Glossario
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Aberrazione cromatica

L'aberrazione cromatica dipende dal fatto che l'indice di rifrazione di un mezzo trasparente varia con la lunghezza d'onda della luce; dal momento che una lente presenta lungo il suo raggio lunghezze focali diverse per i diversi colori della luce, l'immagine di un punto appare circondata da un alone iridescente, che disturba la visione dell'oggetto.

Alchimia

Con il nome greco cbémeìa  si indicava l'arte di trasformare i metalli comuni in oro e argento. Probabilmente esso deriva dal copto cbam o cbemi, che significa Egitto o anche "terra nera". L'etimologia è tuttavia incerta: qualche autore propende per una derivazione dal cinese classico Cbín-I che in alcuni dialetti suona Kím-ia, che significa "il liquido per produrre altro oro"; altri si richiamano al greco ksukós, succo, o cbéo, verso. Comunque sia, gli arabi chiamarono questa "scienza" al-kìmìyá (al è articolo), vocabolo passato in Occidente come alchimia.

Camera oscura

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Cassetta con pareti non trasparenti alla luce, dotata di un piccolo foro; se poniamo un oggetto davanti alla parete forata, la sua immagine verrà proiettata capovolta sulla parete della camera e, se la parete è fatta di vetro smerigliato, essa sarà visibile anche dall'esterno. L'immagine, però, risulta poco luminosa se il foro è piccolo e poco nitida se è grande. Già Della Porta suggeriva di dotare il foro di una lente convergente (obiettivo)

Campo recettivo visivo

Il campo recettivo è quella porzione di campo visivo su cui uno stimolo luminoso produce una risposta; i campi recettivi delle cellule gangliari retiniche sono di forma circolare; la zona centrale del campo recettivo risponde ad uno stimolo con un aumento o con una diminuzione della scarica elettrica e la periferia si comporta in modo opposto. Si parla così di campi recettivi a centro on e periferia off o di campi recettivi a centro off e periferia on

Cornea

E' quella parte trasparente che sta davanti all'iride ed è il prolungamento anteriore della sclerotica o sclera

Coroide

 strato pigmentato, interno alla sclera, su cui si dipartono i muscoli che regolano la convessità del cristallino

Diffrazione

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Si tratta del fenomeno per cui un sottilissimo pennello di luce, ottenuto facendo passare la stessa da una fenditura molto stretta (diametro<0,1 mm), invece di propagarsi linearmente tende a divergere. Lo stesso fenomeno avviene a carico delle onde sonore o delle increspature che si formano in una pozza d'acqua. Questo fenomeno indica che la luce non si comporta come se si trattasse di un insieme di corpuscoli che si spostano in linea retta

Elettroretinogramma ERG

Attività elettrica della retina indotta dalla luce

Emianopsia

La lesione del nervo ottico provoca cecità completa da quell'occhio (anopsia); invece, una lesione a livello del chiasma, che può essere dovuta ad esempio ad un tumore dell'ipofisi, determina emianopsia bitemporale, cioè la perdita della vista delle due metà temporali di entrambi i campi visivi, in quanto le fibre provenienti dalle porzioni nasali delle retine dell'occhio destro e sinistro sono interrotte, per cui non si vedrà più né la zona monoculare sinistra né quella destra.

Interferenza

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il fenomeno dell'interferenza

Thomas Young utilizzò uno schermo nero con un piccolo foro, ottenendo così un piccolo fascio di luce solare, sul cammino del fascio pose un altro schermo, provvisto di due sottili fenditure molto vicine fra loro, che proiettavano l'immagine su un ulteriore schermo; in queste condizioni sperimentali, i due fasci subiscono entrambi la diffrazione e, combinandosi fra loro, provocano il fenomeno dell'interferenza, cioè in alcune zone le loro lunghezze d'onda si rinforzano reciprocamente, in altre si estinguono l'una con l'altra originando zone scure.

