Le Scienze Naturali nella Scuola
Rivista semestrale per i soci.
I numeri contrassegnati con l’asterisco * sono integralmente scaricabili e disponibili nell’Area Soci.
Indicazioni redazionali per gli autori de «Le Scienze naturali nella Scuola»
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2020
Le Scienze Naturali nella Scuola N° 63, Fascicolo II, 2020 *
Il numero si apre con l’interessante editoriale del Direttore Mancaniello che contiene, tra l’altro alcune riflessioni sull’attualità. A seguire, un intenso articolo di didattica di Maria Cristina Carlà Campa ed altri dell’Istituto “Giotto Ulivi” di Borgo S. Lorenzo (FI) che ci intrattiene su due aspetti di grande attualità e di evidente interconnessione: i cambiamenti climatici e le migrazioni. Il filo conduttore di questo numero si snoda poi su un percorso tecnologico di sicuro interesse. Con il contributo di Annalisa Terracina partecipiamo alla Missione dell’Agenzia Spaziale Europea che ha l’ambizione di allinearsi ai programmi che prevedono l’atterraggio controllato su Marte. Nell’ambito del Progetto ESERO Italia, è nata la competizione Una gara su Marte con MARRtino che ha visto vari gruppi di studenti sfidarsi in una entusiasmante gara spaziale; quindi pronti ad …allacciare le cinture! Con Di Bartolomei e Tomaselli entriamo in un laboratorio interdisciplinare, dove l’informatica e la biologia si interconnettono. La visione d’insieme che ne scaturisce è allettante e di sicura presa sui giovani, ma anche sui… meno giovani! Segue un’indagine, promossa dall’Università Federico II di Napoli, sul grado di conoscenze degli studenti di scuole superiori in Biologia e Chimica, nell’ambito del Piano Lauree Scientifiche. Analisi scrupolosa e completa, a cura di Galano, Caruso ed altri, di sicuro aiuto al docente nella sua attività di orientamento. Rosa Roberto affronta in modo documentato e argomentato alcuni aspetti e implicazioni della “scuola digitale” venuti alla ribalta con la necessità della didattica a distanza ai tempi del COVID. Capocasa, Anagnostou e Bisol analizzano i programmi messi in campo per ridurre le disparità sanitarie a livello globale e ricordano l’importanza che la WHO attribuisce alla scienza per preservare la salute umana. Per Scienza giovane, Giulia Guarracino c’informa delle ultime novità nel campo della stampa 3D con utilizzo di materiali compositi, secondo la tecnica innovativa Fused Deposition Modeling; chi vuole saperne di più deve leggere a pag. 53. Nei “Riflettori sull’ANISN”, la Presidente Nazionale Bortolon, a partire dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile si sofferma sull’articolo 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari, le risorse marine e ricorda il concorso Scrittori di classe” della CONAD, a cui l’ANISN partecipa; per conoscere i particolari di questa interessante iniziativa leggere a pag.61. In “Libera Navigazione” il contributo di Bruno Becchi ci ricorda la figura di don Milani, la sua scuola di Barbiana.; Originalità di un messaggio- Attualità di una lezione è il titolo del contributo. La recensione di Luigi D’Amico sul libro di Tom Nichols dal titolo emblematico e di grande attualità: La conoscenza e i suoi nemici, chiude il numero e ci invita ad una riflessione sugli aspetti più controversi e delicati della comunicazione.
Buona lettura.
Le Scienze Naturali nella Scuola N° 62, Fascicolo I, 2020 *
Il numero racchiude i lavori del Convegno ANISN svoltosi in Valle d’Aosta dal 5 al 9 settembre 2019. Tema del Convegno: I rischi naturali e l’uomo. Ambiente ed eredità culturale. In copertina, una bella ma drammatica foto dei danni provocati a Rapallo dall’alluvione dell’ottobre 2018. Il fascicolo inizia con l’editoriale della Presidente della sezione S. Occhipinti che ricorda i quarant’anni della formazione dell’ANISN. Con Marcello Dondeynaz ci uniamo al gruppo di dieci congressisti che hanno partecipato all’escursione al Vallone delle Cime Bianche, ai piedi del Monte Rosa: un percorso ricco di storia e di bellezze naturali. Con il contributo di Solarino: Verso la preparazione ai rischi naturali: un percorso che comincia dalla scuola si entra subito in argomento. L’Italia, terra bella ma inquieta, viene presentata in tutta la sua fragilità, da qui la necessità di sensibilizzare i giovani ai problemi ambientali. Con Augliera si affronta il rischio sismico. L’articolo elenca gli enti di ricerca preposti allo studio e alla previsione dei fenomeni sismici e le relative attività. Con Faure Ragani si passa ad un rischio più evanescente, ma non per questo meno pericoloso: l’inquinamento da radon. Gas radioattivo, produce ioni che a loro volta generano particelle alfa beta e gamma, pericolose per gli organismi. Per saperne di più, e scoprire come difendere le nostre case dall’attacco di questo nemico invisibile, bisogna leggere l’articolo a pag.26. Con il contributo di Bernagozzi, il punto di osservazione si sposta verso l’alto. Si parla, infatti, del rischio asteroidi. Centinaia di milioni di meteoroidi e decine di migliaia di asteroidi near-Earth (NEA) sono sparsi nell’Universo a noi prossimo. Per fortuna gli impatti catastrofici