Glossario
Aminoacidi: sono molecole dotate un gruppo
aminico (-NH2), un gruppo acido (-COOH), e un gruppo detto R,
diverso per ogni aminoacido. Gli aminoacidi si
concatenano fra loro attraverso il legame detto peptidico in un processo
(condensazione) che comporta la perdita di acqua
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AMP: adenosina monofosfato; è
composto da un solo fosfato legato allo
zucchero a sua volta unito alla adenina. L’AMP ciclico è un composto
chiave in molti processi in cui vi sia scambio di informazione fra
molecole.
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anfipatiche, molecole:
Sono molecole anfipatiche quelle che presentano legami polari (che
hanno affinità con l'acqua) e legami apolari (che non hanno affinità con
altre molecole apolari e non con l'acqua); i fosfolipidi, che
costituiscono le membrane cellulari, sono molecole anfipatiche
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ATP, o adenosina trifosfato, è un coenzima, diffuso in tutti gli organismi e direttamente o indirettamente è
coinvolto in tutti i processi in cui avvengano reazioni di scambio
energetico.
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Asteroide o Pianetino: i
pianetini sono piccoli pianeti (il più grande, Cerere, ha un diametro di
1000 km, ma alcuni misurano solo pochi chilometri); le loro orbite sono
spesso così eccentriche da intersecare quelle degli altri pianeti.
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Autocatalisi: una reazione si definisce
auto-catalitica quando i prodotti della reazione sono contemporaneamente
anche catalizzatori della stessa;
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Basi azotate: molecole ad
anello con proprietà basiche che contengono carbonio, ossigeno, idrogeno e
azoto; insieme all’acido fosforico e a zuccheri a cinque atomi di
carbonio, costituiscono i nucleotidi, componenti degli acidi nucleici
(DNA ed RNA) Esse sono: adenina, timina, citosina, guanina ed uracile
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Carbonio radioattivo:
il carbonio è presente in tre isotopi: 12C, 13C,
14C; mentre 12C possiede 6 neutroni e 6 protoni,
13C possiede 7 neutroni e 14C 8. 12C e
13C sono forme stabili, cioè i loro nuclei non tendono a
modificarsi nel tempo, 14C è invece radioattivo, cioè il suo
nucleo emette particelle ad alta energia, che possono essere rilevate con
particolari apparecchi.
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Catalizzatore: tutte le
reazioni avvengono perché gli atomi o le molecole si urtano con una certa
velocità che consente la rottura dei vecchi legami e la formazione di
quelli nuovi. Se una reazione avviene a temperatura ambiente, gli urti fra
molecole sono generalmente troppo deboli perché la reazione abbia luogo. I
catalizzatori consentono la diminuzione dell’energia necessaria a che
avvenga una reazione e quindi permettono che questa possa avvenire anche a
temperatura ambiente
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Coenzima A: Il coenzima A è una composto organico che
agisce come cofattore; sotto forma di acetil-CoA, per esempio,
trasferisce rapidamente il gruppo acetile da un composto all’altro. Entra
nel ciclo dell’acido citrico, una fase della respirazione cellulare.
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Condensazione:
si ha una reazione di condensazione quando due aminoacidi, due
nucleotidi o due zuccheri semplici si uniscono insieme; dalla reazione si
libera una molecola di acqua.
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Cometa: le comete sono corpi celesti con un aspetto
caratteristico, quando diventano visibili dalla Terra. Si muovono intorno
al Sole con un’orbita molto eccentrica e ogni anno ne vengono
avvistate a decine.
