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Il sistema CRISPR-Cas9

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Apr 062016
 

Curiosità/ Novità dalla ricerca scientifica: Biologia

Dalla vaccinazione dei batteri arriva la possibilità di modificare il DNA di qualsiasi cellula: il sistema CRISPR-Cas9.

Gli sforzi dei genetisti, a partire dal 1953, sono stati sempre rivolti a cercare  gli strumenti per modificare il DNA presente nelle cellule. L’ultima tappa del lungo percorso verso questo ambizioso traguardo consiste nella scoperta nei batteri del meccanismo CRIPSR-Cas9,Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats (Brevi Ripetizioni Palindrome Raggruppate e Separate a Intervalli Regolari), oltre a un gruppo di geni che codifica per diversi enzimi associati a CRIPSR.     Nel numero 528 di Nature del 24 dicembre 2015, Jennifer Doudna, docente di biologia molecolare e chimica a Berkeley, ha pubblicato un articolo che descrive come il sistema di difesa batterico CRISPR-Cas9, possa essere usato per modificare i genomi delle cellule. Nel 2007, due biologi francesi Rodolphe Barrangou e Philippe Horvarth, della Società danese Danisco, insieme con il gruppo canadese diretto da Sylvain Moineau, dell’Università di Laval, in Québec, avevano annunciato di aver immunizzato il batterio Streptococcus thermophilus contro un virus. Ulteriori osservazioni dimostrarono che batteri divenuti resistenti ad un successivo attacco conservavano nel loro genoma traccia del DNA virale. I batteri resistenti disponevano di un’ampia biblioteca genica (identificata poi con CRIPSR) delle infezioni virali pregresse che li rendeva immuni da successivi attacchi di batteriofagi, o di plasmidi. Queste sequenze geniche erano ereditabili insieme alla relativa immunità. Il sistema CRIPSR-Cas9 è stato utilizzato come forbici molecolari  per tagliare il DNA di una cellula in un punto prestabilito. La differenza con i metodi di taglio precedenti sta nel fatto che essi richiedono enzimi specifici per ogni situazione, mentre il meccanismo CRIPSR richiede la sola proteina Cas9, utilizzabile in modo universale. L’unico elemento specifico da costruire è un RNA che deve guidare l’enzima Cas9 nel punto preciso del genoma da tagliare. Il meccanismo di azione in sintesi è il seguente:

1) Costruzione di un RNA guida per fusione con RNA batterico (TracrRNA) che contiene anche la sequenza di RNA complementare a quella del DNA bersaglio.

2)Accoppiamento dell’RNA guida con l’enzima Cas9.

3) Introduzione nella cellula dello strumento CRISPR-Cas9; la sequenza dell’RNA guida trova la corrispondente sequenza del DNA cellulare da tagliare.

4) La proteina Cas9 taglia i due filamenti del DNA in modo preciso. Il pezzo di DNA può così essere riparato per ricombinazione con DNA omologo, sintetizzato e introdotto nella cellula. La tecnica dell’editing genomico potrà trovare applicazioni anche in campo agroalimentare e rivoluzionare il dibattito sugli OGM.

Tappe fondamentali della rivoluzione in genetica:

1953: Scoperta della struttura del DNA a cura di J. Watson,  F. Crick,  M. Wilkins, Premio Nobel 1962.

1970: Viene isolata dal biologo statunitense Hamilton Smith, la prima endonucleasi specifica (enzima di restrizione), Premio Nobel 1978.

1983: Kary B. Mullis, biologo statunitense, mette a punto la tecnica PCR (Reazione a catena della polimerasi), Premio Nobel  1993.

1989: Prima modifica mirata di un genoma di topo da parte di Oliver Smithies (USA), Martin Evans (G.B) e Mario Capecchi (origini italiane), Premio Nobel 2007.

Per saperne di più:

https://it.wikipedia.org/wiki/CRISPR

www.pianetachimica.it/mol_mese/…CRISPR/Cascade_CRISPR.htm

https://www.neb.com/…/crisprcas9-and-targeted-g

https://www.youtube.com/watch?v=2pp17E4E-O8

CRISPR (2)

La figura che illustra il meccanismo CRISPR-Cas9 è presa da Le scienze ( Edizione italiana di Scientific American), Aprile 2016, n°572, pag.34.

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I Fuoriclasse della Scuola

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Apr 012016
 

Con il Progetto “I fuoriclasse della scuola” saranno assegnate dalla FEDUF delle borse di studio agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado che si sono classificati ai primi posti nelle competizioni individuali a livello nazionale di alcune delle seguenti competizioni: Olimpiadi di Italiano, Matematica, Fisica, Informatica, Chimica, Scienze naturali, Lingue e civiltà classiche, Astronomia, Filosofia, Statistica, dei Concorsi New Design e EconoMia, e della Gara Nazionale per gli alunni degli istituti professionali e per gli alunni degli istituti tecnici.