sono rarissimi e il sistema di osservazione a livello planetario, il Planetary Defense, ci rende meno vulnerabili; un buon motivo, forse, per ricordarci di alzare ogni tanto lo sguardo al cielo! Segue l’articolo, in francese, di Jean Luc Berenguer sull’importanza delle geoscienze e sui relativi progetti internazionali (tra cui GIFT). L’articolo didattico di Borghini sul rischio frane descrive un lavoro fatto con materiale povero, per simulare la formazione e la caduta di frane: esercitazione accattivante e riproducibile. A questo fa seguito il contributo a più ampio raggio di Occhipinti: Esperienze e attività di laboratorio di Scienze della Terra. Con il contributo di Tumbiolo e Binda l’orizzonte si allarga sulle variazioni climatiche a livello globale e sulle loro conseguenze sulla biosfera (dal protocollo di Kyoto, all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile). Tumbiolo e Terracina illustrano il progetto ESERO che vede la collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea, Agenzia Spaziale Italiana e ANISN. Bianchini, Boccardi, Corti ci aggiornano sullo stato dell’arte delle Olimpiadi di Scienze Naturali, anche alla luce dell’emergenza Covid19, mentre la Presidente nazionale P. Bortolon fa il punto sui Giochi delle scienze sperimentali e ci aggiorna su: LINKS – Learning from Innovation and Networking in STEM. Il contributo di Lozar e Fanti titola: Piano Nazionale Lauree Scientifiche (PLS) Geologia: Azioni, Esperienze, Prospettive. Chiude il numero l’articolo di Forni: La Storia dei centri IBSE dell’ANISN: Programma SID e progetto AMGEN TEACH. Fanno parte integrante del fascicolo resoconti delle interessanti escursioni tra cui: Forte Bard, Osservatorio Astronomico di Barthélemy, Castello Pilato, oltre al già citato Vallone delle Cime Bianche.
Buona lettura e…buon viaggio!
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2019
Le Scienze Naturali nella Scuola N° 61, Fascicolo II, 2019 *
Il numero natalizio della nostra rivista ha come filo conduttore il problema ambientale e la necessità di una comunicazione corretta ed efficace, da parte di chi ha responsabilità d’informare. L‘editoriale di Daniela Mancaniello, Per uno sviluppo sostenibile, introduce l’argomento prendendo spunto dall’emergenza climatica portata all’attenzione mondiale da Greta Thunberg. Antonella Alfano e Giulia Forni con: Quanto e perché l’approccio IBSE è inclusivo? ci ricordano che il metodo didattico investigativo può sviluppare, negli allievi, le capacità critiche per una lettura autentica della realtà e favorire l’inclusione. Si resta nel tema della divulgazione scientifica con una dettagliata analisi di Fusiello, Sturani e Tosetto sui libri di testo di scienze. Il lavoro prende spunto dall’incontro che i promotori e rappresentanti editoriali hanno avuto con i docenti al Salone del Libro di Torino (maggio 2019). Con l’interessante articolo di Germana Galoforo: La coda dei girini, Ricerca e Formazione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ci trasferiamo a 330 Km di altezza, in orbita intorno alla Terra. La stazione ha tra gli altri compiti, quello di effettuare numerosi esperimenti scientifici e controllare lo stato di salute della Terra. Il suo comandante è l’italiano Luca Parmitano! Per sapere poi cosa c’entrano le code dei girini è necessario leggere tutto l’articolo, fino alla fine (come un buon giallo!). Con il contributo di Coscia e Oreste del CNR di Napoli sull’immunologia, si torna con i piedi per terra. Sempre di salute si parla, ma questa volta dell’uomo e di come le scoperte di biologia e medicina hanno migliorato e allungato la sua vita. Come in un accattivante gioco a rimbalzo, De Luca e Gargiulo ci riportano all’ecologia. Il titolo: L’eco di Greta è già tutto un programma. Segue una comunicazione di Occhipinti sul Convegno ANISN, tenutosi dal 5 al 9 settembre 2019 ad Aosta. Il tema: I rischi naturali e l’uomo, è in perfetta sintonia con gli altri argomenti trattati. Con l’articolo a tre voci di Filippo Colonna, Elettra D’Amico e Gianluca Santavicca: Educazione alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva: Tokeville, come modello di applicazione,si centra l’attenzione sulla necessità di educare ad una cittadinanza consapevole. Su Tokeville, una startup innovativa a vocazione sociale, c’è abbastanza materiale per stuzzicare la nostra curiosità! Di stretta attualità l’articolo di Valerio Calzolaio. La sintesi del suo libro: La specie meticcia. Introduzione multidisciplinare ad una teoria scientifica del migrare, ci riporta alle nostre origini di specie che non ha mai smesso di migrare. Claudia Polverini ci offre una toccante testimonianza dell’eccezionale percorso umano e professionale del prof Pietro Omodeo, in occasione del suo centesimo compleanno. Il percorso si completa con la recensione di Luigi D’Amico del libro di Telmo Pievani: La Terra dopo di noi, corredato dalle foto naturalistiche di Frans Lanting. Un affresco a tutto tondo delle criticità che il nostro pianeta sta vivendo e delle conseguenze disastrose che ci attendono, se l’uomo non smetterà di sentirsi padrone incontrastato della Natura.
