distribuzione geografica. Per maggiori informazioni non esiti a contattarci via email o telefonicamente.
Ulteriori informazioni sono scaricabili cliccando qui (Lettera invito insegnanti).

 

 

Associazione ADAMAS SCIENZA

Rossana De Lorenzi

Tel. 0690091349

delorenzi@adamascienza.com

Tommaso Nastasi

Tel. 0690091412

C’è qualcuno là fuori?

 Novità dalla ricerca, Scienze della Terra e del Cielo  Commenti disabilitati su C’è qualcuno là fuori?
Lug 092017
 

C’è qualcuno là fuori?

 La storia di KIC 8462852, nota anche come stella di Boyajian, è abbastanza singolare tanto da aver suscitato diverse ipotesi sul suo bizzarro comportamento luminoso. Ispiratrice principale della ricerca l’astrofisica Tabetha Boyajian della Yale University che da anni segue le strane fluttuazioni luminose della stella KIC8462852 a più di 1000 a.l. di distanza dalla Terra. I ricercatori impegnati: la dottoranda in astronomia Kimberly Cartier, e il prof. Jason T. Wright, entrambi della Pennsylvania State University. La stella è monitorata dal telescopio spaziale Kepler della NASA, specializzato nella ricerca di pianeti extrasolari. Il motivo di tanto interesse è dovuto al fatto che la curva di luce di questa stella è anomala, con oscillazioni imprevedibili e variabili nel tempo, non spiegabili con il passaggio periodico di un pianeta intorno alla stella. Sono state fatte varie ipotesi e analizzate le possibili soluzioni. Tra queste: presenza di un disco di gas e polveri intorno alla stella, sciame di comete, presenza di una nube nel mezzo interstellare o nel sistema solare che interferisca con le osservazioni del telescopio Kepler, variazioni interstellari intrinseche, presenza di buchi neri. Ma nessuna di queste soluzioni convince gli astrofisici. Resta allora un’ultima ipotesi, la più affascinante, quella di un’ enorme struttura aliena costituita da un  gigantesco complesso di pannelli solari, in grado di assorbire la luce della stella, con modalità e tempi  stabiliti. Pur se può sembrare fantasiosa, l’ipotesi ha una sua lontana base scientifica. Negli anni sessanta del secolo scorso, il fisico Freeman Dyson ipotizzò che civiltà progredite e affamate di energia, avrebbero potuto avvolgere, intorno alle proprie stelle collettori solari, chiamate poi sfere di Dyson, per assorbire tutta l’energia necessaria per i loro bisogni. L’antica domanda che ci facciamo alzando gli occhi al cielo stellato è allora sempre attuale e densa di aspettative: c’è qualcuno là fuori? Per avere una risposta appena plausibile bisognerà aspettare i dati che ci arriveranno oltre che dal telescopio Kepler, dal  radiotelescopio Green Bank della Virginia, e dal Progetto Europeo Gaia.

 Per saperne di più:

  Kimberly M.S. Cartier e Jason T. Wright:  Il curioso caso della stella Boyajian. Le Scienze,   n°587, luglio 2017.

 Arnold L.F.A.: Transit Light-Curve Signatures of Artificial Objects in Astrophysical Journal, vol.627, n°1 pp.534-539, 1 luglio 2005.

  Montet B.T. e Simon J.D.: KIC 8462852 Faded throughout the Kepler Mission, in Astrophysical Journal  Letters, vol.830, n°2, ottobre 2016

 

Nell’immagine, Radiotelescopio di Green Bank (Virginia) 

 

The Future of Science

 Eventi  Commenti disabilitati su The Future of Science
Giu 162017
 

Si terrà a Venezia alla Fondazione Giorgio Cini, sull’isola di San Giorgio Maggiore  il 21 e 22 settembre la tredicesima edizione di “The Future of Science” un ciclo di conferenze internazionali volte a definire un nuovo ruolo della scienza nella società del terzo millennio. Nato da un’idea della Fondazione Umberto Veronesi, il progetto viene realizzato in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Silvio Tronchetti Provera.