Il loro nucleo centrale, costituito essenzialmente da acqua solida
contenente monossido di carbonio, anidride carbonica, metano, è circondato
da una chioma, che avvolge il nucleo come un’aureola e che si forma quando
la cometa si trova in prossimità del Sole; l’aureola può originare una
coda. Il vento solare disperde il materiale di cui la cometa è costituita,
per cui la loro vita è effimera. Talvolta finiscono per cadere nel Sole,
oppure in un pianeta, come è successo nel 1994, quando la cometa Shoemaker-Levy 9 è finita su Giove. Le comete “morte” vengono
continuamente rimpiazzate da altre, situate in una sorta di serbatoio, la
nube di Oort, lontana dal nostro pianeta 100.000 volte la distanza media
Terra-Sole. La nube di Oort si è probabilmente formata durante
l’aggregazione dei pianeti esterni del sistema solare, quando milioni e
milioni di blocchi di “neve sporca” sono sfuggiti alla forza
gravitazionale dei pianeti.
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Deossiribonucleotide: è un composto organico
costituito da uno zucchero a cinque atomi di carbonio (deossiribosio)
legato a nucleotide (adenina, guanina, citosina, timina ) e a un gruppo
fosfato.I deossiribonucleotidi, legandosi insieme, costituiscono sequenze
di DNA Il corredo genetico delle cellule
è espresso come una sequenza di nucleotidi.
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DNA: La molecola è un
polimero di
unità dette basi azotate, alcune formate da un anello semplice (citosina
timina ), altre da un anello doppio (guanina, adenina) ; come l’RNA le
unità si legano a uno zucchero, in questo caso il desossiribisio) che a
sua volta si lega a dei gruppi fosfato. Il DNA è costituito da due
filamenti in cui le basi azotate si fronteggiano, in modo che la timina si
lega sempre con l’adenina e la citosina con la guanina. Con l’aiuto dell’RNA
il DNA dà alle cellule l’informazione necessaria per costruire le
proteine.
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Endospora
batterica: Molti eubatteri sono in grado di costruire al loro interno endospore, cellule con uno spesso rivestimento protettivo il cui
citoplasma è disidratato. La cellula esterna, in condizioni di vita
estreme, può morire, ma l’endospora rimane quiescente e sopravvive anche a
temperature molto basse o superiori alla temperatura di ebollizione e alla
presenza di composti altamente nocivi
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Energia e reazioni chimiche: Gli scambi
di energia avvengono o per azione di una forza o per scambio di energia
termica. L'energia termica si trasmette solo da un corpo caldo ad uno
freddo; se si mettono a contatto due gas aventi energia termica diversa,
dopo un certo intervallo di tempo le loro molecole si distribuiscono in
modo del tutto casuale. Il grado di ordine del sistema diminuirà (cioè non
ci sarà più un contenitore di molecole lente e uno di molecole veloci, ma
un unico grande contenitore in cui tutte le molecole si sono
distribuite in modo casuale .
Si dice in questo caso che l'entropia
del sistema è aumentata. L'aumento dell'entropia è una conseguenza
inevitabile di tutti gli scambi d'energia. Le reazioni, perciò, tendono ad avvenire nella
direzione in cui si ha rilascio di energia, con formazione di molecole che
possiedono legami più stabili e forti di quelli di partenza; le reazioni
in questo caso vengono dette esoergoniche, in quanto liberano
energia. Le reazioni di tipo inverso possono avvenire solo se viene loro
fornita energia. Lo stesso succede quando il
sistema diminuisce globalmente il suo stato di ordine, come avviene per
esempio quando l'acqua, spontaneamente passa da liquida a gassosa
(evapora); il processo assorbe energia ed è spontaneo, ma le molecole
aumentano il loro grado di disordine. Niente, in natura, contrasta questo
principio fondamentale; in
natura non esiste alcun Diavoletto di Maxwell, l'essere immaginario che non si
nutre di energia ed è capace di separare le molecole a maggior energia da
quelle con energia minore, mantenendo nella stessa stanza per esempio una
zona alla temperatura di 40°C e un'altra a 10°C.
