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Ispettore centrale per la Fisica
professor Biagio Di
Bilio
Buongiorno a tutti, cercherò di essere brevissimo, visto che siamo due
ispettori con un unico direttore generale, però questo fa capire quant’è
l’importanza che il Dott. Cosentino dà a questo incontro, infatti la collega
Perugini rappresenta il campo delle scienze naturali, biologia, geografia,
mentre io ho l’incarico di seguire i lavori che riguardano la fisica e la
matematica.
Volevo dire prima di tutto che c’è uno stretto collegamento tra le due
direzioni generali cui accennava la collega, nel senso che io sono assegnato
alla direzione generale della formazione e come direzione generale della
formazione noi non abbiamo una diretta responsabilità per quanto riguarda la
redazione degli obiettivi specifici di apprendimento nazionali voluti dalla
riforma, però, siccome lavoriamo sulla formazione del personale della scuola,
nel senso che andiamo dai bidelli fino ai dirigenti scolastici, è chiaro che
non possiamo fare il nostro lavoro se prima non abbiamo questi obiettivi
nazionali. Allora da questo punto di vista nasce uno stretto rapporto tra la
direzione generale della formazione e quella degli ordinamenti; in questo
rapporto sono nate delle iniziative,un’iniziativa molto importante che stiamo
seguendo attualmente, in cui sono coinvolte le varie associazioni, è quella
della produzione di materiale didattico da mettere in rete con Indire (l’ex BDP
di Firenze). Per questo motivo io mi intresso per la fisica e la
matematica per cui abbiamo costituito un
Comitato di progetto per la Fisica di cui ovviamente fanno parte l’AIF, la SIF
(società italiana di fisica), la SAIT (società astronomica italiana),
dall’altra parte, per la matematica c’è l’UMI (unione matematica italiana), la
Mathesis, la SIS (società italiana di statistica) e poi ci sono anche i
rappresentanti di un altro progetto che è stato voluto dall’allora direttore
generale Dutto, quando stava a Roma e non in Lombardia, e che riguarda dieci
dipartimenti di matematica che hanno prodotto del materiale e quindi hanno
lavorato proprio per questa produzione di materiale.Questi due gruppi sono già
costituiti formalmente e hanno il compito appunto di produrre materiale
didattico che dovrà essere consegnato al ministero entro il mese di giugno, poi
nel periodo estivo gli esperti dell’INDIRE lo dovrebbero ingegnerizzare, e su
questo cerchiamo di dare prima una mano noi in modo da facilitare loro il
compito, e questo materiale dovrebbe andare in rete in autunno, quindi dovrebbe
essere materiale per l’aggiornamento da utilizzare per il nuovo anno
scolastico. Chiaramente, come dicevo prima, noi non possiamo produrre del
materiale se non conosciamo anche gli obiettivi rispetto ai quali produrre
questo materiale e, visto che però questi obiettivi non ci sono ancora,
dobbiamo in qualche modo cercare di simularli, se non altro come proposta da
avanzare poi in una fase successiva. Allora, in parallelo a questa produzione
di materiale abbiamo delle riunioni di lavoro con la Società italiana di fisica
da una parte e con l’Unione matematica dall’altra, per cominciare a produrre,
pur senza ancora un mandato diretto da parte del ministero, quindi come
iniziativa nostra, delle società scientifiche,delle ipotesi di obiettivi
specifici di apprendimento nazionali in modo che poi possiamo prenderli come
punto di riferimento rispetto ai quali produrre del materiale didattico. Questa è la fase di lavoro in cui siamo
impegnati attualmente e quindi i questo senso ringrazio le associazioni che ci
stanno dando un grossissimo apporto al riguardo. Sappiamo tutti che questo è un
periodo piuttosto vago, sapete che la proposta di riforma è stata approvata al
Senato, è passata al Parlamento, e già si sentono tante voci di gente che
non è contenta, nel senso che per es. si
dice -l’ho sentito dire da persone vicine ai dibattiti politici- sembra che si
prenda coscienza del fatto che otto licei forse sono anche troppi, se vogliamo
intendere il senso della licealizzazione così come lo intendiamo normalmente,
per cui anche questo potrebbe essere un oggetto di dibattito all’interno del
Parlamento. È chiaro che queste cose non spettano a noi, noi facciamo la parte
dei tecnici, però queste posizioni ci possono anche allarmare perché se
dobbiamo lavorare abbiamo bisogno di un punto di riferimento il più chiaro
possibile.
Io mi fermerò insieme a voi nei gruppi e sarò contento di partecipare alle
vostre attività perché anch’io, come tutti gli ispettori, venendo dal campo
dell’insegnamento (ho fatto l’insegnante, il preside e l’ispettore) viviamo e
vivo sempre in prima persona le attività che si fanno nella scuola e quindi
spero di poter collaborare insieme a voi. Grazie.