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Origine della vita


Qual è stato il progenitore comune?

 

Il modo con cui si è formata la vita sul nostro pianeta rappresenta un problema ancora non completamente chiarito, anche se da più di un secolo sono state formulate ipotesi e si sono moltiplicati gli esperimenti, volti a verificare l'una o l'altra congettura.

La vita si è sviluppata rapidamente sul nostro pianeta: resti di stromatoliti fossili risalgono a  3.55 miliardi di anni,  tracce di Archibatteri sembrano databili a 3, 8 miliardi di anni e depositi di Carbonio arricchiti di carbonio-12, indizio di attività biologica, sono forse più antichi. Dal momento che la terra, nel primo mezzo miliardo dalla sua formazione, doveva essere inospitale, il tempo che la vita ha avuto a disposizione per formarsi è estremamente limitato, tanto che molti scienziati hanno formulato l'ipotesi  che essa si sia formata in altre regioni dello spazio e poi sia giunta nel nostro pianeta, anche perché su molti corpi celesti sono stati trovati composti organici; la formazione spontanea di molecole organiche è una possibilità ampiamente verificata sia nelle più diverse condizioni sperimentali che su materiali provenienti da altri pianeti o dallo spazio.

Per molti anni gli studiosi si sono divisi fra chi sosteneva che erano sorte per prima strutture in grado di autoreplicarsi e chi, invece, propendeva per l'iniziale nascita del metabolismo, molti oggi pensano  che vi sia stata la nascita pressoché contemporanea di un metabolismo e di entità autoreplicanti.

Un problema da risolvere è quello relativo al reperimento di fonti energetiche stabili e di catalizzatori affidabili che consentissero la formazione di polimeri specifici con legami simili a quelli presenti attualmente e una possibile soluzione può essere offerta dall'ipotesi di una "pizza primordiale".  Il sorgere della vita, secondo molti scienziati,  è stato un evento ineluttabile, iscritto nella stessa materia e lo stesso ordine presente nei viventi sarebbe un fenomeno spontaneo.

Come si vede i problemi ancora aperti sono numerosi, malgrado il tema sia stato a lungo dibattuto, a partire dal primo accenno fattone da Darwin e le prime ipotesi degli inizi del Novecento di Oparin ed Haldane. Nei laboratori di Urey nacque la chimica abiotica, che cancellò l'idea che la chimica dei viventi fosse una chimica in qualche modo particolare. Da allora, molte molecole organiche sono state ottenute in laboratorio in diverse condizioni sperimentali e materiale organico è stato trovato negli spazi siderali e in ambienti in cui la vita sembrava impossibile, come quelli in prossimità delle bocche idrotermali presenti nelle profondità oceaniche.


 

 

Vignetta di Ned Show, *

 

*dal sito di The scientist: http://www.the-scientist.com/yr2002/sep/lcprofile_020916.html

 

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