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 La rappresentazione scientifica della realtà: esperienze ed esperimenti nella scuola di base (seconda parte)  

di Maria Arcà


Le scienze: approcci didattici (20) IN PRIMA ELEMENTARE: CONFRONTI TRA LIQUIDI Bambini (prima elementare) lavorano da tempo con caraffe e bicchieri di acqua, fanno travasi, giocano a fare le gocce, a far passare l'acqua attraverso passini e stoffe. Seguiamone il percorso didattico per renderci conto delle difficoltà di conoscenze nascoste in un fenomeno banale, notando come, metodologicamen- te, si possono elaborare interpretazioni a partire dal- l'esperienza. (21) L'insegnante propone: Metti tre gocce d'acqua sul- l'asciugamano, poi riprendile e rimettile nel bicchiere. I bambini ci provano, ovviamente non ci riescono e tentano di spiegare: -L'asciugamano è quello che asciuga le gocce, allora se le metti nell'asciugamano, l'acqua si asciuga e le gocce non si vedono. -Certo, perché l'acqua è ancora più fina dei buchetti del passino e le gocce vanno a finire dentro i peletti dell'asciugamano. -L'acqua nell'asciugamano non si è asciugata, è ancora tutto bagnato, resta sempre bagnato. Ma quest'acqua si è asciugata (e quindi è scomparsa nel nulla), è stata asciugata dall'asciugamano (e ci è rimasta dentro) o è stata assorbita dai peletti, lasciando il tavolo asciutto? Quali differenze, non soltanto linguistiche, è importante fare tra le parole iaasciugarel, e i.assorbirelu? Quando introdurre il termine i.evaporarele? L'insegnante propone di guardare cosa fa l'alcool, versandone un poco su un piatto di plastica. -L'alcool nel piatto se ne va via. (22) Ins - E dove va? -Si asciuga, l'alcool si è asciutto Ins -Se ne è andato da qualche parte? Dove, secondo te? -E' sparito. -Si è assorbito nel piatto. Le idee di conservazione della materia sono abbastan- za lontane. Ma fa parte della esperienza comune parlare di panni che si asciugano senza porsi troppe domande su cosa succede all'acqua. (23) Molti bambini dicono che nei panni asciutti c'è acqua secca, non bagnata, che torna ad essere liquida (e a bagnare) al contatto con altra acqua. Da quali espe- rienze può nascere una idea simile? Forse dalle macchie di inchiostro sugli zainetti, che tingono in blu l'acqua con cui si cerca di toglierle? Quali esperimenti scientifici e quali analisi quantitative sarebbero necessarie per modificare queste idee? Forse, nel piatto, ci sono buchini invisibili in cui va a ficcarsi l'alcool, analoghi a quelli dei peletti dell'asciuga- mano. Per dare significato al termine i.evaporazionelt, è ragionevole immaginare invisibili buchetti in una aria invisibile? L'insegnante versa qualche goccia di alcool sulle mani dei bambini: l'alcool si asciuga (evapora) rapidamente lasciando una sensazione di freddo. Ins: -E allora, cosa ne avete fatto dell'alcool che vi ho dato? (24) -Lo ha preso l'aria pulita, lo ha tolto l'aria -Si è assorbito nelle mani, nei buchini della pelle -Come mai è andato via? Non si sa. -Se gli metti un fazzoletto lui si assorbe sul fazzoletto... -E come può andar via dal fazzoletto? Le osservazioni e le domande dimostrano tutta la perplessità dei bambini: non è facile spiegare quello che vedono e molte cose dovrebbero essere i.verificatele per concordare su una spiegazione accettabile. Come convincersi, per esempio, del fatto che le mani non assorbono neppure un pochino di alcool? Saranno davvero senza buchetti? E il freddo non potrebbe essere una conseguenza del mescolamento tra il sangue e l'alcool? Con quali esperimenti si può dimostrare che questo non succede? (25) Ora, l'insegnante mette sia dell'acqua sia dell'alcool in vasetti ben chiusi e in piatti di porcellana lisci, sperando che non vi siano iibuchettile o iipelettill che assorbano. Si guarda ancora quello che succede. Nel piatto, l'alcool asciuga rapidamente, nel recipiente chiu- so sembra restare uguale. -Se lo metti nel vasetto col tappo, il tappo lo fa rimanere nel vasetto, non lo fa andare né su né giù. -Ha bisogno di buchi per uscire. -Si assorbirà nell'aria. -Nel piatto l'aria ha portato via l'acqua e le goccioline. -Ha portato via anche l'alcool, resta la puzza. Da questi stralci di conversazione, in una attività che si svolge nell'arco di due o tre mesi, si può notare...

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