L’energia è l’attitudine che ha un corpo a compiere un
lavoro. In fisica il lavoro è svolto da una forza che applicata ad
un corpo ne determina uno spostamento. Esistono diverse forme di energia:
termica, luminosa, chimica, nucleare, meccanica nelle sue forme di
potenziale e cinetica.
Sappiamo che l’energia non si consuma ma si trasforma (termodinamica).
Ogni azione richiede energia
e quindi è sottoposta alla legge dell’entropia per
cui tutta l’energia degrada verso forme non più utilizzabili.
In tutti i processi spontanei, si disperde energia non nel senso che “sparisce” ma
si distribuisce in un altro modo mantenendo costante la quantità totale.
L’intero sistema della Terra, esseri viventi inclusi, richiede un continuo
apporto di energia che prende dal Sole per far avvenire gli scambi di materia
dei cicli biogeochimici.
Solo una parte dell’energia ricevuta dal Sole viene trasformata in
lavoro o in altre forme di energia; la restante viene persa nello spazio
sottoforma di calore.
L’entropia misura il grado di dispersione dell’energia
di un sistema.
Il valore dell’entropia ci informa se un processo è avvenuto
spontaneamente o meno. Quando l’entropia aumenta, il processo è spontaneo.
Applicando i principi della termodinamica al sistema universo possiamo
dire che: la quantità totale dell’energia dell’universo
stesso è sempre
costante e dopo ogni trasformazione spontanea il grado di entropia aumenta
e la qualità dell’energia diminuisce.
Nei processi spontanei aumenta l’entropia e quindi il disordine e la dispersione
dell’energia. Gli esseri viventi si oppongono a questa tendenza perché sono
costruiti da strutture ordinate (es. sintesi di una molecola a partire da singole
molecole semplici) che diminuiscono l’entropia e quindi il disordine.