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Entropia/neghentropia: è la quantità termodinamica che misura il
livello di degradazione, di disordine, dell'energia di un sistema. Tutti i
sistemi tendono verso il massimo grado di entropia: consideriamo due scomparti chiusi posti a temperatura diversa; una volta
che siano messi in comunicazione fra loro, le molecole "calde" più veloci
e quelle "fredde", più lente, passano da uno scompartimento
all'altro, sino a quando le particelle si distribuisce statisticamente a
caso nei due contenitori, indipendentemente dalla loro energia. Neghentropia: un aumento di ordine corrisponde ad una diminuzione di
entropia, o se si preferisce ad un aumento di entropia negativa, cioè neghentropia. I viventi sono sistemi neghentropici, dal momento che
mantengono un grado di ordine elevato, questo grado di ordine elevato è
mantenuto tale a spese dell'ambiente in cui si trovano a vivere.
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Enzima : gli enzimi sono
proteine che fungono da catalizzatori biologici; essi accelerano,
sincronizzano, regolano tutte le reazioni che avvengono all’interno della
cellula; gli enzimi sono altamente specifici, cioè ogni enzima agisce
sempre e soltanto per una determinata reazione. Gli enzimi reagiscono con
i reagenti (substrato) grazie alla presenza, nella macromolecola proteica,
di una zona particolare (sito attivo); se questa viene modificata a causa
di una mutazione o perché l’enzima ha reagito con altre molecole che ne
hanno cambiato la struttura spaziale, l’enzima diventa incapace di
funzionare. Il meccanismo di funzionamento dell'enzima è del tipo
chiave-serratura, come dimostra lo schema, per cui il substrato (la
molecola reagente) deve avere una specifica
conformazione chirale. Si è scoperto che anche alcuni tipi di RNA possono fungere da
catalizzatori biologici
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Equilibrio chimico:
in una determinata reazione, si raggiunge l’equilibrio chimico quando la
concentrazione dei reagenti e dei prodotti si mantiene costante nel tempo;
perché si raggiunga tale stato, il sistema non deve essere rifornito di
energia né di materia; le molecole autoreplicanti, invece, devono essere
continuamente rifornite di energia e di composti che ne assicurino la
duplicazione.
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Epigenesi: sviluppo individuale
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Esoni e Introni:
negli eucarioti non tutto il DNA codifica per determinati polipeptidi;
circa il 90% di tutto il DNA dell’organismo ( costituito da porzioni che
prendono il nome di introni) viene eliminato durante il processo che porta
alla costruzione del mRNA ; mentre ne viene trascritta soltanto una
piccola parte, quella costituita da Esoni. Liquidato inizialmente come
junk DNA, DNA spazzatura, questo DNA eliminato sembra possedere
funzioni di regolazione molto importanti; l'RNA codificante,
pertanto, può, in tempi diversi, essere costituito da sequenze diverse,
originando polipeptidi e quindi informazione diversa
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Errore di duplicazione: un errore di duplicazione si
realizza quando una determinata base azotata non si lega alla sua base
complementare, ma ad un’altra, oppure una base viene completamente
saltata.
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Galassia: Le galassie sono raggruppamenti di miliardi
di stelle; tutte le stelle che riusciamo a vedere ad occhio nudo,
appartengono alla galassia in cui è presente il Sole, la Via Lattea, che
comprende 100 miliardi di stelle ed ha la forma a spirale; altre galassie,
di forma e dimensioni diverse dalla nostra, sono presenti nello spazio,
lontane dalla nostro pianeta da 175.000 a 8 miliardi di anni luce.
