Proposta di inserire le Scienze Naturali nella seconda prova scritta dell’Esame di Maturità nel Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Scarica la lettera in PDF: Lettera ANISN a Valditara
Proposta di inserire le Scienze Naturali nella seconda prova scritta dell’Esame di Maturità nel Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
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È possibile aderire all’iniziativa entro il 15 febbraio 2026. Bando Campionati (ex Olimpiadi) delle Scienze Naturali 2026
Anche quest’anno la competizione, riconosciuta dal Ministero ai fini della valorizzazione delle eccellenze, prevede due distinte categorie: biennio e triennio. La categoria triennio prevede poi due diverse sezioni: Biologia e Scienze della Terra.
Si conferma anche la partecipazione delle squadre italiane alle IBO (International Biology Olympiad – Olimpiadi Internazionali di Biologia) e alle IESO (International Earth Science Olympiad – Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra).
ALLORA. COSA ASPETTI?
SCARICA IL BANDO E ISCRIVI SUBITO LA TUA SCUOLA!
Link al form per le iscrizioni:
Giochi delle Scienze Sperimentali 2026
Per gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado
Bando di partecipazione Giochi delle Scienze Sperimentali 2026
Per l’anno scolastico 2025/2026 l’ANISN, Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali, organizza la XVI edizione dei Giochi delle Scienze Sperimentali per gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado.
La partecipazione ai Giochi delle Scienze Sperimentali assume un particolare significato in considerazione dei seguenti aspetti:
In particolare, i Giochi delle Scienze Sperimentali perseguono i seguenti obiettivi:
Iscrizione- L’iscrizione dovrà essere effettuata entro il 31 gennaio 2026, seguendo la procedura indicata nell’apposita sezione in calce al presente Bando.
Al momento dell’iscrizione, ogni scuola individuerà un Referente d’Istituto, che riceverà dal proprio
Referente Regionale tutte le comunicazioni relative ai Giochi.
Fase di Istituto- È volta a selezionare i 3 alunni che rappresenteranno la propria scuola nella successiva fase regionale. La scuola opererà autonomamente per individuare gli studenti che accederanno alla fase regionale; il Referente d’Istituto comunicherà i nominativi degli alunni selezionati al Referente Regionale entro il 28 febbraio 2026.
Fase Regionale- La prova regionale si svolgerà contemporaneamente in tutta Italia il 26 marzo 2026, alle ore 11:00, nella sede indicata dal Referente Regionale e sarà sostenuta dai 3 studenti selezionati da ciascuna scuola.
Per le scuole divise in più plessi o succursali si considera la partecipazione come un’unica scuola.
Graduatoria Nazionale- La graduatoria nazionale sarà stilata dal gruppo di coordinamento dei Giochiincrociando i risultati ottenuti dagli alunni nella fase regionale di ciascuna regione. La graduatoria sarà condivisa con tutti i Referenti Regionali. I criteri per l’individuazione degli studenti ammessi alla fase nazionale saranno dettagliati nel Regolamento dei Giochi delle Scienze Sperimentali, che verrà inviato dai Referenti Regionali ai rispettivi Referenti d’Istituto delle scuole iscritte. Sarà inoltre consultabile su www.anisn.it. Il Referente Regionale comunicherà ai Referenti d’Istituto, entro il giorno 11 aprile 2026, i nominativi degli studenti ammessi alla fase nazionale, la data e l’orario della fase nazionale, il luogo e le indicazioni per il viaggio.
Fase Nazionale- La fase nazionale si svolgerà sabato 9 maggio 2026 contestualmente alla fase nazionale dei Campionati di Scienze Naturali. Alla mattina gli studenti affronteranno una serie di prove di competenza e, al pomeriggio, svolgeranno delle attività di gruppo, fuori competizione, volte a potenziare le capacità di collaborazione, comunicazione, progettazione e problem solving.
Eventuali variazioni nelle procedure per lo svolgimento delle varie fasi della competizione saranno tempestivamente comunicate tramite i Referenti Regionali e riportate sul sito dell’ANISN (www.anisn.it).
