Balla con la Terra
libri
 

Musica geofonica della stratigrafia dell’Appennino umbro-marchigiano


A. Montanari, G. Rossetti
G. J. Firmage, 2001

Distribuito da: Depositi Editoriali
Paolo Fagnani & Co. snc
Via Grandi 14
60020 Candia (AN)
fagnani@libero.it

Balla con la Terra è il primo di cinque progetti geofonici su cui gli Autori lavoreranno nei prossimi anni. Rappresenta piu' che altro un esperimento, un debutto del concetto.
Il sito, con links su OGC (Osservatorio Geologico
di Coldigioco) è:
http://www.geocities.com/dwte2001/index.html

“La Terra ha dei cicli e dei ritmi, la musica ha dei cicli e dei ritmi, e quindi la Terra ha musica. Per sentirla bisogna sapere dove andarla a cercare.
Balla con la Terra è una serie di dodici composizioni create traducendo attentamente in musica eventi, cicli e ritmi della Terra...”
Nel mio passato di naturalista ho vissuto due intense emozioni, irripetibili ed inesprimibili a parole: la prima nella Valle dell’Inferno, tra il Monte Somma e il cono del Vesuvio, la seconda sulla morena di fondo di un circo glaciale trentino. La bellezza selvaggia di quei paesaggi e il fruscio del vento sulle rocce mi lasciarono senza fiato e la mia mente registrò solo due concetti: poesia e musica. Ho rivissuto quelle emozioni quando ho avuto per le mani CD e libro. Non conosco la musica e il mio orecchio è alquanto grossolano, perciò il mio giudizio musicale è da profana: posso solo dire che i brani sono godibilissimi e molto più armonici di quanto ci si aspetti, confermando il concetto che a saperla leggere e interpretare, la Natura è poesia e musica.
Il volume si apre con un’introduzione teorica sui principi stratigrafici, geocronologici e climatologici che, pur nella sua essenzialità, nulla ha da invidiare a un buon manuale di Scienze della Terra.
Quindi viene introdotto il concetto di ciclicità e ritmicità dei fenomeni geologici che presiede all’idea di convertire dati stratigrafici in musica. Le sequenze sedimentarie dell’Appennino e di altre località non italiane vengono interpretate alla luce dei cambiamenti climatici legati al ciclo di Milankovitch, che riassume le variazioni subite dall’insolazione a seguito della diversa inclinazione dell’asse terrestre, dell’eccentricità dell’orbita e del moto di precessione.
Di seguito viene spiegata la tecnica con cui i dati stratigrafici sono stati convertiti in note e le sequenze litologiche in brani musicali, sfruttando ricorrenze cicliche studiate per mezzo di vari parametri: fluttuazione del CaCO3, presenza di particolari fossili o di elementi rari, rapporti isotopici, anomalie magnetiche.
Infine per ogni brano vengono illustrati, anche con foto e grafici, la sequenza litologica che lo ha ispirato e i parametri analitici presi in esame, mentre la composizione diviene pretesto per “raccontare” l’evento geologico che ha prodotto la formazione: dall’impatto dell’asteroide e la conseguente crisi climatica che segna il limite Cretaceo-Terziario e l’estinzione dei dinosauri, oltre al 50% degli organismi marini e terrestri, alla chiusura del Mediterraneo e alla sua trasformazione in un bacino asfittico. Il fatto straordinario è che, se si ascoltano i brani e contemporaneamente se ne legge la spiegazione, sembra proprio di rivivere tali drammatici avvenimenti. In più ad essi, attraverso una prosa gradevole e gustosa, viene data una simpatica attualità.

E’ senza dubbio un’opera pregevole, che merita di essere ascoltata e letta sia per il suo valore intrinseco, sia per la sua unicità.
Come dicono gli Autori, “pensiamo che sia un gioco divertente con cui giocare (suonare) e, forse, un modo per sentirci più vicini e tocar l’anima della nostra grande MoM” (1).

Maria Teresa De Nardis (2)

(1) La parola MoM (mom) è inglese e significa madre, mamma.  La versione originale del libretto, infatti, è in inglese. La copertina del CD è un quadro 150x150 cm che la moglie di uno degli Autori ha dipinto circa sei anni fa per commemorare la morte di sua madre. Il quadro rappresenta La Madre, come “centro mundi”, con i punti cardinali, il sole, il mare, e l’albero della vita dell’artista-musicista shaker Hannah Cohoon (1854). Letto al rovescio, MoM diventa WoW, meraviglia.
(2) Da NATURALMENTE, anno 13, n. 3 settembre 2001

 
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