Ipotalamo

L'ipotalamo è una regione di piccole dimensioni, fondamentale per la regolazione dell'omeostasi; controlla infatti la temperatura corporea, la secrezione di molti ormoni, la pressione sanguigna, la sensazione della fame e della sete. In essa è presente un'area che funziona da orologio biologico

Istologia

E' la branca della biologia che studia i tessuti di cui gli organismi animali o vegetali sono costituiti

Luce

La luce è una radiazione elettromagnetica emessa da una sorgente luminosa o riflessa da oggetti opachi, che viene percepita dagli occhi ed elaborata dal cervello; presenta caratteristiche:

fisiche: lunghezza d'onda ed intensità 

percettive: brillantezza, collegata alla sua intensità, colore (tinta) - collegata alla sua lunghezza d'onda, luminosità

psicologiche: sensazione di caldo o freddo, variazioni di umore, collegate alla visione di certi colori, sensazioni legate a fattori culturali

Luminosità

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Fig. 1 il grigio appare più brillante se è circondato dal nero

Dal punto di vista percettivo, la luminosità è un'esperienza soggettiva che dipende solo in parte dall'intensità della luce che penetra nell'occhio; gli altri fattori sono:

l'intensità della luce a cui la stessa retina è stata sottoposta in precedenza (fenomeno di adattamento alla luce)

l'intensità della luce a cui sono sottoposte le altre regioni della retina (contrasto)

Lunghezza d'onda

Un pendolo che oscilla periodicamente, le onde che si diffondono su un lago, il suono che si propaga nell'aria, la vibrazione di una corda tesa, la luce, sono tutti fenomeni caratterizzati da oscillazioni periodiche. Tali oscillazioni sono caratterizzate da un'ampiezza, data dal massimo spostamento dalla posizione di equilibrio, periodo (T) il tempo impiegato a compiere un'oscillazione completa, e la frequenza, f, espressa dal numero di vibrazioni al secondo. La lunghezza d'onda, indicata dalla lettera lambda, indica la distanza fra due creste o due ventri. Così, la velocità con cui un'onda si muove è data da

Meccanicismo

Questo termine indica genericamente tutte quelle posizioni filosofiche che interpretano il reale facendo ricorso esclusivamente alla materia, al movimento e alle sue leggi, cercando di eliminare dalle spiegazioni scientifiche interpretazioni animistiche, qualitative o finalistiche.

Mesencefalo

Il mesencefalo, posto fra il midollo allungato e il talamo, invia infromazioni sensoriali al cervello ed ha la funzione di integrare vari tipi di messaggi; coordina i riflessi oculari

Microcosmo-macrocosmo

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Termini filosofici che fanno riferimento alla concezione secondo la quale l'uomo è un piccolo (micro) mondo (Kosmos) in cui l'universo (il macrocosmo) si riflette; questa concezione era molto diffusa fra gli alchimisti, secondo i quali, ad esempio le "stelle vagabonde", cioé i 7 pianeti allora conosciuti, rimandano ai sette metalli , ma i pianeti sono anche Dei e in quanto tali influenzano la vita degli uomini; i 4 elementi aristotelici rimandano alle qualità e queste alle stagioni e ai temperamenti degli individui

Microtomo

Si tratta di uno strumento base nei laboratori di istologia e nella forma più semplice consiste in una sorta di sofisticata affettatrice che ha la funzione di tagliare frammenti di tessuto in fettine estremamente sottili

 

Mitocondri

Strutture cellulari chiaramente visibili al microscopio elettronico in cui avviene la respirazione cellulare

Modello

Nelle scienze sperimentali, con questo termine si intende qualunque rappresentazione degli aspetti salienti di una certa situazione sperimentale; è pertanto possibile descrivere e prevedere il comportamento di un determinato oggetto di studio facendo riferimento al comportamento del modello, che non rappresenta il fenomeno studiato, ma presenta con esse semplici analogie

nanometro

Unità di misura (nm) corrispondente ad un milionesimo di metro

Nistagmo

Si tratta di un movimento oscillante degli occhi che in condizioni normali avviene tutte le volte che il soggetto segue una scena in movimento 

Oftalmoscopio

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Si tratta di uno strumento inventato da Hermann von Helmholtz (1821-1894) che permette di vedere l'interno dell'occhio; guardando dentro la pupilla, non è possibile vedere l'interno dell'occhio (la retina), in quanto la testa dell'osservatore scherma il fascio di luce che, riflesso,  consentirebbe di vedere la retina; attraverso l'oftalmoscopio, invece, l'occhio dell'osservatore e l'occhio da esaminare si trovano lungo lo stesso asse. 