Nella fase regionale lo studente affronterà una prova scritta composta da quesiti a scelta multipla o a risposta aperta,che spaziano su diversi ambiti scientifici, non necessariamente trattati durante il percorso scolastico. Le domande, indipendenti tra loro, mirano a verificare la capacità di analizzare, interpretare e selezionare informazioni, nonché di applicare procedure trasversali e strumenti logico-matematici per individuare e proporre soluzioni corrette.
La fase regionale consiste in una sessione della durata di 80 minuti.
Nella fase nazionale, alla prova scritta si affiancano prove pratiche e sperimentali.
Per partecipare ai Giochi delle scienze sperimentali l’istituto scolastico deve iscriversi entro il 31 gennaio 2026 seguendo la procedura articolata in due passaggi:
Si precisa che il conto corrente bancario indicato è rispondente a quanto richiesto dall’art.3 comma 7 della Legge n.136/2010 e che il versamento della quota si configura come iscrizione dell’istituzione scolastica all’Associazione pertanto pertanto non viene emessa fattura e fa fede la relativa ricevuta del versamento.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.anisn.it o contattando Segreteria (Emanuele Piccioni): olimpiadisegreteria@anisn.it
Vanna Serani: vanna.serani@alice.it
Maria Concetta Consentino: consentino.anisn@gmail.com Vincenzo Boccardi : boccardiv@yahoo.it
Isabella Marini: presidenteanisn@gmail.com
REFERENTI REGIONALI DEI GIOCHI DELLE SCIENZE SPERIMENTALI
| REGIONE | REFERENTE | TELEFONO | |
| Basilicata | Simona Laguardia | 3483886293 | simonalaguardia77@gmail.com |
| Calabria | Antonia Pellicanò | 3492320432 | anto_pell@yahoo.it |
| Campania | Rossana Rosapepe | 3334137626 | rossanarosapepe@gmail.com |
| Emilia Romagna | Alessia Cavazzini | 3396941184 | alessia.cavazzini@icverdiparma.edu.it |
| Friuli Venezia Giulia | Luisa Zappa | 3331611839 | luisa.zappa.65@gmail.com |
| Lazio | Valeria Foti | 3406812407 | vavale70@gmail.com |
| Lombardia | Rosanna La Torraca | 3385096284 | rosanna.latorraca@gmail.com |
| Marche | Luca Giaccaglia | 3286015365 | lucagiaccaglia@brunodaosimo.org |
| Molise | Anna Rita Massarella | 3389645130 | annaritamassarella@gmail.com |
| Piemonte | Laura Roseo | 333 1218591 | laura.roseo@scuola.istruzione.it |
| Puglia (Bari, Foggia) | Gabriella Colaprice | 3407148553 | colaprix@gmail.com |
| Puglia (Brindisi, Lecce,
Taranto) |
Anna Teresa
Valenzano |
3204181812 | atvalenzano@gmail.com |
| Sardegna | Marzia Boccone | 3388975656 | marziaboccone@gmail.com |
| Sicilia orientale | Maria Portanome | 3391877906 | mariaportanome@gmail.com |
| Sicilia occidentale | Mimma Nasello | 3382773407 | mimmanasello@gmail.com |
| Toscana | Daniela Zampieri | 3292296262 | daniela.zampieri2@scuola.istruzione.it |
| Trentino Alto Adige | Diego Paolizzi | 3482355496 | diego.Paolizzi@scuola.alto-adige.it |
| Umbria | Marco Fisauli | 3355602678 | mfisauli@alice.it |
| Valle d’Aosta | Susanna Occhipinti | 3394233141 | susocchip@gmail.com |
| Veneto | Rachele Bonato | 3355292334 | profbonatorachele@gmail.com |
Nota: Le scuole situate nelle regioni nelle quali non è presente un referente regionale possono iscriversi tramite il referente della regione più agevole in termini logistici, oppure riferirsi al gruppo di coordinamento nazionale dei Giochi delle Scienze Sperimentali:
Segreteria (Emanuele Piccioni): olimpiadisegreteria@anisn.it Vanna Serani: vanna.serani@alice.it
Maria Concetta Consentino: consentino.anisn@gmail.com Vincenzo Boccardi : boccardiv@yahoo.it
Isabella Marini: presidenteanisn@gmail.com
Codice SOFIA 100441
Il corso di aggiornamento/formazione si articola in:
Viene affrontata, da diversi punti di vista, una delle tematiche più attuali nel dibattito sull’educazione ambientale nelle scuole: i rischi geologico-ambientali
Poiché l’esposizione al rischio riguarda tutti, dalle istituzioni ai cittadini, è fondamentale adottare un approccio di conoscenza, prevenzione, preparazione e reazione efficace per ridurre al minimo gli effetti negativi degli eventi catastrofici come anche di quelli “normali”.