L’evento rappresenta un’opportunità rara per scienziati, filosofi, teologi, economisti, politici, docenti, studenti e per tutte le persone di cultura desiderose di confrontarsi con alcuni tra i più autorevoli uomini di pensiero dei nostri tempi su temi tanto cruciali per il destino della nostra civiltà.

Il tema di quest’anno è The Lives to Come, le vite che verranno, uno sguardo al futuro che spazierà dai valori etici, alla salute, alla medicina.

 Per saperne di più

Programma The Future of Science 2017

http://www.thefutureofscience.org/#

http://www.thefutureofscience.org/programme/thirteenth-world-conference-towards-an-open-science-society

ISMAR per il WORD OCEAN DAY 2017 – 8-11 GIUGNO

 Eventi  Commenti disabilitati su ISMAR per il WORD OCEAN DAY 2017 – 8-11 GIUGNO
Giu 022017
 

In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale degli Oceani (World Oceans Day), l’Istituto di scienze marine (Ismar) del Consiglio nazionale delle ricerche, propone tra l’8 e l’11 giugno 2017, in collaborazione con la rete Ocean Literacy Italia (OLI), una serie di iniziative in diverse città d’Italia, in particolare l’8  giugno a Ferrara, Marina di Ravenna (RA), Casalborsetti (RA), Venezia e La spezia e dal 9 al 11 giugno a Cesenatico (FC) in collaborazione con le delegazioni locali della Lega Navale Italiana e tante altre realtà locali. Queste sono solo alcune delle città in cui troverete iniziative didattico-culturali, sportive e ludico-ricreative per sensibilizzare i giovani e gli adulti sui temi delle scienze marine, della navigazione e della scoperta del mare, dell’evoluzione del territorio e della relazione tra la storia dell’uomo e il mare.

Siete tutti invitati a partecipare agli eventi che potrete trovare sul sito del WOD:

http://www.worldoceanday.org

o sulla pagina Facebook della neo-nata rete per l’Ocean Literacy Italia:

https://it-it.facebook.com/oceanliteracyitalia/

o sul sito eventi del CNR:

https://www.cnr.it/it/evento/15128

dove troverete le locandine delle attività organizzate a Ferrara, Marina di Ravenna/Casalborsetti, Venezia e La Spezia per l’8 giugno e a Cesenatico dal 9 all’11 giugno.

Scuola estiva A.N.I.S.N. 2017 – I licheni: Pionieri nel passato e indicatori del futuro

 Eventi  Commenti disabilitati su Scuola estiva A.N.I.S.N. 2017 – I licheni: Pionieri nel passato e indicatori del futuro
Mag 312017
 

Scuola estiva A.N.I.S.N. 2017

I licheni: Pionieri nel passato e indicatori del futuro

Si svolgerà a due passi dal cielo a Passo Pura,1450 m, nel comune di Ampezzo ( UD) nel Periodo  8/ 12 agosto.

Il tema scelto,  I licheni: Pionieri nel passato e indicatori del futuro,  consentirà lo studio della biodiversità dei licheni e la loro identificazione, in laboratorio e sul terreno attraverso l’uso di strumenti tradizionali e digitali.

Programma Scuola Estiva

Presentazione Scuola Estiva

Scheda Iscrizione

XXII Scuola Estiva di Astronomia. Stilo – Riace, 24 – 29 luglio 2017 : L’astronomia nel curricolo verticale

 Eventi  Commenti disabilitati su XXII Scuola Estiva di Astronomia. Stilo – Riace, 24 – 29 luglio 2017 : L’astronomia nel curricolo verticale
Mag 312017
 

La Società Astronomica Italiana, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento dell’istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e con i Comuni di Stilo e Riace, organizza la XXII Scuola Estiva di Astronomia: Astronomia e Astrofisica nella progettazione di percorsi formativi.