Tali studenti potranno, inoltre, partecipare a novembre 2016 al Campus dei Fuoriclasse presso il Museo del Risparmio di Torino.

Di seguito, il link al sito:

http://www.fuoriclassedellascuola.it/progetto/

Tale progetto fa parte degli obiettivi fissati nel protocollo d’intesa tra il Miur e la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio che prevede per le scuole di tutto il territorio nazionale anche ulteriori iniziative.

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/protocolli_16

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/valorizzazione-delle-eccellenze

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Quattro nuovi elementi nella Tavola Periodica

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Mar 312016
 

Da laboratori di ricerca degli USA, Russia e Giappone, è arrivata la notizia della scoperta (confermata ufficialmente all’inizio di quest’anno, 2016) di quattro nuovi elementi chimici che completano la settima riga (settimo periodo) della Tavola di D.I. Mendeleev (1834-1907). Si tratta di elementi che esistono solo per una frazione di secondo, prima di subire il decadimento radioattivo. La scoperta è stata annunciata dalla IUPAC (Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata) che ha riconosciuto la paternità degli  elementi a un team di scienziati russi (Joint Institute for Nuclear Research, Dubna), statunitensi (Lawrence Livermore National Laboratory, California),e giapponesi del Riken Institute (Giappone). Kosuke Morita, coordinatore della ricerca, ha dichiarato che la caccia all’elemento 113 è durata ben sette anni e che il suo team sta ora pianificando “la ricerca nei territori inesplorati della tabella”, alla ricerca dell’elemento 119 e oltre.

I nuovi elementi sono molto pesanti e hanno nomi e simboli provvisori: ununtrio (Uut, 113), ununpentio (Uup, 115), ununseptio (Uus, 117), ununoctio (Uuo,118). L’elemento 113 è stato isolato dai laboratori giapponesi del Nishina Center dell’Istituto Riken, mentre gli elementi 115 e 117 sono stati ottenuti da una collaborazione tra l’Istituto russo di Dubna, il Laboratorio Nazionale Lawrence Livermore in California e il Laboratorio Nazionale di Oak Ridge nel Tennessee. A isolare l’elemento più pesante, il 118 (Uuo) è stato un gruppo di ricerca dei laboratori di Dubna insieme a quello dei laboratori Lawrence Livermore. Tutti sintetici, i nuovi elementi sono stati scoperti facendo scontrare tra loro nuclei più leggeri ed effettuando il monitoraggio del decadimento degli elementi radioattivi superpesanti. Ora è aperta la caccia agli elementi 119 e 120 che potrebbero inaugurare l’ottava riga del sistema periodico.

http://www.iupac.org/news/news-detail/article/discovery-and-assignment-of-elements-with-atomic-numbers-113-115-117-and-118.html

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Novità dai pianeti: ai confini del sistema solare e oltre

