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Critiche al modello di iperciclo

 Il modello di iperciclo proposto da Eigen e in genere tutte le ipotesi concernenti un mondo primordiale costituito da nudi replicanti, ha sollevato numerose critiche, ecco le principali:

  • se all’interno di un iperciclo una molecola di RNA inizia a moltiplicarsi più rapidamente rispetto alle altre con cui è in competizione e interrompe le sue funzioni catalitiche, questo RNA egoista diventa un parassita che prende il sopravvento sulla popolazione;

  • Il cortocircuito può avvenire se un RNA all’interno dell’iperciclo muta e inizia a catalizzare una sequenza successiva, provocando una diminuzione nella complessità dell’iperciclo;

  • Il collasso della popolazione può verificarsi quando a causa di fluttuazioni casuali, una popolazione di molecole costituente un componente essenzialeGli enzimi reagiscono con il substrato dell’iperciclo si riduce a zero: in queste condizioni tutto l’iperciclo si interrompe;

  • Gli attuali geni che codificano la replicazione degli RNA , sono molto diversi negli archibatteri, negli eubatteri e negli eucarioti, per cui si può pensare che questo processo sia sia realizzato successivamente rispetto al comune antenato;

  • Tutti gli aminoacidi presenti nei viventi, inoltre, sono chirali,  mentre in condizioni di abiogenesi si formano sempre racemi; la replicazione dell’RNA risulterebbe compromessa se il montaggio delle basi complementari avvenisse in un ambiente in cui le due forme chirali fossero presenti in concentrazioni simili; in queste condizioni, l'attività enzimatica sarebbe compromessa.;

  • I virus sono semplici macchine di replicazione, in essi il metabolismo è assente e molti scienziati non li considerano neppure organismi viventi, ma solo cattive notizie avvolte da un involucro proteico.

 

 

 

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