TIPO DI ORGANISMO |
CONCENTRAZIONE DI DDT (ppm) |
Organismi microscopici acquaticiPesciolini, Molluschi bivalvi e ChioccioleAnguille, Passere di mare e AguglieAironi e Gabbiani |
0,040,5-0,91,3-2,010-25 |
DDT ed altre sostanze chimiche si concentrano in un numero sempre più ridotto di individui nell’ambito della catena alimentare. Ogni consumatore si ciba di un gran numero di produttori. Il corpo del produttore può essere smembrato ed utilizzato dal consumatore, ma il DDT presente nel suo corpo non può essere rimosso. Ciascuno dei produttori contiene un po’ di DDT e queste piccole quantità si sommano nel consumatore. Più grande è la concentrazione di DDT in un organismo, maggiore è il danno che esso ne riceve. Gli uccelli predatori di pesci ed il pellicano sono danneggiati dal DDT, che impedisce loro la deposizione di uova normali. Il guscio dell’uovo è così sottile che le uova e gli embrioni che si sviluppano al loro interno vengono schiacciate dai genitori, nel nido. Vi è stato un periodo in cui alcune popolazioni di falchi cacciatori e di pellicani quasi si estinsero a causa dell’effetto del DDT. Nessuno si aspettava che il DDT, usato per controllare gli insetti nocivi, potesse colpire tanti organismi lontani dall’area sulla quale il veleno era stato irrorato. Le vittime del DDT avrebbero dovuto essere solo le zanzare mentre, invece, molti altri organismi ne subirono gli effetti. La malaria è una malattia che si trasmette da una persona all’altra, tramite le zanzare. Una persona affetta da malaria va incontro a periodi, ricorrenti, caratterizzati da brividi di freddo seguiti da febbre alta; in certi casi può sopravvenire anche la morte. Molte persone, ai tropici, soffrono di malaria. Vi fu un tempo in cui la malaria fu uno dei problemi sanitari più gravi nell’isola di Borneo, in Indonesia. Al fine di aiutare la popolazione del Borneo, specialisti dell’organizzazione mondiale della sanità irrorarono con DDT villaggi isolati e le aree circumvicine. La maggior parte delle zanzare delle zone irrorate morì, ma, essendo tutti gli organismi legati nella catena alimentare, molte altre specie ne risentirono le conseguenze. Mosche e scarafaggi, il cibo preferito dalle lucertole che vivevano nei villaggi isolati, morirono a causa del DDT. Le lucertole si riempirono di insetti avvelenati dal DDT; ed anch’esse, presto, cominciarono a morire. I gatti locali si cibarono di lucertole avvelenate e morirono. Dopo la scomparsa dei gatti, la popolazione dei ratti crebbe senza controllo. Le zanzare portatrici di malaria furono uccise dal DDT, ma i ratti diffusero un’altra malattia pericolosa per le popolazioni umane. La gente dell’isola non si preoccupava più della malaria, ma incominciò a morire a causa della malattia trasmessa dai ratti. E, per ristabilire l’equilibrio naturale, furono paracadutati nei villaggi, dei gatti, al fine di combattere i ratti. Questo è un altro esempio di effetti imprevisti che gli esseri umani possono avere su altri organismi ed anche su se stessi, a causa delle interazioni tra i molti organismi di una comunità.
Gli antiparassitari che hanno sostituito gli idrocarburi clorurati sono meno persistenti, ma spesso più tossici per l’uomo, per gli uccelli e altri vertebrati.
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