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Mar 312016
 

Alla fine di gennaio 2015  la collaborazione tra un astronomo dell’Osservatorio di Leida, nei Paesi Bassi, Matthew Kenworthy e il suo collega Eric Mamajek, dell’Università americana di Rochester, ha portato alla  identificazione del primo pianeta con anelli, al di fuori del nostro sistema solare 200 volte più grande di Saturno. Con il procedere degli studi è stato anche ipotizzata la presenza, in orbita intorno al pianeta, di un satellite naturale di recente formazione delle dimensioni di Marte. La stella intorno a cui orbita il pianeta gigante si trova nella costellazione del Centauro, a circa 430 anni luce dal nostro sistema solare, ed è nota con la sigla semplificata di J1407. Si tratta di una stella giovane (il dato si ricava dalla elevata velocità di rotazione) e lo studio basato sulla variazione di luminosità emanata dalla stella, in funzione del tempo (curva di luce), ha evidenziato una lacuna di luminosità di 56 giorni, ma si sono evidenziate anche piccole variazioni di soli 20 minuti. Questo dato è spiegabile solo con il passaggio, davanti al pianeta, di un oggetto di circa 180 milioni di chilometri. Riprendendo le osservazioni di anni precedenti, ed eliminando altre ipotesi, ai due astronomi non è restata altra soluzione che ipotizzare la presenza di una sistema di anelli, simile a quelli di Saturno, ma di dimensioni molto maggiori. Il tentativo di ottenere immagini del pianeta gigante chiamato J1407b, non ha dato per ora esito, ma ciò non significa che esso non esiste, in quanto i motivi del mancato avvistamento possono essere diversi. Restano le prove inconfutabili della presenza di anelli e di un satellite gigante, la cui presenza è confermata da un ampia lacuna di onde sinuose di materia in via di aggregazione. Negli anni seguenti, gli sforzi degli astronomi saranno concentrati sull’obiettivo di avere una conferma diretta dell’esistenza di questo sistema gemello di Saturno, ma di dimensioni ben maggiori. Circa un anno dopo (gennaio 2016)  due astronomi del California Institute of Technology, Konstantin Batygin e Mike Brown, che in uno studio apparso su The Astronomical Journal  hanno annuniciato la scoperta di un pianeta dieci volte la Terra, situato a una distanza 600 volte quella che ci separa dal Sole. Questo nuovo inquilino del Sistema Solare, battezzato per ora semplicemente Pianeta Nove, non è stato però osservato direttamente, ma attraverso le perturbazioni gravitazionali prodotte sul moto di alcuni degli oggetti più lontani nel Sistema Solare, che si trovano nella lontana Fascia di Kuiper. Questi oggetti infatti mostravano delle orbite decisamente strane, come se il loro movimento fosse disturbato dal campo gravitazionale di un corpo esterno molto massiccio: si ipotizza che il nuovo pianeta abbia una massa circa dieci volte più grande di quella della Terra. Non si sa ancora come abbia avuto origine: potrebbe essere un pianeta gigante come Giove, Saturno, Urano o Nettuno che in passato è stato vittima di una “carambola gravitazionale” che lo ha scagliato ai confini del Sistema Solare. Fino a quando non lo osserveranno gli astronomi non potranno affermare in modo definitivo che Planet Nine esiste realmente: potrebbe essere individuato, in linea di principio, con i telescopi esistenti, e più facilmente con il giapponese Subaru Telescope, alle Hawaii, che ha un enorme specchio per catturare luce debole e un ampio campo visivo.

Batygin e Brown non sono i primi a sostenere l’esistenza di un nuovo pianeta nel sistema solare. Nel 2014 Trujillo e Scott Sheppard, della Carnegie Institution for Science, hanno sostenuto su “Nature” che la loro scoperta di un oggetto molto più piccolo, chiamato 2012 VP113, insieme con l’esistenza di una manciata di corpi precedentemente identificati nel sistema solare esterno, suggeriva che poteva esserci un oggetto di dimensioni planetarie ai confini del sistema solare.

Per saperne di più:

http://arxiv.org/abs/1501.0565

 http://www.lastampa.it/2015/01/28/scienza/scoperto-un-pianeta-gigante-decine-di-volte-pi-grande-di-saturno-414DB58vEYVIJzm5eAQzuJ/pagina.html

http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2016/03/02/news/gli_anelli_di_un_super-saturno-2987780/

http://www.rochester.edu/newscenter/gigantic-ring-system-around-j1407b/

http://www.lescienze.it/news/2016/01/21/news/prove_super_terra_oltre_plutone-2937903/

http://iopscience.iop.org/article/10.3847/0004-6256/151/2/22

http://www.nature.com/nature/journal/v507/n7493/full/nature13156.html

http://www.repubblica.it/scienze/2016/01/20/news/scoperto_un_nuovo_pianeta_ai_confini_del_sistema_solare-131688882/

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Vita artificiale

 Biologia  Commenti disabilitati su Vita artificiale
Mar 312016
 

Il 24  marzo Craig Venter, e i suoi collaboratori  hanno annunciato  su Science  la scoperta di un batterio sintetico Syn 3.0 con soli 473 geni: secondo lo scienziato-imprenditore questi geni sarebbero quelli indispensabili a un essere vivente elementare. Da 20 anni  circa Venter e Clyde Hutchinson inseguono il sogno della vita artificiale:  il primo traguardo ufficiale è stato tagliato nel 2010 quando sono riusciti a produrre Syn 1.0 sintetizzando in laboratorio il genoma del Mycoplasma mycoides e  trapiantandolo all’interno di Mycoplasma capricolum, privato del proprio materiale genetico. In seguito Venter  e collaboratori  hanno cercato di “costruire” una cellula minima, contenente solo i geni necessari alla vita. Da Syn 1.0, che aveva 901 geni, si è passati a Syn 2.0, un organismo sintetico intermedio con un bagaglio di 535 geni, per arrivare a Syn 3.0 con soli 473 geni. Anche per Syn 3.0 si è partiti da  Mycoplasma, il batterio che possiede il più piccolo genoma noto fra tutte le cellule in grado di replicarsi in modo autonomo. In particolare, i ricercatori hanno suddiviso il suo DNA in otto sezioni, ognuna delle quali è stata etichettata in modo da renderla facilmente riconoscibile. Hanno quindi cominciato a comporre queste tessere di DNA in centinaia di mosaici genetici diversi, eliminando ogni volta quelle che non avevano un legame con funzioni essenziali alla vita, fino a restringere il campo a 473 geni poi organizzati in un unico genoma. Ma il cammino verso la vita artificiale non è concluso: rimangono ancora da scoprire le funzioni biologiche di circa il 31 per cento dei geni della cellula sintetica. Inoltre diversi potenziali omologhi di un certo numero di questi geni sono stati trovati in altri organismi,  forse perché codificano proteine universali con funzioni ancora da determinare.