Le Scienze Naturali nella Scuola N° 60, Fascicolo I, 2019
L’editoriale del nuovo Direttore Daniela Mancaniello introduce, con una efficace sintesi, gli argomenti di questo numero ricco di spunti didattici e scientifici. Per alcuni di essi risulta difficile separare l’aspetto didattico degli articoli da quello scientifico: e questo è sicuramente un pregio! Il percorso inizia con il pregevole lavoro di Tagliaferri, Pesaresi, Campa dal titolo: Il bosco come laboratorio scientifico per l’esperienza didattica in una scuola superiore. Il viaggio che gli autori ci propongono è un istruttivo incontro ravvicinato con gli alberi, un’escursione didattica attraverso il bosco, i suoi colori, il suo vitale respiro. Segue il contributo di Rosa Roberto che enfatizza l’importanza formativa e culturale della partecipazione degli allievi alle gare disciplinari, nonché quella della valorizzazione delle eccellenze. Con l’articolo di Liguori e Barone, I fluidi non newtoniani, ci avviciniamo ad un argomento di sicuro interesse, con un carattere di novità che stimola il lettore e lo studente ad un maggiore approfondimento: chi vuole saperne di più, non ha che da aprire la rivista a pagina 22. Elisa Contessi ci accompagna, insieme ai suoi ragazzi, in una passeggiata alla scoperta delle geoscienze. Il titolo: Andiamo a vedere non ammette defezioni! Gemona, le Prealpi Giulie, il monte Chiampòn e il boscoso monte Cuarnàn fanno da sfondo alla passeggiata geologica; eventi della durata di milioni di anni si risolvono, davanti agli occhi incantati dei partecipanti, in poche ore. Con Fabio Caradonna si passa all’affascinante mondo ultramicroscopico: Chi dice che i batteri fanno male? I CRISPR e il loro potenziale genetico ci trasporta in un futuro che è già presente, con risvolti scientifici, didattici, etici, di grande valore formativo. Il giovane Lorenzo Pica Ciamarra ci conduce lontano, nel tempo e nello spazio, ricordandoci i lavori pioneristici di Henrietta Swan Leavitt sulle cefeidi. E restiamo nello spazio con Annalisa Terracina che ci illustra il nuovo progetto educativo ESERO dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), di cui l’ANISN è un partner importante; un contenitore multidisciplinare che utilizza lo spazio come contesto potente e stimolante per l’insegnamento e l’apprendimento delle discipline STEM. Paola Bortolon fa un bilancio della sua arricchente esperienza del triennio di direttivo Nazionale, mentre Bertolini ci riferisce di aver letto con molto piacere, e ci invita a condividerlo, il secondo volume della pregevole opera di Pietro Greco: La scienza e l’Europa. Chiude il numero l’articolo Il Manifesto della diversità e dell’uguaglianza umana, stilato da un gruppo di intellettuali di diversa estrazione culturale, tra cui Greco che è l’autore dell’efficace sintesi.
Buona lettura!
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2018
Le scienze naturali nella scuola N° 59, Fascicolo II, 2018 *
Il numero, interamente pubblicato a colori nell’area riservata del sito, è suddiviso in cinque sezioni. La prima di queste, pubblicata anche in stampa e inviata a tutti i soci, ha in apertura un documento di carattere generale sulla formazione e la professionalità docente, ed è dedicata ad argomenti trasversali attraverso i quali si è cercato di far conoscere in che cosa consista l’IBSE fornendo anche alcuni strumenti di approfondimento, come gli articoli sulla videonalisi e sulle competenze del docente IBSE e quello sull’ambizioso progetto ABE – Amgen Biotech Experience.
Le altre quattro sezioni della rivista suggeriscono un percorso verticale che si snoda a partire dalla scuola dell’infanzia fino a giungere alla scuola secondaria di II grado nei suoi livelli più avanzati. Si vuole in qualche modo riproporre un criterio di continuità utilizzato in tutti i Centri IBSE dell’ANISN, quello di accompagnare gli studenti nel loro divenire e gli insegnanti nel considerare l’importanza di confrontarsi con i livelli precedenti e successivi di scolarità con la consapevolezza di avere di fronte giovani menti in evoluzione, già portatrici di conoscenze e spesso anche di misconoscenze. Gli argomenti trattati sono i più vari a testimoniare l’importanza del metodo e della trasversalità fra le diverse scienze.
Il messaggio complessivo, quello di riproporre una scuola attiva e partecipata dove l’insegnamento delle scienze, e non solo, sia centrato sull’investigazione e sulla ricerca, emerge chiaramente da tutti gli articoli proposti sia che raccontino esperienze relative alla scuola di base sia che descrivano lavori più complessi sperimentati con i ragazzi più grandi.
In ognuno degli articoli si ritrova il condensato di esperienze realmente portate nelle classi e condivise fra docenti sperimentatori che hanno partecipato ai corsi in questi anni, trainer e coordinatori, tutti lavori in divenire, protesi verso un cambiamento possibile e documentati in modo da poter funzionare da stimolo per aggiungere nodi a questa rete virtuosa. Numerosi anche i documenti degli alunni, disegni, stralci di quaderni ed exhibit che per ragioni di spazio abbiamo dovuto contenere ma che costituiscono un prezioso archivio patrimonio di tutti.
