L'uomo, attualmente è diventato una delle cause principali di estinzione della specie?
Come è distribuita sul pianeta la biodiversità?
Perché ai tropici c’è una maggiore ricchezza di specie?
Indubbiamente, negli ultimi 10.000
anni, ad iniziare dalla rivoluzione neolitica, (agricoltura e zootecnia),
l’ Homo sapiens ha prodotto una frammentazione degli
ecosistemi naturali mentre, negli ultimi due secoli, nel corso della
rivoluzione industriale, ha provocato una forte contrazione delle aree
ad elevata naturalità. La distruzione degli ecosistemi
causa, a medio termine, l’estinzione delle specie con strategia
all’equilibrio, cioè delle specie più strettamente
legate da relazioni energetiche sia con fattori biotici, (altre specie),
sia con i fattori abiotici (di natura chimica e fisica). |
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L’uomo mette a rischio l’esistenza
di altre specie in tre modi. Il primo attraverso lo sfruttamento diretto,
la caccia e la pesca. Il secondo con l’ introduzione,
consapevole o accidentale, di specie estranee in nuovi ecosistemi, con
conseguente possibile sconvolgimento dei loro equilibri. Il terzo
ed il più grave è la deliberata distruzione e frammentazione
degli habitat, ed in particolare la dissennata deforestazione delle
zone tropicali. |
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Nel breve arco di tempo dell’evoluzione umana
non ci sarà però il tempo di assistere ad un recupero
della biodiversità con la formazione di nuove specie che sostituiscano
quelle scomparse perché occorrono decine di milioni di anni per
ricostruire un livello di biodiversità pari a quello preesistente
Né tanto meno è pensabile ricorrere all’ingegneria
genetica per limitare la perdita di biodiversità, in quanto i
genetisti non creano nuovi geni ma si limitano a trasferire i geni esistenti,
o frammenti di essi da un organismo all’altro, avendo come base
sempre la biodiversità naturale. |
Infine c’è da valutare che se la specie umana continua a degradare l’ambiente, potrebbe mettere in pericolo di estinzione sé stessa, o nella migliore dell’ipotesi, provocare un forte ridimensionamento della popolazione umana con una diffusa mortalità. Secondo un’inchiesta fatta dai biologi, nel 1998, ci troveremmo,
attualmente, nel bel mezzo di un fenomeno di estinzione di massa che
potrebbe riguardare anche L’ Homo sapiens! |
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L’attuale estinzione, diversamente da quelle precedenti, avviene
in pochi secoli, o addirittura in pochi decenni a causa del degrado
o della completa eliminazione di foreste tropicali, di barrire coralline,
di paludi e di ambienti di estuario.
Esistono classificazioni delle specie in base al rischio
di estinzione che esse corrono. Una classificazione molto semplice,
usata negli USA, distingue due categorie principali: specie in pericolo
di estinzione ( endangered species) , quando il numero degli individui
è limitato e quindi è grande la probabilità che
le specie possano estinguersi in tutto l’ areale ; specie
minacciate dall’estinzione ( threatened species ), quando
gli organismi sono ancora abbondanti nel loro areale, ma la consistenza
della popolazione tende a diminuire. |