Per saperne di più

http://www.repubblica.it/scienze/2016/03/24/news/dna_artificiale_minimo_venter-136230422/

http://www.orientamentoinrete.it/?q=node/829http://science.sciencemag.org/content/351/6280/aad6253

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Bullismo: i ragazzi di “MaBasta” creano sito web dedicato al film “Un bacio” di Ivan Cotroneo

 News  Commenti disabilitati su Bullismo: i ragazzi di “MaBasta” creano sito web dedicato al film “Un bacio” di Ivan Cotroneo
Mar 312016
 

mabasta“Mabasta” è il primo movimento anti bullismo nato dal basso, anzi dal bassissimo, gli ideatori sono infatti studenti di 14/15 anni frequentanti il primo anno di scuola superiore, coordinati dal loro prof di informatica Daniele Manni. In appena un mese, il movimento ha ricevuto l’attenzione dei maggiori media nazionali (Tg1, Tg2, Striscia la notizia, etc.) e ha raccolto oltre 15.000 “like”. I ragazzi hanno avuto anche l’immediato sostegno da quattro importanti siti che si occupano di education: Your Edu Action, OrizzonteScuola, Aetnanet e MasterProf.

Alcuni collegamenti utili:

Sito MaBasta (in costruzione): www.mabasta.org

Pagina del film su MaBasta: www.mabasta.org/unbacio

Pagina FB MaBasta: www.facebook.com/mabasta.bullismo

Pagina FB del film: www.facebook.com/unbacioilfilm

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VI edizione della Festa di Scienza e Filosofia

 Eventi  Commenti disabilitati su VI edizione della Festa di Scienza e Filosofia
Mar 252016
 
scienzaefilDal 14 al 17 aprile si terrà a Foligno la VI edizione della Festa di Scienza e Filosofia.Titolo della manifestazione di quest’anno, che vede come sempre numerosi interventi di illustri ospiti su tematiche di grande interesse ed è aperta alle scuole anche con laboratori interattivi è :  IL CORAGGIO DI CONOSCERE .
Per saperne di più:
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ANISN e SID su La Repubblica del 23/03

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Mar 232016
 

articolo repubblicaE’ uscito oggi, 23 marzo su Repubblica, un bell’articolo sulle scienze nella scuola dell’infanzia , a firma di Elena Dusi , in cui si fa esplicito riferimento al programma SID e all’ANISN. L’obiettivo principale dell’articolo è suscitare curiosità e interesse intorno alla scuola dell’infanzia e alle prossime lauree in Scienze della formazione primaria, abilitanti sia per la scuola dell’infanzia sia per la primaria, che saranno interfacoltà e comprenderanno anche esami e percorsi di scienze sperimentali.   Vai all’articolo

La giornalista cita fra l’altro una delle scuole che seguono il programma SID fin dal suo esordio (2012) , l’I.C. G. Falcone di Grottaferrata (Rm). In questa scuola grazie soprattutto alla professoressa Giustina Delfino, docente della scuola secondaria impegnata da anni nel Centro Pilota SID di Roma come trainer grazie alle sue competenze come biologa e come esperta in didattica, si è via via formato un nucleo forte di insegnanti che lavorano con entusiasmo in verticale sui moduli proposti dal programma. Elena Dusi , come racconta nell’articolo, si è recata personalmente a visitare questa scuola mentre ad altre sperimentatrici SID e alla presidente dell’ANISN ha fatto interviste telefoniche, convincendosi dell’importanza di queste iniziative che come sappiamo, per noi sono messe a sistema da anni.

Vai all’articolo

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Lo Studente Ricercatore 2016

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Mar 202016
 

Il progetto “Lo Studente Ricercatore – Anno 2016” è organizzato da IFOM Fondazione Istituto FIRC di Oncologia Molecolare in partnership con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ed è rivolto agli studenti del quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia con l’obiettivo di fornire, attraverso l’inserimento in laboratorio e il contatto con la realtà della ricerca avanzata, un percorso di orientamento attivo fondamentale per chi sia interessato a proseguire gli studi in questo campo.

Leggi il bando: Bando studente ricercatore 2016

 Posted by at 22:48