Le scienze naturali nella scuola N° 58, Fascicolo I, 2018
Il numero si apre con l’editoriale del direttore che ha un titolo emblematico: La scienza non è democratica. In esso viene affrontata l’annosa questione della comunicazione della scienza, con l’annesso pericolo della diffusione di false notizie. Si mette nel giusto rilievo l’evidente ricaduta educativa. Per l’osservatorio sulla didattica, un ricco articolo ci viene da un Istituto di Gemona (Friuli Venezia Giulia). Le colleghe Barnaba, Contessi, Girardi documentano l’interessante lavoro fatto con i loro allievi. Il titolo, Un’indagine sismica nella scuola a 40 anni dal terremoto del Friuli, prende spunto dal tragico evento del 1976, ed effettua un’analisi dei risultati che le attuali ricerche in campo sismologico hanno conseguito e le possibilità di prevenzione. Gli allievi, in veste di ricercatori, sono protagonisti di un lavoro sul campo che merita la massima attenzione. Dal Friuli…alla Sardegna, dove tocchiamo con mano l’entusiasmo della collega Costantina Cossu e dei suoi allievi del Liceo Scientifico Fermi di Alghero, coinvolti in un’avventura europea con il progetto ASOC (A Scuola di Open Coesione). Essi presentano il progetto Janna de mare con cui hanno vinto il premio che li ha portati fino a…Bruxelles! Franco Pirrami fa un’esauriente analisi sui percorsi didattici IBSE, regalando spunti e fornendo dati di indubbio interesse ai tanti colleghi ANISN impegnati in questa attività. Con Nicola Maio ed altri autori ci trasferiamo al Museo didattico di zoologia dell’Università Federico II. In ambienti austeri e carichi di una lunga storia che inizia con Giuseppe Bonaparte (1806), gli autori ci guidano per mano attraverso i corridoi, le sale, i banchi che raccolgono le diverse specie animali. Un viaggio che è una veloce e allettante ricapitolazione evolutiva. E l’evoluzione è il nucleo del lavoro presentato dalla ricercatrice Maria
Rosaria Coscia del CNR di Napoli che Per Obiettivo Scienza ci presenta un interessante caso di coevoluzione ospite/ patogeno. Una eccitante corsa agli armamenti che vede l’ospite e il parassita in perenne lotta, sul filo di un equilibrio sempre precario. Lo Stretto di Messina, la sua enorme diversità biologica, i suoi fondali, le sue acque superficiali; tutto ci viene raccontato da Antonino Rindone in un articolo denso e piacevole, corredato da belle foto raccolte come in un album da conservare. A proposito di diversità biologiche, Destro Bisol affronta il mai sopito problema delle differenze razziali, e lo fa utilizzando l’espediente dell’intervista. Bisogna leggerle quelle domande, meditare su quelle risposte per poter contrastare, con sempre maggiore forza, l’onda mai sopita del razzismo. Un giovane studente del Liceo Scientifico “ Caro” di Sarno (SA), per Scienza giovane, vuole condividere con il lettore la sua esaltante esperienza come vincitore del Concorso “Una settimana da ricercatore”, organizzato dal CusMiBio: non si può deluderlo! Per la sezione Riflettori sull’ANISN torniamo a casa, con un articolo sulle Olimpiadi di Boccardi che ci aggiorna sullo stato dell’arte; c’è poi il resoconto di Carla Cardano sulla Scuola estiva che si è tenuta ad Ampezzo (UD) e che ha avuto i licheni come oggetto di studi; un’esperienza che ha lasciato il segno, ci dicono i partecipanti! Chiude il numero un articolo sulla rinata Società dei Naturalisti in Napoli, di Antonino Pollio, ordinario di botanica alla Federico II e nuovo Presidente della Società. Un articolo da non perdere, se si vuole conoscere la storia di questa gloriosa istituzione, storia che in piccola parte, in tempi recenti, s’interseca con quella dell’ANISN Campania e Nazionale.
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2017
Le scienze naturali nella scuola N° 57, Fascicolo II, 2017 *
Il numero 57 della rivista contiene i lavori del XVII Convegno ANISN, tenuto a Foligno dal 28 al 31 agosto 2016.Apre il fascicolo la presentazione di Renzi che ci intrattiene sul titolo: Il territorio aula nello spazio, nel tempo nella mente- le sfide dell’innovazione didattica nell’insegnamento /apprendimento delle Scienze. A seguire un’ampia ricostruzione di Lepre sul profilo dell’Associazione e il confronto con le Istituzioni a partire dal 2013, fino alla Buona scuola del 2016. Con Gabrielli si entra nel cuore del territorio umbro, della sua storia geologica, sulle tracce fossili che ne ripercorrono il travagliato ma affascinante percorso; sullo sfondo la bellezza mistica del paesaggio di Assisi. Con Figoli ci spostiamo verso le Successioni giurassiche e i travertini di Pale e dell’ Altopiano di Colfiorito, mentre l’interessante lavoro di Lancioni ridà vita alle antiche popolazioni del Centro Italia, le cui tracce ritroviamo nel DNA mitocondriale. Si torna in aula con il documento di Brancaccio sulla Didattica delle Scienze e sul Modello di Valutazione della prova di Scienze come secondo scritto alla maturità del LS-OSA. Facciamo poi un’incursione nel cervello di chi deve apprendere, per cercare di capire, con Ting e Renzi, i meccanismi di input e output che sono alla base del processo di apprendimento utilizzando, all’occorrenza, la chiave di accesso del CLIL. Zanchin affronta l’attuale problema della cittadinanza scientifica, attraverso un percorso di apprendimento per competenze. Ancora in aula con Pascucci che fa il punto sui dieci anni di impegno ANISN per IBSE e a seguire la sezione Poster, con un contributo di Cardano e Gonni sul metodo CLIL di insegnamento, argomento che viene approfondito da Cortese con il suo: CLIL e il futuro digitale. Donnarumma ci prepara un …caffè insieme ai suoi piccoli allievi, raccontando un’esperienza IBSE, mentre Salsano ci parla di funghi e biodegradabilità e si chiede se i funghi salveranno l’ambiente. Eramo ricorda il miracoloso percorso della fotosintesi, e Rosapepe ci informa di una particolare esperienza interdisciplinare su Scienza e Libri. Un documento sul confronto tra la didattica IBSE e quella tradizionale ci è offerto da Miceli e Muciaccia. Boccardi fa il punto sullo stato dell’arte delle Olimpiadi, con un’analisi dei dati di Fantini., mentre con Simonetta Ercoli viaggiamo nello spazio sulle coordinate di un planetario di carta, un paper model … fatto in casa! Il numero si chiude con un pezzo di Teatroscienza di Costantino: tutto da godere!