La scuola è il luogo privilegiato per promuovere la familiarizzazione degli alunni con i diversi tipi di rischio geologico e ambientale (rischio da variazioni climatiche e innalzamento del livello del mare, rischio sismico e vulcanico, rischio ambientale connesso alla dispersione di fasi mineralogiche potenzialmente tossiche, rischio idrogeologico) e per la conoscenza delle tecnologie avanzate per il monitoraggio del rischio idrogeologico, anche con l’utilizzo di dati tematici open-source.
Sviluppare nella scuola la cultura della prevenzione, informandosi contestualmente sulle misure da adottare in caso di emergenza, deve rappresentare un punto fermo in ogni curriculum scolastico anche in considerazione delle ricadute che ciò può avere sulla partecipazione consapevole dei futuri cittadini alle scelte democratiche.
Incontri
13/10/2025, ore 15-18
Pierfrancesco Dellino (UNIBA): Il progetto PNRR RETURN sui rischi naturali”
Isabella Marini (ANISN): “L’ANISN per la formazione e l’aggiornamento degli Insegnanti”
Rosa Roberto (ANISN): Presentazione del corso e dei relatori
Giuseppe Mastronuzzi (UNIBA): “Variazioni climatiche, innalzamento del livello del mare e rischio lungo la fascia costiera”
17/10/2025, ore 15-18
Daniela Mele (UNIBA): “Un pianeta che respira: i vulcani e la loro pericolosità”
Carmelo Monaco (UNICT): “L’Etna e il rischio sismo-tettonico”
20/10/2025, ore 15-18
Riccardo Fanti (UNIFI):”Il rischio geo-idrologico e l’utilizzo di dati tematici open-source”
Domenico Capolongo (UNIBA): “Tecnologie Avanzate per il Monitoraggio del Rischio Idrogeologico: Droni, Satelliti e Intelligenza Artificiale al Servizio del Territorio”
24/10/2025, ore 15-18
Giovanna Agrosì (UNIBA): “Rischio ambientale connesso alla dispersione di fasi mineralogiche potenzialmente tossiche”
Susanna Occhipinti (ANISN): “Un approccio integrato alle Geoscienze: laboratori e storytelling”.
27/10/2025, ore 15-18
Rosa Roberto (ANISN): “Progettare un percorso didattico per l’educazione ambientale”
09/11/2025, ore 9.00 -15.00
Escursione sul terreno (facoltativa) a cura di
Alle escursioni, il cui programma dettagliato sarà comunicato durante il corso, possono partecipare i docenti di tutte le Regioni, previa comunicazione e verifica della disponibilità dei posti.
Il Corso, gratuito, è presente sulla piattaforma ministeriale SOFIA (ID 100441)
L’attestato finale sarà rilasciato a seguito
La partecipazione all’escursione sul terreno darà diritto a 6 ore di formazione aggiuntiva.
Potrà essere rilasciato, su richiesta, l’attestato giornaliero di frequenza.
Entro il 10 ottobre 2025 saranno forniti i link per accedere ai diversi incontri del corso.