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Marte:
Il pianeta, grande poco più della metà della Terra e lontano dal Sole
circa 1,5 volte il nostro pianeta, è visibile con un buon cannocchiale e
si riconosce facilmente per il suo colore rosso e per le calotte polari
bianche. Dato che l’inclinazione del suo asse sull’orbita che il pianeta
descrive attorno al Sole è simile a quella che ha la Terra, Marte ha
stagioni simili alle nostre, anche se la loro durata è circa doppia. Il
colore bianco delle calotte polari è dovuto alla presenza di acqua solida,
come ha mostrato la missione Viking, che ha raggiunto il pianeta nel 1976;
i primi rilevamenti hanno fatto pensare che il suolo marziano fosse
completamente sterile; anche il veicolo Sojourner, che nel 1997 ha
esplorato il suolo accidentato del pianeta, ha sembrato fornito del
pianeta un’immagine desolata: una sassaia rossastra, qua e là punteggiata
da crateri d’origine vulcanica e da impatto, ripidi canyon, ampie vallate
illuminate da un pallido Sole. Le temperature sono sempre molto basse,
spesso sotto i -100°C; l’atmosfera rarefatta, con una pressione pari a
quella registrabile sulla Terra a 35.000 m di altezza, è composta
prevalentemente da anidride carbonica, con tracce di ossigeno, azoto e
acqua; mancando lo strato di ozono (O3), il suolo è colpito dai
mortali raggi ultravioletti del Sole; i venti raggiungono anche la
velocità di 650 Km l’ora, sollevando altissime nubi di polvere. La
presenza di ampie valli, profondi canyon, segni di linee di scorrimento,
tuttavia, fanno ritenere che un tempo su Marte fosse presente acqua allo
stato liquido in grande abbondanza; attualmente, data la bassissima
pressione, essa non è presente in superficie, ma i recenti rilevamenti
compiuti dal veicolo spaziale Odissea (marzo 2002), hanno messo in
evidenza grandi quantità di ghiaccio nascoste sotto la superficie del
suolo marziano.
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Membrane cellulari
Le cellule di tutti i viventi sono avvolte da una
membrana che delimita un ambiente esterno, composto fondamentalmente d'acqua,
da un ambiente interno, un ricco miscuglio di molecole e macromolecole
sospese in acqua. Le membrane consentono alla cellula di mantenere la propria identità e di
proteggere i componenti cellulari che altrimenti si disperderebbero; esse
sono costituite da fosfolipidi, formati da una "testa" polare e
delle "code" apolari, e da proteine.
La testa dei fosfolipidi, costituita da una
molecola polare contenente il gruppo fosfato, è "solubile", cioè
attratta dalla molecole dell'acqua, mentre la coda, apolare, non lo è. Se
si getta con estrema delicatezza una gocciolina fosfolipidi in acqua, le
molecole si dispongono in modo da porre le teste rivolte verso l'acqua
mentre le code, per difendersi da un ambiente che non "amano", "si
cercano" per riunirsi; si crea così un doppio strato molecolare e se si
agita il liquido, esso origina sferette microscopiche al cui interno è
intrappolata dell'acqua. Dal momento che le membrane cellulari giocano un
ruolo fondamentale per il mantenimento della vita, anche perché le
numerose proteine presenti sulla loro superficie svolgono numerose
attività enzimatiche, ci si deve chiedere come sia stata possibile la loro
formazione.
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Metabolismo: il metabolismo
cellulare consiste in tutta quella serie di reazioni che portano la
cellula a costruire molecole complesse, grazie a reazioni di sintesi
(anabolismo) e nel contempo ad ottenere energia demolendo composti
complessi (catabolismo). Nel caso di molecole autoreplicanti, deve essere
presente una fonte di energia e le materie prime (i monomeri) che
consentano la duplicazione delle molecole
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Meteorite: Le meteoriti sono frammenti solidi
presenti nello spazio extraterrestre; quando penetrano nella nostra
atmosfera, diventano incandescenti e appaiono nel cielo notturno come
strie luminose; se le loro dimensioni sono piccole, bruciano completamente
(stelle cadenti o meteore). Le meteoriti più grandi possono raggiungere la
superficie terrestre e provocare la formazione di enormi crateri da
impatto. Le meteoriti carbonacee: sono rocce nere, dal persistente odore
di alcol etilico, ricche di composti organici
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Monomeri: le molecole che vanno a costituire le
macromolecole, come il glucosio nel caso dell’amido o gli aminoacidi nel
caso delle proteine si chiamano monomeri
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NAD+/NADH Il NAD+ (nicotinammide adenin dinucleotide)
è un coenzima presente in tutte le cellule. Il NAD+ è il principale
accettare di elettroni nelle ossidazioni delle molecole combustibili; la
reazione in cui è coinvolto è:
NAD+ + H+ + 2e– ↔ NADH.
