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Associazione Nazionale Insegnanti
di Scienze Naturali
Ortotteroidei
inserito il: 13 settembre 2007
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Il superordine degli Ortotteroidei raggruppa insetti apparentemente molto diversi tra loro per morfologia e biologia, tuttavia gli entomologi li raggruppano per caratteristiche comuni, quali l’apparato masticatore e certe caratteristiche anatomiche e funzionali della riproduzione. Gli Ortotteroidei sono tra gli insetti più conosciuti, dato che ognuno di noi fin dall’infanzia almeno una volta ha incontrato le cavallette, i grilli, le mantidi, oppure le forbicine. Ne fanno parte anche gli insetti stecco, le “sgradevoli” blatte oppure altri molto schivi e misteriosi come termiti ed embiotteri.
Grilli e cavallette sono raggruppati nell’Ordine degli Ortotteri e rappresentano per numero di specie ed abbondanza il gruppo più cospicuo; evocativa è l’immagine di cavallette che saltano in tutte le direzioni mentre si cammina su prati, lontani dalle colture agricole. I grilli sono caratterizzati dall’avere antenne lunghe e sottili, zampe posteriori modificate per il salto, con un possente femore dilatato, almeno parzialmente alla base, colorazioni molto varie così come il loro stile di vita che si è adattato per coprire tutte le nicchie ecologiche possibili, camminando sulle fronde più alte degli alberi allo scavare cunicoli nel terreno. Le cavallette presentano antenne brevi ed un corpo cilindrico con zampe spesso munite di spine e speroni ed il femore posteriore modificato per il salto. Sia le cavallette che i grilli hanno una peculiarità che fa parte sicuramente di qualche nostro ricordo, legato magari alla serate d’estate all’aperto, l’emissioni di suoni, comunemente chiamato canto. Sebbene non tutti gli Ortotteri emettano suoni, la maggior parte utilizza questa peculiarità per la ricerca sessuale; solitamente è il maschio a emettere suoni volti ad attirare la femmina carica di uova. I grilli emettono suoni sfregando il primo paio di ali l’una sull’altra mentre le cavallette percuotono il primo paio d’ali con il femore posteriore. Il “canto” degli Ortotteri è specie specifico, cioè come per gli uccelli è possibile il riconoscimento della specie ascoltando solo il suono emesso. Grilli e cavallette sono biblicamente conosciuti come insetti erbivori, sebbene esistano specie strettamente predatrici di altri insetti e molto spesso di altri Ortotteri.

L’ordine Mantodea, in Italia, raggruppa poche specie di insetti tutti predatori, dalla morfologia caratterizzata da zampe anteriori modificate per la cattura della preda dette raptatorie, corpo snello ed allungato. Sotto la lente d’ingrandimento si notano immediatamente i caratteri e l’indole del gruppo, zampe anteriori robuste e munite di lunghe spine, occhi grandi e distanziati inoltre se l’animale è vivo anche una spiccata aggressività, sebbene assolutamente inoffensiva. Le mantidi predano all’agguato: si posizionano in punti strategici, come corolle fiorite, arbusteti ma anche tra le alte erbe dei campi, ed attendono pazientemente che una preda si avvicini per poi sferrare un attacco fulmineo e letale. La preda è consumata viva, stretta tra le zampe anteriori dato che le mantidi non hanno a loro disposizione pungiglioni o trappole immobilizzanti. Durante l’accoppiamento e’ possibile osservare la femmina nutrirsi del corpo del maschio che ancora la feconda. Questo comportamenteo è attuato solo da femmine che non sono riuscite a procurarsi abbondantemente del cibo. Dopo l’accoppiamento il maschio, sebbene decapitato, cammina in senso spirale alla ricerca di altre femmine da fecondare, tuttavia tale ricerca termina in pochi minuti.

Le blatte rappresentano per antonomasia gli insetti più odiati e combattuti. Sebbene molte specie siano rilegate a luoghi lontani dall’uomo, alcune di esse presentano un comportamento estremamente ubiquitario e antropofilo. Le dimensioni possono variare da uno a più centimetri, sono appiattite in senso dorsoventrale per insinuarsi negli interstizi, quasi tutte le specie presentano ali adatte al volo o almeno per planare. Il capo risulta difficilmente individuabile in visione dorsale, dato che è protetto dal resto del corpo, spesso emergono solo le antenne che dolcemente sondano ed annusano l’ambiente circostante. La maggior parte delle specie vivono in ambienti naturali come prati, nella lettiera di foglie di un bosco oppure sulle fronde degli alberi, tutti ambienti accomunati dalla presenza di ombra, ripari e un certo grado d’umidità. La riproduzione prevede cure parentali, infatti le uova fecondate non sono deposte al terreno ma mantenute in una speciale ooteca cornea che la femmina trattiene e trasporta aderente al suo corpo.