Le scienze naturali nella scuola N° 56 *. Il numero si apre con un intenso editoriale di Magistrelli sul mai sopito vento maligno del razzismo e si chiude, in un ideale percorso evocativo, con la recensione di D’Amico sul libro di Giovanni Destro Bisol e Marco Capocasa Italiani: Come il DNA ci aiuta a capire chi siamo. Nel mezzo interessanti contributi che iniziano con l’articolo di Floriano e Caronia sulla SPAIS che con le sue dieci edizioni ha dato, e continua a dare, un forte contributo alla formazione dei docenti. Un’analisi, fatta con la lente del geologo sull’apprendimento e sui processi di autovalutazione degli allievi, viene proposta dal dirigente Boiano, mentre, con l’occhio incollato al microscopio, Lorenzoni e Rizzo affascinano con le osservazioni del mondo degli esseri invisibili, o con quelle su animali che si mimetizzano, come l’insetto stecco. Da Firenze ci arriva una toccante ricostruzione storica della tremenda alluvione del 1966, e un monito a non sottovalutare il sempre attuale rischio idrogeologico; il contributo è firmato dai colleghi toscani Lanchina, Papini, Polverini, Striano. Con Mariada Muciaccia ci trasferiamo in North Carolina, Dipartimento di Farmacologia e Biologia della Duke University, per fare con lei un’esperienza unica, in una realtà scolastica e umana così diversa dalla nostra. Pietro Greco ci affascina con le sue Macchine molecolari, un mondo nuovo e fantastico reso realizzabile dagli strepitosi progressi della chimica supramolecolare, mentre Luisa Kustermann ci porta a spasso in un paesaggio incantevole, Le montagne–isole delle Dolomiti, catena sorta dalle acque dell’antico Tetide, di cui la catena montuosa porta le indelebili tracce. L’articolo della collega Kustermann, corredato dalle belle foto a colori, è disponibile sul nostro sito nell’area soci. Giorgio Aimassi ci racconta, l’entusiasmo del naturalista, la collezione ornitologica del Liceo D’Azeglio di Torino, mentre per Scienza giovane, l’aspirante ricercatrice Alessandra ci parla delle malattie mitocondriali, un campo d’indagine ricco di positivi risvolti terapeutici. Vincenzo Boccardi fa il punto sullo stato dell’arte delle Olimpiadi di Scienze, arrivate alla loro XV edizione, e Sofia Sica ci propone una sintesi degli studi fatti sul vulcanesimo dell’isola d’Ischia.
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2016
Le scienze naturali nella scuola N.° 55, Fascicolo I. L’editoriale del Direttore Responsabile Pietro Greco affronta l’annosa questione della distanza tra potenziale e attuale esistente in Italia, un Paese che non è riuscito ancora ad entrare nella società e nell’economia della conoscenza. Segue il documentato articolo di Fiussello, Miele, Tosetto, Vicari che fa un bilancio critico del primo quinquennio della riforma Gelmini, riguardo all’insegnamento delle Scienze Naturali nei vari ordini di scuole. Attilio Pasqualini ci informa sulle nuove normative delle classi di concorso. Tra le tante informazioni, da segnalare quella che riguarda l’ex classe 59/A (Matematica e Scienze nella Scuola Media). Per accedere a questo insegnamento,dall’anno accademico 2019-2020, saranno necessari almeno 132 crediti complessivi, di cui 30 in matematica, oltre a quelli in Fisica e altre discipline. L’aspetto paradossale della questione è che attualmente non esiste, nell’ordinamento universitario, nessun percorso formativo che preveda questi crediti. Giovanna Giovine affronta l’importante aspetto della valutazione per competenze nell’educazione scientifica. L’articolo parte dalla fondamentale distinzione tra misurazione e valutazione, attualizzando l’interessante tema. Matilde Mundula, prendendo spunto dal caso del batterio Xylella fastidiosa, il fitopatogeno che in Puglia nel maggio 2013 ha creato danno notevole agli olivi, sviluppa un intrigante percorso sullo sviluppo sostenibile da proporre a scuola, con i possibili approcci didattici ed educativi. Con l’articolo di Toma, Taricco, Gardella, Bagnus, Godstein ci trasferiamo nella regione di Sagnassi, nella provincia di Cuneo.Gli allievi dell’Istituto Comprensivo di Centallo-Villafaletto, in rete con IIS Demina di Salluzzo e Istituto Agrario di Verzuolo hanno realizzato, nel 2015, una interessante e documentata ricerca sul campo. La rivoluzione geospaziale: Nuovi strumenti per lo studio della geografia fisica del territorio è il titolo dell’interessante contributo di Domenico Capolongo. Termini come Geomatica, Digital Elevation Model (DEM), GIS (Geographic Information, System),ci introducono nell’affascinante moderna tecnologia geospaziale. Con Angelici e Scarpelli passiamo al microscopico mondo di protozoi parassiti che possono essere presenti in una goccia d’acqua. Fare attenzione prima di bere! Infine, Camillo Vellano ci fa percorrere un fantastico salto temporale fino all’antico Egitto, per scoprire le conoscenze che quel popolo aveva nel campo delle scienze naturali. Il numero si chiude ricordando ai soci l’appuntamento a Foligno,dal 28 al 31 agosto 2016, per il prossimo XVII Convegno ANISN.