Nelle reazioni attraverso cui gli organismi aerobi ossidano i
composti organici, l’accettore ultimo di elettroni è rappresentato
dall’ossigeno, ma gli elettroni provenienti dai composti organici non
vengono ceduti direttamente a questo, bensì trasferiti a speciali
trasportatori come appunto il NAD+.
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NADP (nicotinammide adenin dinucleotide fosfato). La
sua forma ridotta (NADPH) è prodotta per esempio nelle reazioni della fase
luminosa
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Nebulosa: Le nebulose sono ammassi di gas,
soprattutto idrogeno ed elio, e polveri estremamente rarefatto; esistono
numerose forme di nebulose, come quelle diffuse o luminose,
presenti in prossimità di una stella che provoca l’eccitazione degli atomi
che compongono la nebulosa, rendendola luminosa; le nebulose oscure
appaiono al contrario come macchie scure nel cielo che in quella zona
sembra senza stelle; le nebulose planetarie sono involucri di gas
rarefatti attorno ad una stella centrale. Le nebulose sono la sorgente di
nuove stelle e dei relativi sistemi planetari.
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Nucleotide è costituito da uno zucchero a cinque
atomi di carbonio legato a una base azotata e a un gruppo fosfato. I
diversi nucleotidi differiscono soltanto per la base azotata.
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Ontogenesi: Insieme di trasformazioni che portano dall'uovo fecondato all'organismo
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Ortogenesi: secondo questo modello evolutivo l'evoluzione degli organismi è avvenuta secondo una direzione ben determinata: le strutture si sono trasformate andando incontro a un continuo sviluppo (o regresso).
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Osmosi:
si tratta di un movimento di acqua da una soluzione meno concentrata a una
soluzione più concentrata, attraverso una membrana semipermeabile. Per
"semipermeabile" si intende una membrana che permette il passaggio del
solvente (per esempio l'acqua) ma non di determinati soluti (per esempio
zuccheri e proteine). Per effetto dell'osmosi una cellula messa in acqua
distillata tende a gonfiarsi d'acqua fino a scoppiare, mentre una posta in
una soluzione di saccarosio (molecola che non può attraversare la membrana
cellulare) perde acqua
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Polimeri:
Un polimero è una grande molecola
costituita da molte unità molecolari, identiche o simili, chiamate
monomeri, tenute insieme da legami
covalenti. Come si vede dallo schema, le polimerizzazioni richiedono
sempre l'intervento di una fonte energetica, fornita dall'ATP e avvengono
con perdita di acqua
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Proteine: Le proteine sono
costituite da 20 diversi aminoacidi, molecole
dotate un gruppo aminico (-NH2), un gruppo acido (-COOH),
e un gruppo detto R, diverso per ogni aminoacido. Questi si
concatenano fra loro attraverso il legame detto peptidico in un processo
(condensazione) che comporta la perdita di acqua.
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Replicazione dell’RNA: la replicazione dell’RNA
avviene in modo analogo alla replicazione del DNA: la molecola di RNA è
costituita da una precisa sequenza delle basi azotate uracile (U),
citosina (C), guanina (G), adenina (A) ; quando questa va incontro a
duplicazione, le basi azotate che andranno a far parte della nuova
molecola si legano in modo che ciascuna si unisca con legami idrogeno ad
una base ad essa complementare; U si lega ad A e C a G.