Ulteriori informazioni possono essere richieste scrivendo a rosaroberto58@gmail.com
Scarica la locandina del corso
Ricordo di Edoardo Boncinelli
Il 20 luglio scorso, all’età di 84 anni, è morto il prof. Edoardo Boncinelli. Nato a Rodi da genitori fiorentini, si era laureato all’Università di Firenze in fisica con una tesi in elettronica quantistica. Ben presto, il suo spirito irrequieto e il suo insaziabile desiderio di conoscenza, lo avvicinarono alla biologia, disciplina che lo affascinò a tal punto da diventare il suo principale campo di lavoro, come era già avvenuto per altri scienziati quali Max Delbrück (1906-1981) e Francis Crick (1916-2004), entrambi fisici di formazione. Dal 1968 al 1992 svolse intensa attività di ricerca presso l’Istituto napoletano di Genetica e Biofisica fondato da Adriano Buzzati Traverso nel 1962, occupandosi di genetica. Boncinelli ha alternato, durante la sua permanenza nella città partenopea, l’attività di ricerca a quella di docente universitario e numerosi sono stati gli incontri di divulgazione scientifica che ha tenuto presso enti, scuole, associazioni compresa la sezione ANISN della Campania. Nel marzo del 2000 partecipò, infatti, al seminario organizzato dalla citata sezione dal titolo: Scienza Tecnologia e Tradizione Umanistica alle Soglie del Terzo Millennio, durante il quale tenne un apprezzato intervento sul rapporto uomo-tecnica. Il suo campo d’indagine specifico negli anni di ricerca napoletana è stato quello dei cosiddetti geni architetti o più precisamente geni homeobox. Essi regolano la formazione, in sequenza, delle diverse parti del corpo durante lo sviluppo embrionale. La cosa sorprendente fu scoprire che quei geni si comportavano allo stesso modo in tutti gli organismi, dall’uomo, al moscerino della frutta e che mutazioni in quel tratto del DNA comportavano malformazioni o addirittura l’interruzione completa dello sviluppo. Dal 1988 Boncinelli è stato membro dell’EMBO (European Molecular Biology Organization) e dal 2001 al 2004 direttore della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, e poi a capo del laboratorio di Biologia molecolare del San Raffaele di Milano. Nella stessa università, presso la facoltà di filosofia, ha ricoperto la cattedra di Fondamenti biologici della conoscenza. A partire dagli anni Novanta i suoi interessi si sono orientati verso lo studio delle neuroscienze, settore di studio che non ha mai abbandonato. A Milano ha diretto il laboratorio di farmacologia cellulare e molecolare approfondendo le modalità di azione dei farmaci a livello cellulare. Nel 2016 ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze filosofiche dall’Università di Palermo. Affabulatore naturale, la sua cultura vastissima spaziava dal campo scientifico, a quello letterario, filosofico, psicanalitico. Il desiderio ardente di comunicare ad altri il suo sapere, ed in particolare ai giovani, si è concretizzato nei numerosi incontri che ha avuto con studenti di tutte le età, a cui ha trasmesso, con la sua ironica bonomia, l’entusiasmo per la ricerca scientifica, insieme al gusto della contaminazione dei saperi. Prove tangibili di questo suo interesse poliedrico sono alcuni sue pubblicazioni quali: L’inganno e il disincanto: Leopardi Poeta, Filosofo, Scienziato, scritto insieme al filosofo della scienza Giulio Giorello, Guanda 2020; Il mio Dante. La divina Commedia tra poesia e scienzedel 2022; I miei lirici greci, 365 giorni di poesie, edizioni S. Raffaele, 2008; Quel che resta dell’anima, Rizzoli 2012;L’infinito in breve, Rizzoli, 2016; Numerosi sono poi i volumi a carattere più strettamente attinenti al suo campo di studi; se ne ricordano solo alcuni tra i tanti: I nostri geni. La natura biologica dell’uomo e le frontiere della ricerca, Einaudi, 1998; Il cervello, la mente e l’anima. Le straordinarie scoperte sull’intelligenza umana, Mondadori, 1999; Pensare l’invisibile. Dal DNA all’inconscio, con Aldo Carotenuto, Milano, Bompiani, 2000; Il sé sinaptico. Come il nostro cervello ci fa diventare quelli che siamo, Milano, Cortina, 2002; Dal moscerino all’uomo: una stretta parentela, con Chiara Tonelli, Milano, Sperling e Kupfer. 2007; La vita della nostra mente, Roma-Bari, Laterza, 2011.
In un dibattito di qualche anno fa con Umberto Galimberti, Boncinelli affermava: “Io guardo la doppia elica come un astronomo guarda il cielo, cioè come un innamorato. Guardo il mio lavoro con l’occhio dell’amante ed il giorno in cui non fosse più così abbandonerei questo mestiere”.
