LE SCIENZE NATURALI NELLA SCUOLA

n. 17 anno IX gennaio 2001

Le scienze naturali studiate nel bosco - Sì grazie

Benedetto Gatti
doc. Mat. e Scienze sc. media "Lo Bartolo" Buti (Pisa)


Per informazioni e abbonamenti: Sofia Sica


 

Perché
Lo studio delle scienze nella scuola dell'obbligo viene spesso trascurato o svolto in modo episodico, cioè affrontando qua e là qualche argomento fra gli infiniti proposti dalla maggior parte dei libri di scienze ( vere e proprie enciclopedie ) perché l'insegnante dedica alla matematica la maggior parte del tempo. Generalmente esso si riduce "nel raccontare" le meraviglie della natura con un linguaggio complesso e con l'aiuto di buone immagini negando però agli studenti lo stupore e le sensazioni più varie che si possono avere nel trovarsi in prima persona a contatto diretto con "ambienti vivi". La scuola offre occasioni di questo tipo soltanto quando organizza visite (una - due nell'arco dell'obbligo) a parchi naturali , visite impostate spesso (per esigenze di sicurezza e rispetto) su spiegazioni standard effettuate da guide locali dove l'intera scolaresca sta riunita in piedi ad ascoltare. Le informazioni vengono intervallate da lunghe camminate e all'insegnante resta il compito di mantenere la disciplina nel gruppo. Se poi si considera che anche nei piccoli paesi la maggior parte degli studenti trascorre il tempo extra scolastico allo stesso modo di uno studente di città e cioè sport organizzato, tv, computer, tanto maggiore diventa l'esigenza di un contatto non più eccezionale ma continuativo con ambienti naturali significativi. Ed è stato per questa importante esigenza che tre anni fa in una riunione del PIA (Piano integrato d'area, piccoli progetti che i comuni realizzano in accordo con le scuole su vari temi quali il recupero scolastico, serie di conferenze per genitori ecc.) fu proposto di organizzare un parco didattico nel bosco.

Dove
L'area idonea fu trovata in località Caccialupi (Buti) a due Km. da Cascine di Buti verso Lucca. A questo "progetto" aderì il comune di Bientina (che nel frattempo aveva già istituito un'area protetta nelle vicinanze denominata Tanali) e di Calcinaia mentre Buti fece da comune capofila. Il primo anno, con tutti i ritardi fisiologici, è servito per definire i confini dell'area, il rapporto con il proprietario ecc. il secondo è stato dedicato ad incontri preparatori con esperti, in quest'ultimo anno abbiamo definito i percorsi, abbiamo suddiviso il lavoro fra una trentina di insegnanti appartenenti a scuole materne, elementari e medie dei tre comuni aderenti e il prossimo ottobre inizieranno le visite delle scolaresche. Nel parco, privo di pericoli e di facile accesso e percorribilità saranno organizzati cinque percorsi, in parte distinti e in parte comuni fra loro che sono: percorso geologico, percorso alberi e arbusti, percorso animali, percorso stagno, percorso orienteering.

Il PERCORSO GEOLOGICO si propone i seguenti obiettivi:
- Conoscenza del processo di formazione attuale delle rocce sedimentarie (erosione dei rilievi - sedimentazione nelle aree basse)
- Caratteristiche delle rocce affioranti. uso delle rocce
- Riflessione, attraverso l'osservazione, sulla necessita' del sollevamento di materiale profondo indurito. (Rigenerazione dei rilievi)
- Struttura e composizione dei terreni
- Lettura del paesaggio (morfologia, vegetazione, ciclo delle acque)
Tempo previsto per 4 schede: 3 ore Sono segnalati i punti di osservazione, dove compilare le schede (es. geo 1, geo 2 ecc.)
Viene fornita la carta del percorso
Si segue il percorso provvisti di schede
Viene assegnato un punteggio ad ogni scheda Materiale consigliato: boccetta con acido cloridrico, martello, goniometro, metro.

PERCORSO ALBERI E ARBUSTI Obiettivi:
- Riconoscere le specie presenti attraverso l'osservazione delle foglie
- Individuare la presenza di fiori e frutti
- Descrivere alcune caratteristiche della pianta - Comprendere il ruolo biologico della pianta
- Comprendere il ruolo naturale del bosco
Materiale a disposizione: Tavolette per numerare gli alberi.
Bacheca con immagini di foglie, fiori e frutti.
Transetto delimitante una piccola superficie significativa. Schede, su quaderno ad anelli, per la classificazione e per le risposte. Lente d'ingrandimento Igrometro, sacco trasparente per raccolta acqua evaporata, cilindro graduato.

PERCORSO ANIMALI Obiettivi:
Riconoscimento di: Sagome predisposte nel percorso. Impronte, tane, rifugi, piste. Marcature del territorio, resti di cibo. Nidi, mangiatoie. Tipo di alimentazione. Catene alimentari. Adattamento all'ambiente Materiale predisposto Bacheca con immagini degli animali. Sagome infisse nel terreno. Impronte di gesso, tane. Campetto cattura impronte. Nidi artificiali, mangiatoie, tane.

PERCORSO STAGNO Obiettivi:
Caratteri distintivi di uno stagno
Caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua
Osservazione dal vivo di alcuni animali dello stagno
Caratteristiche degli anfibi

Per il percorso orienteering: Impostazione didattica
Gli alunni, con l'aiuto di una carta e di indicazioni in loco dovranno compiere il percorso prescelto dall'insegnante e compilare (da soli o in piccoli gruppi) le schede (che saranno disponibili in un CD "provvisorio" realizzato dal gruppo insegnanti che hanno aderito all'attività PIA e che verrà distribuito il giorno dell'inaugurazione e successivamente, su richiesta, da Legambiente Valdera che prenderà in gestione le visite guidate) loro assegnate utilizzando le informazioni poste in apposite bacheche ma, soprattutto, osservando quanto trovano nel percorso, sia di naturale sia di stimoli appositamente inseriti.
Non sono previsti momenti di spiegazione collettiva ma l'insegnante può fornire qualche chiarimento se sollecitato, controllare che tutto si svolga in modo ordinato e valutare successivamente le risposte date. Questa impostazione si prefigge lo scopo di rendere al massimo operativi gli alunni e di lasciar loro per intero il gusto della scoperta individuale, la scelta personale dei tempi e il rapporto diretto con l'ambiente. Sono altresì richieste alcune operazioni manuali come misurare gli strati delle rocce, la pendenza degli strati ecc. e l'esecuzione di piccoli esperimenti (come il rilevamento del vapore acqueo liberato dalle foglie, la misura del grado di durezza delle rocce, le misure di alcune caretteristiche chimico fisiche delle acque ecc. Le schede, da mettere in un quaderno ad anelli, potranno essere modificate in base alle valutazioni personali di ogni docente e magari arricchite di nuovi spunti visto che siamo all'inizio dell'esperienza. I percorsi sono indicati per scuole materne, elementari e medie inferiori, mentre gli argomenti trattati sono affini a scienze, ed. tecnica, geografia, ed. fisica oltre all'educazione ambientale per sua natura trasversale a diversi saperi.

Gli insegnanti che vogliono recarsi senza guida dovranno soltanto darne comunicazione a Legambiente Valdera Tel. N. 0587/56200, responsabile Giulio Guidetti, mentre chi desidera essere accompagnato da una guida provvista del materiale didattico consigliato dovrà rimborsare Legambiente con 100.000 lire a classe (rimborsabile per il 40% dal comune, su richiesta).

Benedetto Gatti

 
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