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Rete booleana: le reti booleane si basano su regole di commutazione logica e devono il loro nome
a George Boole (1815-1864), il matematico inglese che le elaborò. Ogni
elemento o nodo della rete può esistere in due stati alternativi
(acceso-spento o on off), regolati dagli altri che fungono da ingressi;
l’attività o inattività di ciascuna variabile è determinata da regole
quali la funzione OR (la variabile in uscita è attiva se almeno una delle
variabili di ingresso è attiva), la variabile AND (rende attiva la
variabile in uscita se e solo se tutti i suoi ingressi sono attivi), NOT
(inattiva la variabile in uscita). La dimensione della rete (N), indica
quanti elementi sono presenti, la densità di connessione (K) indica il
numero di connessioni di ciascuna cella; le possibili combinazione di
ingressi sono pertanto 2K. La distanza tra «ON» e «OFF». Il parametro P
tiene conto della tendenza di una singola cella a mantenere stabile il
valore espresso anche qualora cambi il suo input. Se gli elementi di una
rete hanno P = 1, o P = 0 comunque cambi il loro input, essi manterranno
lo stesso valore, «acceso» o «spento». Una rete di questo tipo è
“congelata”. Comportamento opposto si ha con reti in cui P = 0,5, si ha
massima variabilità di comportamento per cui le reti sono potenzialmente
caotiche. Si definisce stato della rete l’insieme di combinazioni di
attività o inattività degli elementi della rete; dal momento che il numero
degli stati è finito e il comportamento della rete è deterministico, essa
passa attraverso un numero definito di stati (traiettoria della rete),
percorrendo un ciclo (o diversi). L’insieme di stati che fanno parte di un
dato ciclo prende il nome di bacino di attrazione.
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Ribonucleotide: è un composto organico
costituito da uno zucchero a cinque atomi di carbonio (ribosio) legato a
nucleotidi uguali a quelli presenti nel DNA ( tranne che per il fatto che
l’uracile sostituisce la timina) e a un gruppo fosfato; i ribonucleotidi,
legandosi fra loro, danno origine agli RNA.
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Ribosomi sono il “banco di
montaggio delle catene di polipeptidi; si tratta di strutture, visibili al
microscopio elettronico e presenti in tutte le cellule
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RNA (acido
ribonucleico): è costituito dalle basi azotate adenina, citosina,
guanina ed uracile; quest’ultima è simile alla timina, presente invece nel
DNA. Le basi sono legate ad uno zucchero; gli zuccheri (ribosio) si legano
a loro volta fra loro per mezzo di gruppi fosfato. In alcuni virus l’RNA
contiene il patrimonio ereditario; in tutti gli altri organismi ha la
funzione di trascrivere l’informazione genetica contenuta nel DNA e
tradurla in proteine. Esistono tre tipi di RNA, messaggero, di trasporto e
ribosomiale
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RNA di trasporto (tRNA): è costituito da una sequenza
di circa 80 nucleotidi. La molecola assume una forma a trifoglio a causa
della presenza di legami idrogeno che si instaurano fra basi complementari
della stessa catena; Il filamento termina sempre con la sequenza CCA; è a
questo livello che si lega l’aminoacido specifico per ciascun tRNA, mentre
dalla parte opposta è presente una tripletta complementare a quella che è
presente sul mRNA. Il tRNA è in grado di riconoscere sia l’enzima
che gli consente di legarsi all’aminoacido
corretto, sia il codone dell’mRNA a cui è in grado di legarsi, in quanto
possiede nella sua molecola una tripletta (anticodone) complementare a
quella presente nell’mRNA (codone).
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RNA messaggero (mRNA): si forma a partire dal DNA,
copiando le informazioni contenute in questa banca dati.
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Simbiosi: si tratta di un fenomeno per cui degli
organismi che vivono insieme,collaborando l’uno alla sopravvivenza
dell’altro.
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Spazio interstellare: lo spazio interstellare non è
vuoto, ma contiene corpi di dimensioni variabili (singoli atomi sino a
frammenti simili a polvere o a sassolini
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Stromatoliti:
sono formazioni dovute alla fossilizzazione di grandi colonie di
cianobatteri e si formano per sovrapposizione di "tappeti" di cellule.
