Appartiene al genere
Picea, che viene comunemente confuso con gli abeti e
per la sua forma particolare viene sfruttato come "albero di Natale". Si
differenzia dagli abeti veri e propri, per avere la foglia a sezione tetragona
anziché appiattita, per le pigne pendule anziché erette, che dopo la caduta del
seme si staccano intere invece di disfarsi al momento della disseminazione.
Albero di grandi dimensioni (fino ad oltre 40 m), ha una crescita iniziale forte
e una longevità che in montagna può raggiungere anche i 300 anni. Resistente al
freddo e alle gelate tardive, adatto a climi con forti escursioni termiche, non
è però molto resistente alle tempeste di vento per l'apparato radicale poco
profondo. La chioma è verde cupo in palchi regolari, il cui insieme ha profilo
triangolare; la corteccia rossastra, che gli ha valso il nome di "abete rosso",
si sfalda in squame. In una fascia che va dai Carpazi ai monti Boemi e, nelle
Alpi Orientali, in Val di Fiemme e in Val di Primiero, esistono dei gruppi di
abeti rossi detti "alberi di risonanza". Essi, per particolari caratteristiche,
sono ricercati per la fabbricazione delle casse armoniche dei violini. Il legno
dell'Abete rosso o Peccio ha numerose altre utilizzazioni: ebanisteria,
falegnameria, industria della carta, carpenteria, paleria oltre alla già citata
produzione di alberi di Natale. Tutto ciò, fa di questa pianta un'importante
essenza forestale in tutta Europa.