Gli insetti stecco o Fastidi, per la loro grande capacità mimetica sono sconosciuti ai più, benchè siano relativamente comuni, anche in città. Corpo è estremamente longilineo, cilindrico, con zampe altrettanto allungate e sottili; forma e colori appaiono vincenti per mimetizzarsi tra cespugli e rovi. Il mimetismo si spinge oltre le caratteristiche esterne; anche il movimento è mimetico, infatti, durante i brevi spostamenti dondolano ritmicamente in avanti e indietro simulando rametti mossi dal vento. La colorazione non poteva che essere mimetica variando dal marrone al nocciola, sebbene nella porzione interna delle zampe anteriori che toccano il capo spicca una macchia rossa. Il gruppo presenta una spiccata tendenza alla partenogenesi, tuttavia è relativamente facile trovare femmine con un addome gonfio di uova.
Di abitudini notturne, si nutrono di foglie che trovano su cespugli, prediligendo i roveti per le foglie a loro succulente e per spine che li proteggono dai grandi predatori durante il giorno.

Un altro gruppo particolarmente elusivo, è quello degli Embiotteri, insetti che conducono vita criptica continuamente alla ricerca di protezione dentro tubi setigeri da loro stessi prodotti. Questi insetti vivono prevalentemente tra il materiale vegetale in decomposizione, all’interno del quale creano una fitta rete di gallerie simile ad una ragnatela, che li protegge dalle loro peggiori nemiche, le formiche. Il corpo allungato e sinuoso, le zampe brevi, le antenne rivolte in avanti sono le caratteristiche fisiche che permettono all’insetto di percorrere velocemente i cunicoli di soffice seta. La colorazione marrone o tendente al nero riduce ulteriormente la loro individuazione durante i brevi periodi che si trova fuori dai loro cunicoli. Simili nell’aspetto a minuti grillotalpa, presentano robuste zampe anteriori gibbose, le quali producono seta con la quale questo gruppo costruisce le pareti dei corridoi entro i quali trascorre la quasi totalità della vita. Certi individui muniti di ali, durante il periodo della riproduzione, escono dai loro nascondigli e sfarfallano per colonizzare altri territori. In questo momento non e’ difficile incontrarli all’interno stesso delle città.

I Dermatteri o più comunemente forbicine sono caratterizzate dall’avere due appendici posteriori simili a pinze, spesso ricurve verso l’interno o munite di spine supplementari, utilizzate per la difesa ma anche per immobilizzare piccole prede. Il corpo appiattito verso il basso permette all’insetto di trovar rifugio nelle fessure o tra i sassi. Il capo cuoriforme e’ rivolto in avanti così come le antenne. Sull’addome sono presenti due squame simili per colore e forma ad unghie sovrapposte, le quali coprono un paio d’ali ripiegate tre volte, che garantiscono all’insetto una discreta facilità di volo. Il gruppo dei dermatteri effettua cure parentali, scavando sotto a ripari sicuri delle piccole cavità, non più grandi di un pollice, dove protegge e cura le uova deposte. Di colorazione prevalentemente marrone, le varie parti del corpo presentano tutte le sue tonalità. Si tratta di un gruppo molto comune, spesso abita nei giardini o nei terrazzi, ha abitudini prevalentemente notturne ed è possibile scovarlo durante il giorno sotto vasi o sassi.

Le termiti sono insetti lunghi pochi millimetri, formano grosse colonie sul modello delle formiche, con una regina, molte operaie e combattenti. Si nutrono di cellulosa che riescono a digerire grazie alla simbiosi con un microrganismo che risiede nel loro apparato digerente. Come fonte di cellulosa prediligono legno morto ma non completamente marcescente, che possono trovare nelle porzioni malate di alberi o nelle strutture di sostegno degli edifici. Lucifughe, presentano un corpo di colore ceruleo, con cuticola esterna estremamente sottile che permette di vedere all’interno dell’insetto, tuttavia la testa presenta una spessa cuticola che permette la frantumazione di porzioni di cellulosa. Nella colonia la maggior parte delle termiti sono sterili così che il ruolo di riproduttivo è affidato alla regina, la quale depone uova che vengono prese in consegna dalle operaie fino alla schiusa. Secondo cicli prestabiliti la colonia genera generazioni di maschi e femmine alate, questi individui dovranno abbandonare il termitaio per formare, con un po’ di fortuna, nuove colonie.

Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Sottoclasse Pterygota
Superordine: Orthopteroidea
Ordine: Orthoptera
Sottordine: Ensifera e Caelifera

Luca Esposito
Mauro Furlani

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