Polarizzazione della luce

Con mezzi opportuni è possibile far sì che le onde luminose, che normalmente oscillano in tutte le direzioni, vibrino tutte sullo stesso piano; lo spato di Islanda, per esempio o l'erapatite sono sostanze in grado di assorbire la luce polarizzata che si propaga nella direzione dell'asse principale del cristallo, mentre assorbono pochissimo la luce polarizzata in una direzione perpendicolare all'asse. Land utilizzò pellicole di plastica in cui erano contenuti cristalli di erapatite per formare fogli polarizzanti da lui chiamati polaroid. Quando queste vengono tese, i cristalli si allineano tutti nella stessa direzione, agendo tutti nello stesso modo nei confronti della luce incidente. Sovrapponendo due fogli di questo tipo e facendoli ruotare l'uno rispetto all'altro, si può osservare come la luce appaia alternativamente più intensa e più debole e per passare da un massimo ad un minimo occorre ruotare uno dei due fogli di 90°. Il primo foglio, infatti, determina la polarizzazione della luce, lasciando pertanto passare solo i raggi che si propagano in una determinata direzione; questi giungeranno al secondo foglio e lo potranno attraversare soltanto se i cristalli presenti nella pellicola hanno l'asse principale disposto perpendicolarmente rispetto all'asse principale del cristallo, mentre se la direzione di propagazione è a 90° rispetto all'asse principale del cristallo, l'intensità della luce emessa sarà minima.

Potenziale di azione

Si tratta di un temporaneo cambiamento del potenziale elettrico che esiste fra interno ed esterno della cellula nervosa; esso si trasmette all'interno della cellula, fino a giungere alla zona in cui la cellula è contigua con un'altra cellula nervosa vicina. L'impulso nervosa provoca il rilascio di una piccola quantità di sostanza (neurotrasmettitore) che agisce sulla cellula nervosa ricevente, provocando un'azione inibitoria (reprime l'attività della cellula) o eccitatoria (stimola suddetta cellula a generare a sua volta un potenziale di azione). L'impulso nervoso si trasmette in questo modo da una cellula all'altra.

Riflettanza

La riflettanza indica la proporzione di luce incidente che una data superficie è in grado di riflettere.

Rifrazione

Quando un pennello di luce passa da un mezzo meno denso ad uno più denso viene deflesso verso una linea perpendicolare rispetto alla superficie del mezzo stesso nel punto di incidenza. Le lenti sfruttano proprio questa importante caratteristica: lenti convergenti (convesse) fanno convergere i raggi di luce, mentre lenti concave li disperdono.

 

orologi biologici

La vita di tutti gli animali è scandita da eventi che si ripetono con una certa regolarità dopo un certo intervallo di tempo, basti pensare alla fioritura delle piante, alla riproduzione di molti animali, ai fenomeni migratori di molti uccelli. A lungo si è ritenuto che tali attività fossero sotto l'influenza di fattori ambientali e solo di recente si è scoperto che i viventi possiedono una sorta di "oscillatore endogeno" con un periodo di oscillazione simile alla durata del giorno astronomico. Un esempio tipico è dato dall'orologio circadiano (della durata di circa 24 ore) che caratterizza i mammiferi e regola molte loro attività, la più evidente delle quali è l'alternarsi di veglia e sonno. Anche quando l'organismo è mantenuto in condizioni di illuminazione e temperatura costanti il ritmo circadiano persiste, sebbene nella maggior parte dei casi il periodo in cui avvengono le oscillazioni è diverso dalle 24 ore.