Questi strati sono stati prodotti dalla precipitazione di carbonato di
calcio su filamenti di cianobatteri in accrescimento; i batteri
sottraggono all'acqua circostante il biossido di carbonio, inducendo la
trasformazione del bicarbonato di calcio (un sale solubile) in carbonato
di calcio che, precipitando, funge da cemento per i piccoli granuli del
fondo; il sedimento si trasforma lentamente in roccia e i cianobatteri vi
rimangono imprigionati, generando fossili. Gli strati si accrescono nel
tempo gli uni sugli altri, generando queste strane formazioni.
Stromatoliti in formazione si trovano ancora nella regione dell'Australia
occidentale chiamata North Pole, più precisamente ad Hamelin Pool, ora
parco nazionale. Sono stati rinvenuto resti di stromatoliti risalenti a
3,6 miliardi di anni fa, associate a fossili di cellule somiglianti ai
cianobatteri attuali ( la foto qui a lato è ripresa da
http://www.anbg.gov.au/friends/kids/strom1.jpg .
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Tautologia: un'affermazione viene
definita tautologica quando la spiegazione ad una certa domanda viene
fornita utilizzando argomentazioni già impliciti nella domanda stessa
(perché piove? Perché viene giù acqua): Nel caso specifico del concetto di
adattamento: che è adatto? Chi sopravvive E perché sopravvive? Perché è
adatto
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Tioli:
composti dello zolfo,
formati da un gruppo organico R, legato
allo zolfo e idrogeno (R-S-H); i tioesteri si formano quando un tiolo
si lega con un acido carbossilico(R'-COOH) con perdita di una molecola
d’acqua (R-S-CO-R')i componenti di questo legame sono gli stessi del brodo primordiale. I tioli
si trovano inoltre nel materiale vulcanico, ricchi di solfuro di idrogeno,
così come sono stati trovati nella terra prebiotica. Il legame tioestere è
ciò che i biochimici chiamano legame ad alta energia, equivalente ai
legami fosfato nell’ATP
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Trascrittasi inversa: è un enzima che catalizza la
trascrizione di RNA in DNA. Viene utilizzata per copiare l’informazione
contenuta nel patrimonio ereditario del retrovirus
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Virus sono strutture infettive di
molte cellule; le loro dimensioni sono submicroscopiche (diametro da 10-20
nm fino a 200-450 nm) e pertanto essi sono visibili soltanto al microscopio
elettronico. Essendo privi di metabolismo, i virus sono parassiti
obbligati di altre cellule procarioti o eucariote. Un virus è formato da
acido nucleico (DNA
o RNA) contenuto in un involucro proteico
chiamato càpside. Quando infettano le cellule di procarioti si
parla di batteriofagi o fagi, I batteriofagi immettono il loro DNA
nelle cellule dell’ospite; il DNA del fago assume un aspetto circolare e
duplica il proprio DNA e le proprie proteine, utilizzando il materiale
organico presente nella cellula ospite; si parla in questo caso di ciclo
litico, in quanto la cellula colpita si rompe (lisa), permettendo al fago
di infettare altre cellule. In altri casi il DNA del fago si inserisce nel
DNA del batterio e il DNA del virus si duplica insieme a quello
dell’ospite. Il DNA fagico, una volta inseritosi nel DNA batterico, prende
il nome di profago. I profagi possono rimanere nella cellula dell’ospite
in questo stato o rendersi nuovamente autonomi ed iniziare un nuovo ciclo
litico. I virus degli eucarioti si comportano in modo analogo. I virus ad
RNA (retrovirus) possiedono degli enzimi grazie ai quali possono
integrarsi nel patrimonio ereditario dell’ospite. Si può parlare di
organismi viventi a proposito di virus? Secondo la maggior parte degli
scienziati no, dal
momento che i virus mancano di attività metaboliche. |
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