Feb 082015
 

La conferenza di apertura del progetto SMART si è svolta a Roma, nella sede del MIUR di Viale Trastevere,  presenti i partners italiani ed europei del progetto.

Finalità di SMART è lo sviluppo di iniziative che promuovano l’innovazione e lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra differenti tipi di organizzazioni, relativamente alla didattica della Matematica e delle Scienze, con una attenzione particolare al collegamento tra scuola superiore, università e mondo del lavoro.

Dopo l’introduzione dell’ispettore Massimo Esposito del MIUR è intervenuto il Direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici, Carmela Palumbo, la quale ha sottolineato che la Direzione è partner del progetto  e che le competenze di cittadinanza scientifica,  necessarie oggi a tutte le professioni e non solamente a quelle scientifiche,  possono essere potenziate primariamente mediante interventi di tipo metodologico, come quelli previsti da SMART, senza introdurre modifiche negli ordinamenti.

E’ seguito l’intervento di Claudia Villante, dell’ISFOL, che ha illustrato il programma europeo “Erasmus+”  per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Il programma, attivo già da un anno,  finanzia  progetti di cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi tra partners di almeno 3 paesi diversi. Ha ricordato inoltre che la domanda di candidatura (di scuole, ONG, organismi senza fini di lucro, associazioni)  può essere presentata, relativamente al bando del 2015,  entro il 31/03/2015 (<www.isfol.it/euroguidance/news-euroguidance/erasmus-plus>).

Successivamente  il preside Claudio Pardini, dell’Istituto “Carlo Anti” di Villafranca,  ha spiegato le caratteristiche del progetto SMART, proposto proprio dalla sua scuola  nell’ambito del programma “Erasmus+”.  Il preside Pardini ha fatto presente che il progetto, biennale, è finalizzato a potenziare le competenze professionali dei docenti di Matematica e di Scienze intervenendo sulle metodologie didattiche,  privilegiando da parte degli studenti  il” saper fare” ed il “sapere perché si fa”.

L’intervento di Anna Brancaccio, dirigente del MIUR, ha messo in evidenza le difficoltà in Matematica e in Scienze degli studenti italiani, evidenziate dalle indagini nazionali ed internazionali; in particolare la difficoltà nel passare dal problema reale al modello e, per quanto riguarda le Scienze,  la difficoltà a spiegare gli eventi complessi. Di qui la necessità di ridurre i contenuti a favore dell’applicazione reale delle competenze e di diffondere l’utilizzo dell’ ICT nella prassi didattica di tutte le discipline. La Brancaccio ha poi comunicato  che gli interventi di formazione in servizio si fonderanno sulla creazione di comunità di buone pratiche che si scambieranno materiali ed esperienze  online, con momenti periodici di lavoro in presenza.

Successivamente sono intervenuti  Settimio Mobilio,  Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, Alberto Conte, Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, Marina Marchisio, docente di Matematica dell’Università di Torino e Isabella Tosatto della Confindustria di Vicenza. In particolare il prof. Mobilio ha ricordato il progetto LS-OSA, iniziato nel settembre 2013 e finalizzato alla diffusione della pratica laboratoriale  nell’opzione Scienze applicate dei licei scientifici. Attualmente sono coinvolte 300 scuole e 1200 docenti che possono interagire accedendo alla piattaforma LS-OSALab (<ls-osa.uniroma3.it>)  Ha inoltre ricordato che il progetto Lauree Scientifiche, ormai decennale, è stato esteso da quest’anno alla Biologia ed alle Scienze della Terra.

La Conferenza si è conclusa con gli interventi di docenti dei paesi partners del progetto SMART: Olanda, Svezia, Germania, Ungheria. Un prossimo incontro, annunciato da Anna Brancaccio, si terrà in marzo e in esso verranno anche resi noti i risultati dei questionari proposti ai docenti coinvolti nel progetto.