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Associazione Nazionale Insegnanti
di Scienze Naturali
Lappola bianca
inserito il: 15 settembre 2010
Orlaya grandiflora.JPG


Orlaya grandiflora (L.) Hoff. - A cura di Daniele Poli

Nome comune: Lappola bianca, Orlaia a fiori grandi.

Da dove viene e dove la trovo ora?
Ambiente: pianta abbastanza rara, che preferisce generalmente suoli ricchi di azoto e di calcio. È una specie che accompagna l’uomo e si trova in ambienti da lui fortemente influenzati: alcuni esempi sono le strade, le vigne, incolti aridi, praterie. L’areale di origine non è chiaro: secondo alcuni è il bacino del Mediterraneo, per altri l’Europa centro-orientale. Si trova ad un’altitudine compresa tra 0 e 800 metri sul livello del mare.
Diffusione in Italia e nel mondo: diffusa su quasi tutto il territorio nazionale, ad eccezione delle Isole (Sicilia e Sardegna).

Come la riconosco?
Portamento: pianta erbacea annua (vale a dire che completa il suo ciclo vitale nell’arco di un anno), alta tra i 10 e i 70 cm e con fusto eretto e ramoso nella sua parte più alta.
Foglie: sono foglie pennatosetta (foglia composta, a forma di penna e suddivisa in tanti singoli segmenti o setti), con apice arrotondato.
Fiori: ogni singolo fiore è formato da 5 petali, divisi l’uno dall’altro, di colore bianco; la loro dimensione è ridotta (dagli 8 ai 12 mm). I fiori si riuniscono in piccole ombrelle che a loro volta si dispongono ad ombrella rispetto ad un punto centrale: il risultato è una infiorescenza detta ombrella di ombrelle che raggiunge una dimensione tra i 40 e gli 80 mm. Interessante è la simmetria: i fiori centrali sono attinomorfi (infiniti piani di simmetria) mentre quelli esterni sono zigomorfi (presentano un asse di simmetria) in quanto provvisti di petali esterni allungati che amplificano la funzione vessillare dell’infiorescenza (per meglio attirare gli insetti).
Periodo di fioritura: da maggio ad ottobre.
Frutti: schizocarpo, vale a dire un frutto secco che a maturità si divide in due unità più piccole (acheni), ognuna dotata di un seme che tuttavia non viene liberato all’esterno. Ognuno di questi acheni è coperto da aculei uncinati.

Quali sono le proprietà e i possibili utilizzi?
Proprietà: secondo alcune fonti questa specie potrebbe essere tossica.

Qualche curiosità….!
Etimologia del nome: il nome del genere, Orlaya, deriva probabilmente dal botanico russo Johann Orlay, vissuto nel 1700. Il nome della specie invece fa riferimento all’infiorescenza, l’ombrella di ombrelle sopra citata: dal latino grandiflorus, a grandi fiori.

Note sulla Famiglia
Le ombrellifere presentano molte specie con rilevanza economica: tra le più note ricordiamo la carota, il sedano, il prezzemolo, l’anice, il finocchio e altre ancora. Altre specie, come cicuta maggiore, sono note invece per la loro veneficità.

Famiglia: Apiaceae

Inquadramento sistematico:
Regno: Piante
Divisione: Spermatofite
Sottodivisione: Angiosperme
Classe: Dicotiledoni
Ordine: Apiales
Famiglia: Apiaceae (Umbelliferae era il vecchio nome)
Genere: Orlaya
Specie: Orlaya grandiflora (L.) Hoff.

Mail di Riferimento
daniele.poli1@istruzione.it

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