L'Ecologia a scuola: una proposta di percorso ambientale

Cause dell'inquinamento del suolo

L’inquinamento del suolo è dovuto principalmente alle seguenti cause:

  • ricaduta di fall - out radioattivo - chimico;
  • ricaduta degli inquinanti dell’aria;
  • residui di prodotti utilizzati nelle lavorazioni agricole;
  • presenza di rifiuti solidi.

L’inquinamento radioattivo può contaminare il suolo in modo naturale attraverso raggi cosmici e materiali radioattivi naturali presenti nella crosta terrestre; in modo artificiale attraverso le esplosioni atomiche, lo smaltimento dei rifiuti, gli esperimenti nucleari. I radionuclidi, costituenti il cosiddetto fall-out, si depositano al suolo grazie anche alle precipitazioni atmosferiche, iniziando a far parte della catena alimentare dell’ecosistema. Questi entrano nei cicli bio-geochimici, sono fissati dai vegetali e di qui passano concentrandosi nei tessuti dei consumatori primari, secondari, e così via fino all’uomo con tutte le conseguenze che ne derivano. Alcune scorie radioattive rilasciano per millenni radiazioni dannose scardinando il codice genetico delle specie viventi.

L’inquinamento chimico ed industriale costituito, per la maggior parte, da sostanze tossiche altamente inquinanti rappresenta un grave problema. L’industria inquina il suolo direttamente immettendo nell’ambiente residui solidi più o meno tossici; e indirettamente quando, inquinando acqua e aria, molte sostanze giungono al suolo.
La contaminazione del suolo dai metalli pesanti è, per la maggior parte, legata alla produzione industriale che immette nell’ambiente, unitamente a questi metalli, numerose altre specie di sostanze tossiche come, per esempio, acidi, solventi ed altro. Elevate fasi di inquinamento hanno spesso conseguenze catastrofiche su interi ecosistemi. In particolare, per l’uomo e per i vegetali, gli idrocarburi e i metalli pesanti si sono rivelati potenti cancerogeni. Le qualità biologiche e chimiche del suolo possono essere alterate da numerose sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. In particolare da quelle che presentano un’elevata stabilità chimica e quindi un più lento degrado biologico.

 

C.Ponzone