ANISN - scienze a scuola
Associazione Nazionale Insegnanti
di Scienze Naturali
Divisione delle cattedre? No grazie!
inserito il: 10 aprile 2007

Gentile Prof.ssa Mariangela Bastico
le scrivo in riferimento alla proposta fatta dal Prof. Farusi ed altri chimici italiani, tendente a scindere la classe di abilitazione 60 (Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia) per i licei: la chimica dovrebbe essere insegnata dai chimici della classe 13, mentre la biologia e le scienze della terra da biologi, geologi e naturalisti nella classe 60 ridotta. Sono il coordinatore nazionale dei Presidenti dei Corsi di Laurea di Scienze Naturali (classe 27: Scienze e Tecnologie per l'ambiente e la natura) e vorrei esprimerle il parere che i miei colleghi hanno maturato in una serie di riunioni al riguardo.
Il Collegio dei Presidenti dei CdL di Scienze Naturali delle Università Italiane ritiene opportuno chiarire la sua posizione riguardo alla professione insegnante della scuola pre-universitaria e alla sua preparazione mediante lauree magistrali specifiche.

1) Il Collegio ritiene ancora valida l’impostazione tradizionale dell’insegnamento delle Scienze della Natura sia nella scuola secondaria di 1° che di 2° grado. Questa posizione si concretizza nella citazione seguente: "Siamo tutti consapevoli che la conoscenza in generale, e in particolare quella della Natura, sia multidimensionale, sistemica e di sintesi. In realtà la sua stessa organizzazione e strutture come le Accademie, preposte alla sua formalizzazione, l’hanno disgregata, frammentata, in seno alla nostra cultura, in tanti saperi disciplinari. Nell’insegnamento, a nostro parere, c’è la necessità di una ricomposizione della fratture tra le scienze naturali, ovvero la fisica, la chimica, la biologia e le scienze della terra e quindi di individuare la possibilità di far riferimento ad un modello globale per garantirne l’apprendimento…. Questo orientamento dell’insegnamento delle Scienze della Natura, sarebbe, a nostro parere, qualificante per una scuola che vuole rinnovarsi." (da: H. Manelli, E. Catalfamo e C. Todaro. "Per un curriculum di Scienze della Natura." Annali della Pubblica Istruzione, Le Monnier, 1999).

2) Pertanto, il Collegio auspica che non vengano disaggregate né la classe di abilitazione 59 (matematica e scienze nella secondaria di 1° grado), né la 60 (Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia, nella secondaria di 2° grado).

3) Il Collegio ritiene altresì che la classe magistrale “Scienze della Natura”, LM-60 (ex 68/S) con eventuali opportune, ma limitate, integrazioni possa costituire il “contenitore” naturale per le LMI per la preparazione dei futuri insegnanti di dette classi di abilitazione.

4) Nella formulazione precisa dei futuri ordinamenti per la formazione degli insegnanti di Scienze Naturali, il Collegio considera, inoltre, del tutto legittime e condivisibili le mozioni delle Conferenze di Chimici e Biologi (ma anche quelle dei Matematici e dei Fisici), e di tutti quelli, che auspicano per coloro che andranno ad insegnare Chimica, Biologia, Matematica e Scienze della Terra adeguate conoscenze disciplinari, anche se non provengono dalle lauree triennali specifiche. Questo si potrà raggiungere con la realizzazione di precisi obiettivi formativi, tesi ad assicurare congruenti livelli di preparazione disciplinare.

A questi punti culturali, naturalmente potrebbero essere facilmente aggiunti altri di ordine più pratico, quali la difficoltà di "formare" cattedre di 18 ore settimanali con una sola scuola, lo scarso numero dei laureati in chimica, che porterebbe a dover, comunque, permettere a laureati "non chimici" di insegnare in molte cattedre di chimica. Tuttavia, sono soprattutto i vantaggi assicurati dall'interdisciplinarietà e dalla continuità didattica dello stesso insegnante per i diversi anni del liceo a costituire il motivo migliore per continuare a tenere insieme nello stesso "contenitore" le discipline della natura.
Grato per l'attenzione, le assicuro la mia disponibilità per un eventuale incontro di approfondimento.
Cordiali saluti.
Prof. Fabio Bernini

Dipartimento di Biologia Evolutiva
Università di Siena
via A. Moro 2
53100 SIENA
tel. 0577234390

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