Le scienze naturali nella scuola, N° 54. In apertura l’editoriale di Magistrelli. Nell’Osservatorio sulla Didattica Annalisa Bertolino, con Prova comune di Scienze nelle classi del secondo anno, ci fornisce un dettagliato resoconto sull’applicazione del metodo IBSE. Carla Cardano ci racconta l’esperienza di un corso CLIL, organizzato a Bologna, presso il Liceo Minghetti, e Lorenzo Lancellotti ci fornisce brevi appuntisul Progetto LS-OSA. L’articolo di Attilio Pasqualini ci informa sull’indagine De Agostini- ANISN relativa ai nuovi programmi di scienze del V anno liceale. Un invito a non dimenticare le Scienze della Terra ci viene da Francesca Cifelli e Roberto Mazza, corredato da esempi di kit didattici. Franco Foresta Martin ci riferisce di un protocollo d’intesa tra il Comune di Ustica e l’INGV e della realizzazione del Laboratorio-museodi scienze della Terra. Chiude la sezione il ricco contributo di Fausta Tozzi, L’inclusione impossibile, che affronta il tema del bullismo, di grande attualità e forte impatto sociale. In Obiettivo Scienza, Franco Foresta Martin ci riporta ancora sulla sua isola natale, con l’articolo: l’isola di Ustica, una singolarità emergente, una lezione di vulcanologia… da non perdere! Ce lo dice anche Ischia, di Pietro Greco, ci parla del cambiamento climatico, con informazioni sulla variazione della biodiversità tra le isole Flegree e Pontine. I vulcani di fango sono l’argomento di Piero Mammino e…. a proposito di vulcani, Ugo Leone fa una ricognizione storica sulla istituzione dei Parchi, soffermandosi su quello del Vesuvio. Con Valeria Rizzo esploriamo i misteriosi ambienti cavernicoli alla ricerca dei suoi abitanti, mentre Centorame e Sassù ci illustrano le tecniche per caratterizzare specie criptiche di formiche, appartenenti al genere Tapinoma. In Riflettori sull’ANISN, l’analisi di Fantini sui risultati delle Olimpiadi 2015 e le relative graduatorie nazionali di Boccardi. In Libera navigazione, Luana Belli ci porta nell’affascinante Gola di Olduvai, per una formazione sul campo in paleoantropologia, mentre Luigi D’Amico analizza l’Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’, una speciale lezione di ecologia, forte richiamo per l’uomo al senso di responsabilità ed equilibrio nella gestione del Pianeta.
Il N° 52 * della nostra rivista è monografico sulla metodologia IBSE ed esce a distanza di 2 anni dall’altro, il 48, che aveva in copertina The Fibonacci Project, il progetto dal quale si è partiti per questa lunga avventura ormai al sesto anno. L’impostazione è molto simile, si raccontano nuovi moduli , si forniscono preziosi strumenti didattici come Il quaderno delle esperienze dell’alunno(Alfano, Bortolon, Forni) , Il report come strumento di lavoro dell’insegnante (Delfino, Marconi, Piantini). In questi anni il programma SID è cresciuto, sia come numero di Centri Pilota, dai 5 di cui si parlava nel numero 48 ai 10 di oggi, sia come competenze maturate dal gruppo di ricerca e di progetto e dagli sperimentatori che via via si sono aggiunti. A questo programma si sono aggiunti importanti progetti europei come AMGEN e Sustain. Tutto ciò è ben visibile nei documenti presentati in questo numero della rivista che sono materiali utilissimi per insegnanti che vogliano sperimentare l’approccio IBSE e non solo. Ci sono infatti alcuni moduli sperimentati nelle classi e messe in situazione (L’aria è Materia?, Il circuito elettrico, Che tempo che fa? Composizione dei colori della materia e della luce, Miscugli e soluzioni, Un uovo divertente, Un uovo divertente, Il test delle clementine) tutti precisamente descritti e riproducibili, tradotti da documenti di La main a la pâte ma rivisitati e sperimentati nelle classi. Non si tratta di protocolli o di ricette ma quasi di un diario in cui quasi si percepiscono i ragazzi al lavoro, se ne condividono previsioni e aspettative, domande investigative e risposte possibili. La storia però non è delle singole classi vissute in isolamento ma di gruppi di classi verticali o trasversali , vicini perché magari nello stesso istituto comprensivo o geograficamente lontani come dimostrano gli articoli scritti da colleghi di scuola primaria insieme ad altri di scuola secondaria o da colleghi del veneto insieme a colleghi napoletani . L’intreccio intenso di relazioni significative fra alunni, docenti, gruppi di ricerca e di progetto, trainers, traspare da una lettura attenta di questo numero che riporta anche un resoconto della scuola estiva di Paderno. Ci auguriamo che la scuola estiva sia la prima di una lunga serie così come altre sezioni ANISN possano aggiungersi via via arricchendo il gruppo con i loro contributi. Questo numero è stato stampato in numero superiore di copie rispetto ad altri perché possa essere utilizzato anche da insegnanti non iscritti all’associazione e verrà messo nell’area riservata del sito in pdf perché i soci possano utilizzarlo meglio e vedere le belle immagini a colori .
