Il ciclo del carbonio |
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La FOTOSINTESI è operata
solo da piante verdi o più esattamente
da tutti gli organismi che possiedono la clorofilla. La CHEMIOSINTESI è un
altro processo mediante il quale il carbonio viene organicato in organismi
che pur essendo privi di clorofilla, sono ugualmente autotrofi. Si tratta
di alcuni batteri che effettuano il processo di organicazione dell’anidride
carbonica usando energia chimica che deriva dall’ossidazione di sostanze
inorganiche presenti nel substrato nel quale vivono come: l’ammoniaca
(NH3), i nitrati (NO3-), i
sali ferrosi (Fe2+ ), l’acido solfidrico
(H2S), …. ![]() di effettuare la “respirazione cellulare” per cui una grossa quantità di sostanza organica è convertita in anidride carbonica che da sola non basta a garantire il rimpiazzo di anidride sottratta dalle piante che convertendola in cellulosa rimane intrappolata e difficilmente rimineralizzabile. La sintesi di cellulosa è così imponente che in pochi anni il depauperamento di anidride carbonica sarebbe garantito; fortunatamente la maggior parte della cellulosa prodotta dalle piante, ogni anno con l’autunno, con la caduta delle foglie, va a finire nel terreno dove ci sono dei microrganismi in grado di digerirla grazie ad enzimi cellulosolitici che la mobilitano. Questi batteri demolendo la cellulosa ottengono l’energia utile al loro metabolismo garantendo la restituzione all’aria di anidride carbonica. L’anidride carbonica si ottiene anche dalla combustione di carbone, petrolio e combustibili organici o dai fenomeni geologici, che però non si riversa completamente nell’atmosfera, ma gran parte di essa è fissata in composti minerali come i carbonati di calcio e magnesio o disciolta in acqua come bicarbonati. |
C.Ponzone