
Esempio
di quesiti raggruppati in un unico blocco legati ad un
unico stimolo (la chiave è in grassetto)
Le
biotecnologie in azione: la tecnica del DNA complementare
(dalla
prova nazionale triennio del 2004)
Il
DNA complementare, cDNA, è un filamento di DNA ottenuto
artificialmente come copia complementare di una molecola
di mRNA che nella cellula partecipa alla sintesi delle proteine.
Il cDNA è largamente impiegato nelle moderne biotecnologie,
in particolare quando occorre inserire DNA eucariotico nel
genoma di cellule batteriche.
1. Il cDNA
ottenuto da una cellula eucariotica è nella maggior
parte dei casi un filamento con:
a) Un
numero di basi maggiore rispetto al gene trascritto.
b) Le
stesse basi, per numero e per successione, rispetto al gene
trascritto.
c) Lo
stesso numero di basi, ma complementari, rispetto al gene
trascritto.
d) Un
numero di basi minore rispetto al gene trascritto.
e) Le
stesse basi, per numero e per successione, rispetto al gene
trascritto, ma con l’uracile al posto della timina.
2. Quale enzima
deve essere impiegato per ottenere il cDNA?
a) DNA
polimerasi.
b) RNA
polimerasi.
c) DNA
ligasi.
d) Elicasi.
e) Trascrittasi
inversa.
3. Il cDNA
ottenuto dall’mRNA che codifica per la proteina eucariotica b-emoglobina,
inserito nel genoma del batterio Escherichia coli,
provoca la sintesi della proteina completa e corretta. Se
invece si inserisce nel genoma del batterio una copia clonata
del gene corrispondente alla b-emoglobina,
non si ottiene la proteina desiderata. La spiegazione di
questo fatto è che:
a) Le
polimerasi batteriche non sono in grado di trascrivere il
DNA eucariotico.
b) I
batteri mancano degli enzimi necessari per allontanare
gli introni dall’mRNA trascritto.
c) L’mRNA
trascritto dal gene eucariotico contiene codoni non riconosciuti
dai tRNA batterici;
d) La
cellula batterica non è in grado di sintetizzare una
proteina delle dimensioni della b-emoglobina;
e) I
ribosomi batterici non si legano all’mRNA proveniente
da un genoma eucariotico.
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