N° 51 Fascicolo 1 In copertina Cinciallegra (Parus Major) dal bel piumaggio variegato, la cui scheda è a cura di V. Marocchi. Il numero si apre con l’editoriale di A. Magistrelli che propone tre interessanti riflessioni. L’osservatorio sulla didattica ospita un articolo dal titolo La scienza degli studenti: Un” tè evoluzione” e qualche laboratorio, di C. Giovannelli, R. La Torraca, M. Sala che riporta l’esperienza di un gruppo di studenti del Liceo Tosi di Busto Arsizio (Va), i quali hanno affrontato e divulgato il tema dell’evoluzione in modo originale Segue una ricerca a cura di A. Magagna, E. Ferrero, M. Giardino dell’ANISN Piemonte sull’uso di nuove tecnologie nello studio e nella didattica delle Scienze della Terra (PROGEO- Piemonte e GeoMedia-web). Un lavoro di A. Colli, M. Faravelli, G. Sandomenico affronta l’annoso problema della formazione professionale dei docenti e il passaggio dalla SSIS al TFA. Chiudono l’Osservatorio tre brevi contributi, di A, Magistrelli e B. Bertolini su Orvieto Scienza 2014. Nella sezione Obiettivo scienza O. Porfiri e S. Salvi ricordano la figura di Nazareno Strampelli, valente agronomo e genetista italiano e i suoi studi pioneristici sul frumento. Nella stessa sezione, F. Ceccolini ci guida nel prestigioso Real Museo di Fisica e d’Istoria Naturale di Firenze, facendoci visitare la Specola e le sue preziose collezioni naturalistiche. G. Fabrini scrive sulla visita che la sezione ANISN Lazio ha organizzato alla Banca del Germoplasma dell’Orto Botanico di Roma, mentre M. C. Consentino ricostruisce la storia del prestigioso Regio Istituto Tecnico di Palermo. In Scienza giovane G. Strobbia ci contagia con il suo entusiasmo giovanile, descrivendoci la sua formativa esperienza (sta seguendo un master in divulgazione scientifica), mentre F. Scoyni, con il contributo Donne e Scienza, affronta l’annosa questione della scarsa presenza femminile nel mondo della ricerca scientifica. Per la rubrica Riflettori sull’ANISN, Annalisa Terracina ci presenta le innovazioni apportate al sito ANISN, allo scopo di renderlo più efficiente e accattivante, e O. Marinelli ricorda la collega Silvana Bini, recentemente scomparsa. In Libera Navigazione L. D’Amico ci informa sul vasto e prezioso lavoro scientifico del biochimico britannico Frederick Sanger, vincitore di due Nobel. Segue una riflessione di R. Greco su Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero che prende spunto dal libro, sempre attuale, di Edgar Morin, La testa ben fatta. Infine, con S. Sica che ci manda un’affascinante cartolina da… Le catacombe di Napoli e il miglio sacro, ci immergiamo in un’atmosfera ricca di religiosità e mistero.



Questo volume, di un vero volume si tratta poiché di 168 pagine, riporta fedelmente gli interventi del convegno sia di taglio scientifico sia più orientati alla scuola e alla didattica . La documentazione fotografica per ovvie ragioni rende solo in minima parte la grande ricchezza di spunti culturali paesaggisitici e artistici che attraverso visite guidate i convegnisti hanno potuto fare propri. Il testo è ricco di indicazioni e particolarmente accurati sono i percorsi museali presentati che insieme a quelli che segnalano le implicazioni scientifiche e didattiche di escursioni uniche sul territorio ( vedi Parco Nazionale del Vesuvio) costituiscono ottimi esempi per una didattica informale.
Non mancano altri elementi di interesse in questo numero sia in OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA dove segnaliamo l’articolo di Elisabetta Falchetti sull’alimentazione sostenibile in cui si argomenta a 360° l’importanza di una visione sistemica del nostro organismo inserito nelle reti del sistema Terra , e quello di Dada Muciaccia che riferisce su una collaborazione ormai collaudata che affianca istituti di ricerca come EMBL ad istituti scolastici come alcuni licei romani in un progetto che riguarda le cellule staminali.
Ricche anche le proposte in OBIETTIVO SCIENZA dove l’attenzione è diretta soprattutto alla conservazione della biodiversità ( vedi articolo di Gabriele Gentile) e ad altre tematiche di rischio ambientale le cui problematiche vengono anche sollevate ed illustrate in modo molto preciso nella sezione SCIENZA GIOVANE da Federico Brocchieri, giovane membro di una delegazione del Climate Champion del British Council che partecipa alla Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Durban.
la scuola del curricolo, ovvero la scuola delle competenze la didattica laboratoriale, ovvero il metodo.
