I cambiamenti climatici e l’influenza dell’uomo
La pubblicazione
del secondo rapporto di valutazione dello stato delle conoscenze sui
mutamenti climatici (SAR,Second Assesment Report) dell'IPCC (Intergovernamental
Panel On Climate Change) del pianeta terra, è un passo fondamentale
nello studio dell'effetto serra.Il SAR raccoglie il lavoro di più
di duemila scienziati di tutto il mondo e tiene conto delle ricerche
di altre centinaia di ricercatori. Composto di quattro volumi di complessive
2000 pagine, è ricco di dati e ricerche scientifiche, per la
prima volta gli esperti di tutto il mondo confermano l'influenza dell'uomo
sul clima. L'IPCC afferma che "Le proiezioni contenute in questo
rapporto indicano chiaramente che i futuri cambiamenti climatici saranno
dominati dall'influenza dell'uomo, a meno che la composizione dell'atmosfera
non venga stabilizzata". |
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Il problema: Le attività umane stanno aumentando la concentrazione dei gas serra nell'atmosfera, che intrappolano il calore solare riscaldando la superficie del pianeta, L'IPCC prevede che considerando un moderato tasso di sviluppo delle attività umane, la concentrazione dei gas serra aumenterà tanto da causare nel prossimo secolo un aumento della temperatura media di 1,5 - 4 °C (questo significa che in alcuni luoghi la temperatura potrebbe anche temporaneamente calare ed in altri aumentare di molti gradi).La temperatura della superficie terrestre, rispetto al secolo scorso è già aumentata di 0,3-0.6 °C. | ![]() |
Man mano che il clima cambierà
il pianeta reagirà*, anche in modo diverso secondo le aree, a volte
in modo tale da accelerare il processo di riscaldamento e in altre mitigandolo.
I fattori critici comprendono l'effetto del riscaldamento delle nubi,
delle foreste, dei ghiacci e delle correnti oceaniche, l'interconnessione
di tali fattori è ancora difficile da prevedere; questa lacuna
scientifica spiega gli ampi margini di errore delle attuali previsioni. |
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I gas serra |
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Anidride carbonica,
metano, protossido di azoto, clorofluorocarburi, ozono. L'attuale concentrazione
dell'anidride carbonica (CO2) di 358 parti per milione è
del 30% più alta rispetto a 200 anni fa ed è responsabile
per il 70% dell'effetto serra, è la combustione del petrolio,
carbone, gas,legna e la deforestazione che comportano l'emissione di
CO2. Un aspetto poco studiato è l'incidenza della
CO2 proveniente da terreni coltivati, infatti i terreni contengono
grandi quantità di sostanza organica |
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sotto
forma prevalentemente di humus, questo ha un basso indice di mineralizzazione
(trasformazione della sostanza organica ad opera dell'ossigeno e degli
enzimi nei componenti originari CO2 , acqua e sali minerali)
pari all' 1-3% annuo. Se si praticano scorrette pratiche agricole (lavorazioni
frequenti e o profonde del terreno, lasciare il suolo scoperto dalla
copertura vegetale soprattutto nelle stagioni calde,bruciatura dei residui
colturali ecc.), l'indice può essere molto superiore; per cui
vi è la concreta possibilità che anche i terreni coltivati
contribuiscano in modo significativo all'emissione netta di CO2.