Ho avuto la fortuna di conoscere il prof. Boncinelli quando lavorava all’Istituto di Genetica e Biofisica di Via Marconi 10 a Napoli, in occasione di visite didattiche a quei laboratori che ho fatto con le mie classi di liceo. L’ho rivisto durante il seminario organizzato, nel marzo del 2000 dalla sez. ANISN Campania e ancora, in tempi più recenti, a Praia a Mare (CS), città di origine della moglie, dove lui veniva a passare qualche settimana d’estate. Ci siamo incontrati a volte per caso sul lungomare, durante qualche passeggiata mattutina. Il tempo di un fugace e rispettoso saluto, una stretta di mano, un ricordo che adesso assume un più toccante e profondo significato.
Luigi D’Amico
Perché dormiamo?
Questa domanda rimane uno dei grandi misteri della biologia. Il neurofisiologo Alan Rechtschaffen scriveva: “Se il sonno non servisse a una funzione assolutamente vitale, sarebbe il più grande errore che l’evoluzione abbia mai compiuto”. In effetti, dormire – cioè disconnettersi dal mondo per ore – ci rende incapaci di nutrirci, riprodurci o fuggire dai predatori. Eppure, tutti gli animali studiati finora dormono: meduse, insetti, seppie, draghi barbuti… in forme e durate diverse, ma tutti mostrano un comportamento che si può definire sonno.
Non sappiamo ancora esattamente perché. Tuttavia, sembra che appena compaia un sistema nervoso – anche semplice e non centralizzato, come nelle meduse – emerga anche il bisogno di dormire. È quindi probabile che alcune proprietà intrinseche dei neuroni rendano il sonno necessario. I neuroni sono cellule altamente specializzate: non si rinnovano, sono plastiche e consumano moltissima energia. Questo elevato dispendio energetico, legato anche alla loro plasticità, può causare danni cellulari: il sonno potrebbe allora servire come momento di “riparazione” e recupero.
Sonno e mitocondri
Se questa è finora una teoria valida in generale per il cervello, un nuovo studio dimostra che proprio questo consumo di energia in neuroni specializzati, è ciò che tiene traccia e accumula il bisogno di dormire nel tempo. Pubblicata su Nature, la ricerca è stata condotta da un gruppo dell’Università di Oxford, guidato dal dottore Raffaele Sarnataro e dal professore Gero Miesenböck, usando i moscerini della frutta Drosophila melanogaster – organismi modello grazie ai quali abbiamo già scoperto, ad esempio, i meccanismi dell’orologio circadiano biologico (premio Nobel per la Medicina 2017).
Gli scienziati hanno studiato un piccolo gruppo di neuroni nel cervello della Drosophila, responsabili del controllo del sonno. Quando a questi animali viene impedito di dormire, nei neuroni coinvolti si osserva una sovraregolazione di geni legati al metabolismo e, in particolare, alla funzione mitocondriale.
I mitocondri, organelli cellulari, trasformano l’energia contenuta nei nutrienti in ATP attraverso la respirazione cellulare, grazie a un flusso di elettroni lungo la catena di trasporto elettronico (metabolismo aerobico). In questi neuroni, la privazione di sonno induce cambiamenti strutturali nei mitocondri (fissione, mitofagia, aumento dei contatti con il reticolo endoplasmatico), come risposta a uno squilibrio energetico causato da un eccesso di elettroni.
Inducendo artificialmente questi cambiamenti mitocondriali, i ricercatori hanno osservato alterazioni sia nell’eccitabilità dei neuroni che nei comportamenti legati al sonno: mitocondri iper-fusi aumentano il sonno e l’attività neuronale; mitocondri frammentati la riducono.
Questo perché la forma dei mitocondri influenza la loro capacità di produrre energia. Anche intervenendo direttamente sul gradiente protonico (cioè sulla forza motrice che alimenta la produzione di ATP), è possibile modulare il sonno di questi animali.
Questi risultati offrono una chiave per comprendere i legami noti tra metabolismo, sonno e longevità: animali più piccoli, con un metabolismo più rapido e un maggiore consumo di ossigeno per grammo di peso corporeo, tendono a dormire di più (un topo dorme 12 ore, mentre un elefante 3) e a vivere meno.