La seconda parte è dedicata ai percorsi : Materia e trasformazioni, Leggere l’ambiente, Luce , colore e visione . La terza e ultima parte presenta brevemente il gruppo di lavoro che si è confrontato sulla metodologia e sui diversi argomenti facendo proprio il modello della verticalità (sono 3 docenti di scuola primaria, 3, di secondaria di I grado, 3 di secondaria di II grado) oltre che quello della trasversalità disciplinare oggi perseguito attraverso le scienze integrate. Questo lavoro è documentato con materiali e schede realmente sperimentati in classe come dimostrano le numerose fotografie che hanno anche valore esplicativo, può essere quindi un aiuto prezioso per gli insegnanti che vogliano a loro volta sperimentare nell’ottica della ricerca-azione quanto proposto dai colleghi umbri.
Prosegue anche in questo numero l’ormai tradizionale sezione SCIENZA GIOVANE in cui fra l’altro, il collega Giulio Pompei, diplomato ssis, ci invia un primo diario dall’estero, precisamente da una scuola di Liverpool dove si appresta ad iniziare il lavoro grazie ad un progetto Comenius. E non mancano in OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA articoli di didattica che forniscono utili suggerimenti per un approccio laboratoriale anche ad alcuni aspetti della teoria di Darwin.
Da segnalare infine l’apertura di una nuova rubrica Cari saluti da… con la quale ci ripromettiamo di pubblicare di volta in volta una sorta di cartolina da luoghi interessanti del nostro paese che vorrete segnalarci. Abbiamo iniziato con gli aspetti geologici, nientemeno del… Foro Romano.
La scelta non è casuale, il 2009 è infatti un anno un po’ speciale poiché collegato ad almeno due eventi riguardanti lo spazio: il quattrocentesimo anniversario della prima osservazione del cielo con il cannocchiale fatta da Galileo Galilei e il quarantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Anno dell’astronomia dunque cui rendiamo omaggio anche con l’interessante contributo di Franco Piperno et al. in “Obiettivo Scienza” Scienza, religione e astrologia nella vita di Galileo. Fra i numerosi articoli di didattica dell’astronomia segnaliamo in particolare quello di Leonarda Fucili che grazie ad una esperienza pluriennale offre spunti e suggerimenti concreti per far appassionare gli studenti della scuola secondaria di primo grado, e non solo, alle meraviglie del cielo.
Quanto alle Scienze della Terra , la loro massiccia presenza in questo numero è dovuta oltre che all’interesse sempre vivo nell’associazione per i temi geologici , anche all’intenzione di supportare l’incontro che a Rimini si è tenuto il 7 settembre fra docenti universitari, ricercatori, docenti della scuola, per riflettere sullo stato dell’arte riguardo alla didattica e per accompagnare la nostra prima partecipazione alle IESO ( International Earth Science Olympiad).
Un cenno infine ai documenti prodotti sulla riforma della scuola secondaria di secondo grado dei quali sono pubblicati in questo numero nella sezione “Riflettori sull’ANISN” i due relativi all’importanza dell’insegnamento della Biologia e delle Scienze della Terra, rispettivamente redatti da A. Lepre e da E. Campolmi e P. Papini.
Un grazie quindi agli organizzatori del convegno e agli estensori di questi atti, utilissimo strumento di lavoro per gli insegnanti più attenti alla didattica e agli ultimi suggerimenti della scienza del paesaggio.
La visione della scienza data dalla scuola. (Anno XVI, numero speciale febbraio 2007)Una attenta indagine sul come i ragazzi delle scuole superiori vedono le scienze sperimentali, per capire il perchè della crisi delle vocazioni scientifiche ed il calo di interesse su queste discipline. Biodiversità e didattica (Scuola estiva di Bassano del Grappa – Luglio 2006) Una rassegna attenta e brillante sul significato del concetto di biodiversità, con le sue implicazioni ambientali e le possibili applicazioni didattiche ed educative. http://www.anisn.it/vicenza/scarica/sc_est_bassano/scuolaestivabassano_00.htm
Educazione al futuro: come fare Scienze ai bambini e ai ragazzi (Giugno 2006) Atti del Forum delle Sezioni ANISN Arco Felice, Napoli 4 – 5 marzo 2006 Evoluzione tra ricerca e didattica (Anno XIV, Maggio 2005).Sono riportati gli Atti della scuola estiva 2004 dell’ANISN a Viareggio, durante la quale si sono succedute riflessioni, seminari e discussioni sull’ampio tema dell’evoluzione legato alla figura di Darwin, ma non solo. Scienze: un mito in declino (Anno XII, Estate 2003)Una analisi attenta e precisa della crisi d’interesse per le materie scientifiche, sia in campo sociale, ma soprattutto universitario, con uno sguardo anche agli paesi. Mente e cervello (Anno X, Maggio 2003)Gli atti della prima scuola estiva dell’ANISN, organizzata a Livorno nel 2002, sul delicato ed importante argomento delle neuroscienze, dallo sviluppo delle reti neuronali ai meccanismi ed i “trucchi” della percezione. http://www.anisn.it/scienze_naturali/mente.pdf