Saturazione

Indica quanto bianco è contenuto nello stimolo e descrive la purezza del colore; un colore che è saturato per il 100/100 non contiene bianco

Stimolo

Si tratta di un segnale, di natura chimica, elettrica, meccanica attraverso il quale l'organismo è in grado di ricevere informazioni dall'ambiente

Sclerotica

 E' il "bianco dell'occhio", una membrana biancastra e resistente, al di sotto della quale sta la coroide, la parte riccamente vascolarizzata dell'occhio.

Sinapsi

Zona di contiguità fra un neurone e la sua cellula bersaglio, al cui livello vengono liberate sostanze trasmettitrici che possono portare all'eccitazione o all'inibizione della cellula che le riceve

Stroboscopico, movimento

Il movimento stroboscopico è la percezione  di movimento apparente derivato dalla successione di immagini in rapida sequenza; si tratta, in ultima analisi, di ciò che consente di poter osservare una sequenza cinematografica. Nel movimento stroboscopico le immagini devono avere caratteristiche tali da poter essere unificate dall'osservatore perché abbastanza vicine fra loro e devono essere  somiglianti fra loro.

Talamo

Il talamo contiene la maggior parte dei corpi cellulari che inviano informazioni alla corteccia fa parte, insieme al cervello e all'ipotalamo, del prosencefalo

 

Tempo di latenza

Tempo impiegato per rispondere ad uno stimolo

Tempo di integrazione

Fenomeno che si svolge a livello delle cellule post sinaptiche; i numerosi stimoli che qui convergono vengono sommati algebricamente, in quanto le sinapsi possono essere eccitatrici o inibitrici. Il tempo di integrazione lungo dei bastoncelli è un adattamento all'ambiente positivo in quanto consente loro di reagire in modo ottimale a deboli intensità di luce; infatti in questo modo è consentito il sommarsi nel tempo di piccole risposte dovute all'assorbimento di singoli fotoni e inoltre consente un'attenuazione del "rumore" di fondo

 

Umor acqueo

Liquido simile al plasma che riempie la piccola cavità posta anteriormente rispetto al cristallino; il liquido è secreto dai capillari e circola nella cavità portando nutrimento, ossigeno e eliminando le sostanze di rifiuto dall'iride, la cornea, e il cristallino. L'umor acqueo rientra nella circolazione sanguigna attraverso appositi dotti posti presso l'iride. L'ostruzione di questi dotti può causare il glaucoma

Umor vitreo

Sostanza gelatinosa che riempie la cavità posta posteriormente rispetto al cristallino

Vitamina A

La vitamina A e' presente in numerose verdure sotto forma di beta-carotene, precursore della vitamina A. Sotto forma di retinolo o vitamina A preformata e' presente nel fegato, tuorlo d'uovo, pesce, latte intero, burro e formaggio. La carenza di questa vitamina porta alla cecità notturna, o ad un'alterata capacità di vedere in penombra. La carenza grave può portare a cecità parziale o totale (xeroftalmia) e rappresenta la causa principale di cecità in mezzo milione di bambini ogni anno, nelle zone in via di sviluppo. Il primo sintomo di carenza della vitamina A è la cecità notturna, in seguito la cornea si asciuga e si infetta, si formano cicatrici bianche ed opache che portano ad una cecità definitiva ed irreversibile.

Visione fotopica

Si tratta della visione che ha luogo a livelli elevati di luce ; essa è mediata interamente dai coni.

Visione mesopica

Si tratta della visione operante in condizione di illuminazione intermedia fra il buio e la luce diurna (luna piena); in questo caso entrano in funzione sia i coni che i bastoncelli

 

Visione scotopica

Si tratta della visione che ha luogo a livelli non elevati di luce, pari a quella presente in una notte stellata senza luna; essa è mediata interamente dai bastoncelli; l'acuità visiva è pertanto bassa.

Vitalismo

Corrente di pensiero assai in auge nel Diciannovesimo secolo, secondo la quale il vivente non poteva essere studiato solo facendo ricorso ad una sorta di spirito vitale impalpabile che ne determinava le specifiche caratteristiche. 

 

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