Allo stesso modo, gli esseri umani affetti da malattie mitocondriali spesso sperimentano una stanchezza profonda anche senza sforzo fisico – un sintomo che potrebbe ora trovare spiegazione in questo meccanismo.
In sintesi, il flusso di elettroni nei mitocondri agisce come un segnale che genera la pressione a dormire, suggerendo che il sonno – come l’invecchiamento – sia una conseguenza inevitabile del metabolismo aerobico.
Bibliografia
L’articolo riportato è Sarnataro, R., Velasco, C.D., Monaco, N. et al. Mitochondrial origins of the pressure to sleep. Nature (2025), https://rdcu.be/ewwrA https://doi.org/10.1038/s41586-025-09261-y
La ricerca è avvenuta nel gruppo di ricerca del prof. Gero Miesenböck (https://www.cncb.ox.ac.uk/the-science/research-groups/miesenboeck-group/), inventore dell’optogenetica.
L’università di Oxford e il Dipartimento di Fisiologia, Anatomia e Genetica hanno rilasciato la loro rassegna stampa al riguardo:
https://www.dpag.ox.ac.uk/news/why-do-we-need-sleep-oxford-researchers-find-the-answer-may-lie-in-mitochondria
https://www.ox.ac.uk/news/2025-07-18-why-do-we-need-sleep-oxford-researchers-find-answer-may-lie-mitochondria
Anche “The Economist” ha intervistato i ricercatori su questo Lavoro (https://www.economist.com/science-and-technology/2025/07/16/why-do-people-sleep-a-new-study-points-to-the-brain) così come Nature podcast (https://www.nature.com/articles/d41586-025-02277-4, dal minuto 12:11)
La newsletter di Science “ScienceAdviser” vi ha dedicato il paragrafo Future News quando l’articolo era ancora un preprint (https://www.science.org/content/article/scienceadviser-is-there-natural-law-evolution) e vari altri siti hanno parlato dell’articolo (qui in “Mentions” https://www.nature.com/articles/s41586-025-09261-y/metrics).
Altra bibliografia
Siegel, J. Clues to the functions of mammalian sleep. Nature 437, 1264–1271 (2005). https://doi.org/10.1038/nature04285
SS Campbell, I Tobler Animal sleep: A review of sleep duration across phylogeny. Neurosci Biobehav Rev 8, 269–300 (1984). https://doi.org/10.1016/0149-7634(84)90054-x
V.M. Savage & G.B. West, A quantitative, theoretical framework for understanding mammalian sleep, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A. 104 (3) 1051-1056 (2007). https://doi.org/10.1073/pnas.0610080104
La “Donna dai capelli gialli” (1931) di Picasso, mentre dorme, diventa una composizione di forme mitocondriali. In un nuovo studio pubblicato su Nature, Raffaele Sarnataro, Gero Miesenböck e colleghi identificano il flusso di elettroni mitocondriali come la causa principale del sonno.
Da https://www.dpag.ox.ac.uk/news/why-do-we-need-sleep-oxford-researchers-find-the-answer-may-lie-in-mitochondria
Ecco il Programma e la locandina del Convegno Nazionale ANISN 2025 “Educare alla complessità: Scienza, Natura, Arte, Economia” (27-30 agosto 2025).
Il convegno è inserito nella Piattaforma S.O.F.I.A. con ID 97185
Pagamento con Carta docente o all’IBAN: IT85X0306909606100000401853
Preiscrizione al seguente link:
https://forms.gle/VbcYVDND2ugiXXN79
Contatti: bortolonpaola@gmail.com
Con il DM 47/2024, il MIM ha nominato una Commissione incaricata di elaborare e formulare proposte per l’eventuale revisione delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida relative al primo e secondo ciclo di istruzione. Si tratta dei testi di riferimento per l’intero sistema scolastico, destinati a orientare per i prossimi anni le pratiche didattiche, i contenuti, le modalità di insegnamento e la progettazione del curricolo delle scuole, processo con cui si promuovono ed organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Le motivazioni della revisione risiedono principalmente nel mutato contesto culturale e sociale rispetto all’ultima revisione (risalente al 2012 e 2018 per infanzia e primo ciclo, e al 2010 per le scuole secondarie di secondo grado), nelle profonde trasformazioni in atto nel campo del digitale e soprattutto nei dati di realtà delle indagini INVALSI e PISA che evidenziano una significativa sperequazione nei livelli di apprendimento degli studenti italiani.