Gli scienziati non sono ancora riusciti a descrivere un bilancio esatto
del ciclo del carbonio, hanno però quantificato in 5,5 miliardi
di tonnellate la CO2 rilasciata dalla combustione a cui si
aggiungono altri 1,6 miliardi di tonnellate causate dal disboscamento
e da altri usi della terra nei tropici, in totale quindi 7.1 ml di t
all'anno, di cui 3,3 rimangono nell'atmosfera, 2 vengono assorbiti dagli
oceani e 1,8 sembra vengano principalmente utilizzati dalle foreste
non tropicali dell'emisfero settentrionale, tuttavia questo processo
potrebbe non mantenersi a lungo (vedi foreste).Il metano nell'atmosfera
è aumentato del 145% esercitando un effetto serra pari a un terzo
di quello della CO2 cioè il 23%; le cause di questo
aumento sono meno conosciute, fra di esse vi possono essere gli allevamenti
dei ruminanti (i cui sistemi digerenti producono metano), le risaie
e l'estrazione e l'uso del metano. I livelli di metano crescono oggi
ad una velocità dimezzata rispetto a 20 anni fa, le ragioni di
questo fenomeno non sono chiare. Tutti gli altri gas serra contribuiscono
per il restante 7%, il protossido d'azoto è emesso soprattutto
da alcune attività agricole, l'ozono nella bassa atmosfera è
prodotto dalle reazioni fra gli agenti inquinanti presenti nell'atmosfera,
i clorofluorocarburi prodotti dall'industria grazie al protocollo di
Montreal , firmato nel 1987 , dovrebbero nei prossimi anni diminuire
velocemente. |
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L'intensificazione dell'effetto serra è in corso da più di cento anni |
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Dal 1860 la maggior parte del globo ha avuto un aumento di temperatura della superficie di 0,3 - 0,6 °C, riscaldamento verificatosi soprattutto tra il 1910 e il 1940 e dopo il 1970, inoltre la maggior parte delle annate più calde del secolo si sono concentrate negli ultimi 15 anni. I nuovi dati ottenuti con i carotaggi dei ghiacci polari, dimostrano che l'incremento del riscaldamento negli ultimi 100 anni è stato il più veloce nei 10.000 anni passati. Il mare è salito di 10 - 25 cm, e l'aumento della temperatura non interessa solo la superficie ma sta raggiungendo maggiori profondità. | ![]() |
L'IPCC riporta alcuni recenti studi che rivelano un incremento della temperatura, negli ultimi 20 anni di 0,3 °C nell'Oceano Indiano fino ad una profondità di 800 metri, ed aumenti simili in alcune aree del Pacifico. | |
La temperatura dei continenti è cresciuta soprattutto alle latitudini temperate dell'emisfero settentrionale, inoltre è aumentata in vaste aree particolarmente la temperatura notturna , ad esempio nella zona nord-orientale degli Stati Uniti le notti più calde hanno allungato di circa 11 giorni negli ultimi 30 anni la stagione priva di gelo. Anche il ciclo idrologico è cambiato, in tutto l'emisfero settentrionale, il manto nevoso dal'88 è notevolmente sotto la media e lo scioglimento primaverile delle nevi è iniziato prima causando inondazioni in Canada e California. | ![]() |
In molti paesi nordici i laghi ed i fiumi congelano
con 1-3 settimane di ritardo e si sciolgono prima e la gran parte dei
ghiacciai delle Alpi si sono notevolmente ridotti . Ricerche condotte
sulla pesca sportiva del salmone nel fiume Sacramento hanno evidenziato,
a causa dell’incremento della temperatura, una riduzione del 23%
della popolazione. Dal 1950 l'atmosfera che sovrasta gli oceani è
diventata più nuvolosa, ai tropici è aumentato anche il
vapore acqueo al di sopra degli oceani e dal 1973 i temporali sono più
frequenti, invece su una vasta area delle regioni tropicali e sub tropicali
che va dall'Africa all'Indonesia, le piogge sono diminuite sin dagli
anni 60. |
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Dal 1989, El Nino (espansione di una
corrente superficiale calda dell'oceano Pacifico meridionale), ha assunto
periodicamente manifestazioni estreme, si è così registrato
un improvviso aumento delle tempeste nell'area settentrionale dell'Atlantico
ed un'eccezionale diminuzione delle piogge in alcune zone tropicali.
Sembra che il clima si stia caratterizzando con una maggiore frequenza
di manifestazioni meteorologiche estreme. |