L’uomo e le macchine, un turbinio di emozioni

...E intanto il frastuono, il fermento continuo della città m’intronavano. <Oh perché gli uomini>, domandavo a me stesso, smaniosamente, <si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l’uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il cosi detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente di arricchire l’umanità (e la impoverisce perché costano tanto care), che gioia, in fondo proviamo noi, anche ammirandole?...
da Luigi Pirandello “ Il fu Mattia Pascal”, capitolo 9. Einaudi 1993 Torino.