La Commissione, costituita da pedagogisti e coordinata dalla prof.ssa Loredana Perla, ordinario di Didattica e Pedagogia speciale all’Università di Bari, si è avvalsa della collaborazione di 17 sotto-commissioni disciplinari coinvolgendo complessivamente 105 tra docenti universitari, dirigenti scolastici e docenti esperti, nominati col DM 173/2024.
Nel corso dei lavori la Commissione ministeriale ha organizzato delle audizioni con associazioni professionali, disciplinari, o sindacali, nonché con rappresentanti di genitori e studenti ai quali è stato richiesto di contribuire anche con osservazioni scritte. In questo contesto ANISN è stata convocata per la call del 19 giugno 2024, dedicata al settore matematico-.scientifico: L’invito, rivolto alla Presidente Isabella Marini, includeva sette domande-guida da utilizzare come traccia per la call e per la successiva redazione di un documento scritto da inviare alla Commissione ministeriale.
Il Consiglio Direttivo Nazionale ANISN ha affidato alla Presidente la costituzione di una commissione per rispondere al meglio alla richiesta pervenuta. Considerata la ristrettezza dei tempi, la Presidente ha immediatamente elaborato ed inviato il link a un modulo online chiedendo ai soci ANISN di rispondere ai sette quesiti, poi ha convocato con una call i Presidenti delle Sezioni per discutere i quesiti e costituire la Commissione ANISN per le Indicazioni Nazionali. La Commissione ANISN è composta da: Isabella Marini (Presidente ANISN), Anna Lepre (responsabile centro IBSE Lazio e past-president ANISN nel 2010 quando aveva coordinato i gruppi di lavoro per il riordino Gelmini), Maria Cristina Mereu (Presidente ANISN Cagliari e responsabile Centro IBSE Sardegna), Rosa Roberto (Presidente ANISN Puglia e responsabile Centro IBSE Puglia) e Silvio Tosetto (Presidente della Consulta e Presidente ANISN Piemonte). Il gruppo si è messo subito al lavoro partendo dalla rilettura e dall’analisi approfondita dei documenti oggetto di revisione: le Indicazioni Nazionali del 2012 e 2018 per infanzia e primo ciclo, le Indicazioni Nazionali e Linee guida del 2010 per la secondaria di secondo grado.
Sulla base delle evidenze emerse nella call con la Commissione ministeriale del 19 giugno, nelle riunioni della Commissione ANISN e nell’analisi dei contributi raccolti (oltre 100 moduli inviati dai soci), la Presidente ha redatto il documento ANISN, che ha inviato al Prof. Francesco Emmanuele Magni, componente della Commissione ministeriale e consulente del Ministro, il 5 luglio 2024. Il contributo ANISN (ANISN_COMM_IND_ NAZ _4lug24) si articola in due parti:
Il documento ANISN è confluito nelle oltre 350 pagine di contributi derivati dalle audizioni, che hanno costituito una base di lavoro per la Commissione ministeriale e per le sotto-commissioni disciplinari, fino alla pubblicazione della bozza Nuove Indicazioni 2025- Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione- Materiali per il dibattito pubblico (link al documento), diffusa l’11 marzo 2025. La pubblicazione della bozza ha avviato la consultazione pubblica, passaggio fondamentale per avviare l’iter formale che porterà all’adozione delle Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione che sostituiranno dall’anno scolastico 2026/2027 quelle attualmente in vigore.
Una tappa importante della consultazione pubblica è stata la riconvocazione e il confronto con le associazioni ed organizzazioni di settore, tra cui ANISN. Il 14 marzo 2025 la Presidente ha ricevuto dalla Commissione ministeriale la convocazione per la call del 20 marzo con la richiesta di redigere un breve contributo scritto (max 8000 battute) con rilievi puntuali sulla bozza pubblicata, da inviare entro il 25 marzo 2025.
Vista la grande ristrettezza dei tempi, la Presidente ha immediatamente convocato la Commissione ANISN per analizzare la bozza delle nuove Indicazioni nazionali per infanzia e primo ciclo; durante il lavoro sono emerse varie criticità per l’ambito scientifico e si è ritenuto opportuno aggiungere ai documenti di riferimento da rileggere ed analizzare anche le Linee guida STEM del 2023.
Nella call del 20 marzo, la Presidente ANISN, premettendo che le osservazioni puntuali relative a Competenze, Obiettivi Specifici di Apprendimento e contenuti di Biologia e Scienze della Terra sarebbero state indicate nel contributo scritto, è intervenuta segnalando alcune criticità significative, tra cui: la necessità di coerenza in tutto il documento per quanto riguarda le strategie didattiche innovative; la revisione dell’introduzione alla disciplina Scienze che attualmente omette i rilevanti progressi in ambito biologico; l’integrazione tra Scienze della Terra e Geografia; l’introduzione dell’Informatica come disciplina; la fuorviante equiparazione tra esperimenti reali ed esperimenti simulati; il ruolo della storia della scienza nella didattica per il primo ciclo (ANISN_Call Commissione Revisione Indicazioni Nazionali_20mar25).
Contestualmente, poiché nella stessa call le associazioni professionali del settore matematico-scientifico avevano espresso osservazioni convergenti su diverse criticità del documento, i presidenti di AIF, AILA, AIRDM, ANISN, FIMathesis, SCI e UMI-CIIM, si sono riuniti ed hanno redatto un documento condiviso contenente proposte comuni (Osservazioni condivise AIF AILA AIRDM ANISN FIM SCI UMI-CIIM IN2025) che è stato inviato al Prof. Magni.
Alla call si sono succedute alcune riunioni della Commissione ANISN che ha lavorato molto intensamente producendo alcuni documenti propedeutici; il lavoro di sintesi richiesto per il documento finale da inviare alla Commissione ministeriale per la revisione delle Indicazioni Nazionali è stato fatto dalla Presidente, che ha inviato il documento (ANISN_COMM_IND_ NAZ _25mar25) al Prof. Magni il 25 marzo.
La Commissione ANISN ha operato con uno spirito di confronto aperto, collaborativo e produttivo con la Commissione ministeriale per contribuire in modo costruttivo ed efficace alla revisione della bozza, confidando che tutte le proposte di modifica ed integrazione siano accolte e valorizzate.
Isabella Marini
Nuove Indicazioni 2025 Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione Materiali per il dibattito pubblico Considerazioni e proposte
Considerazioni e proposte su Indicazioni Nazionali e Linee guida
Schema dell’intervento di Isabella Marini, Presidente ANISN, alla Call con la Commissione Revisione Indicazioni Nazionali del 20 marzo 2025
Osservazioni e proposte congiunte delle associazioni: AIF, AILA, AIRDM, ANISN, FIMathesis, SCI, UMI-CIIM sulla bozza delle Indicazioni nazionali 2025 per la Scuola dell’infanzia e per il Primo Ciclo d’istruzione a seguito dell’audizione del 20.03.2024 presso la Commissione tecnica incaricata della revisione
Giovedì 13 marzo 2025, alle ore 16:00, un nuovo ciclo di seminari di approfondimento online. Il decimo appuntamento del “Caffè di Geologicamente” verrà trattato con i contributi del Dott. Daniele Maestrelli (IGG-CNR) “DALLA NATURA AL LABORATORIO: la giunzione tripla dell’Afar” e del Dott. Roberto Franco (Società Italiana di Geologia Ambientale) “È SEDIMENTARIO MIO CARO WATSON! Le indagini geologiche di Sherlock Holmes“.
Sono previste come di consueto Idee per la didattica
Questo il link alla locandina
https://www.socgeol.it/N6560/il-caffe-di-geologicamente-seminari-di-approfondimento-online.html
Per partecipare al webinar seguire le indicazioni sottostanti.
Collegamento Zoom:
https://us06web.zoom.us/j/89045619879?pwd=5oAUGb9bZ0dEgvRmkdzB4yu9442INH.1
ID riunione: 890 4561 9879
Codice d’accesso: 516808